IRNERIO
Ennio Cortese
"Fondatore" della scuola di Bologna, celebrato ai suoi tempi come "lucerna iuris", I. è tuttora noto più per gli insolubili problemi biografici che per i pochi dati certi.
Il nome [...] che I. abbia avuto il nomignolo di Teutonicus per via dei rapporti intrattenuti con l'imperatore o dei soggiorni compiuti in Germania.
Circa la formazione d'I., di cui nulla si sa, si sono tuttavia fatti i nomi di ipotetici maestri - un misterioso ...
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DALLA TORRE DEL TEMPIO DI SANGUINETO, Giuseppe
Francesco Malgeri
Nacque a Padova il 19 marzo 1885 dal conte Paolo e da Elisabetta Soranzo. Educato nell'ambiente profondamente religioso della sua famiglia [...] D'altra parte l'atteggiamento politico del conte Dalla Torre e la sua posizione di fronte all'Italia e alla Germania nazista si manifesta chiaramente attraverso gli articoli che pubblica su L'Osservatore romano e che denotano altresi la sua simpatia ...
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PISANI, Ugolino
Paolo Viti
PISANI, Ugolino. – Nacque a Parma, tra il 1405 e il 1410; non si hanno notizie specifiche sul padre, Gerardo, né sulla sua prima formazione culturale.
Dovette passare ben [...] all’interno del teatro umanistico. La Philogenia, in particolare, ha avuto un’eccezionale diffusione manoscritta, soprattutto in area germanica, grazie anche alla versione in tedesco effettuata, nel 1472-73, da Albrecht von Eyb, che ne inserì alcune ...
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EUSEBIO, Federico Pompeo
Guido Fagioli Vercellone
Nacque ad Alba (Cuneo) il 14 dic. 1852 da Giovanni, falegname originario del vicino paese di Magliano Alfieri, e da Maddalena Dallorto. Frequentò in [...] di latinista si può concludere che si mantenne "a cavallo fra il filone tardo-umanistico e quello dell'innovatrice filologia germanica basata sul metodo glottologico e archeologico" (F. Della Corte, p. 8. col. 2).
Negli anni Novanta l'obbiettivo dell ...
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GUIDI, Guido (Guido Guerra IV, detto il Vecchio)
Mario Marrocchi
Ottavo di questo nome, figlio del conte Guido (VII, detto anche Guido Guerra III) e di Gualdrada di Bellincione di Uberto dei Ravignani, [...] del potere locale veniva però al G. e ai suoi fratelli dal giovane imperatore Federico II. Pare che già dalla Germania, nel 1219, fosse pervenuto loro un privilegio, elargito in considerazione dei servizi che il padre aveva prestato a Federico I ...
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GABETTI, Giuseppe
Lorenzo Gabetti
Nato a Dogliani, nelle Langhe, il 5 apr. 1886, da Lorenzo e da Maria Cappa, dopo aver seguito gli studi medi e liceali a Mondovì (1898-1901) e a Savona (1901-04), si [...] e dalle traduzioni dallo Jacobsen: Niels Lyhne (Milano 1929), Maria Grubbe (ibid. 1930), Mogens e altri racconti (ibid. 1934).
In Studi germanici iniziò nel 1935 la serie di Poeti nordici con un articolo su Gustaf Fröding (vol. 1, pp. 244-265) e nel ...
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CANEPA, Antonio
Giorgio Rebuffa
Nacque a Palermo il 25 ott. 1908, in una famiglia di origine genovese, da Pietro e da Teresa Pecoraro.
Nel 1930 il C. si laureò in giurisprudenza all'università di Palermo [...] dell'azione antifascista del C.: dalla fine del 1942 alcuni gruppi da lui diretti iniziarono azioni armate contro installazioni fasciste e germaniche. In tal modo, sempre per iniziativa del C., prese corpo il primo nucleo dell'E.V.I.S. (Esercito ...
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BERGAMO, Guido
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Nato a Montebelluna (Treviso) il 26 dic. 1893, da Luigi e da Virginia Callegher, studiò presso i padri Cavanis a Possagno e al liceo Canova di Treviso. Studente, aveva aderito al movimento [...] , e contribuì alla formazione di nuclei partigiani. Durante l'insurrezione comandò la piazza di Mestre e ne stornò la ritirata germanica. Candidato repubblicano per la Costituente, non riuscì eletto per pochi voti; nel 1948 si staccò dal partito per ...
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PIO IV, papa
Flavio Rurale
PIO IV, papa. – Giovan Angelo Medici nacque a Milano il 31 marzo 1499, da Bernardino, notaio, e da Cecilia Serbelloni. Seguì gli studi giuridici prima a Pavia poi a Bologna, [...] di Ferdinando I e di quella a re dei Romani del figlio Massimiliano.
La sensibilità verso i problemi dell’area germanica fu evidente nella decisione di concedere a Massimiliano, re di Boemia, la comunione con il calice; di riconoscere il medesimo ...
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Costantino e i barbari
Johannes Wienand
Nei trentuno anni del suo regno non vi è mai stato un momento nel quale Costantino non abbia dovuto occuparsi, in un modo o nell’altro, dei ‘barbari’ – così i [...] di Costantino e del suo esercito, che si è già manifestato nel corso delle vittorie conseguite dall’imperatore contro i popoli germanici presso il Reno e al confine illirico contro i sarmati. Nel carmen 16 – composto tra il 321 e il 323 – sono ...
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