Pelagio II
Papa (m. 590). Di origine germanica, successe a Benedetto I nel 579. Cercò l’aiuto del re franco Childeberto II (580) e dell’imperatore bizantino (584) contro l’espansione dei longobardi guidati [...] da Autari. Tentò senza successo, anche con la forza, di comporre lo scisma del patriarcato di Aquileia iniziato con Pelagio I. Sotto il suo pontificato fu costruita la basilica romana di S. Lorenzo fuori ...
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Linguista statunitense (Chicago 1887 - New Haven, Connecticut, 1949), prof. di filologia germanica nell'univ. di Chicago (1927-1940), poi di linguistica generale alla università Yale. Si è occupato di [...] lingue germaniche, maleopolinesiache (Tagalog texts with grammatical analysis, 1917) e di lingue indigene americane. È considerato il fondatore dello strutturalismo americano. Tra le sue opere più note di linguistica generale: Introduction to the ...
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Poeta tedesco (Elbing 1885 - Monaco 1950). Studioso di filologia classica e germanica, emigrò nel 1939 negli USA, per tornare infine in Germania (1950). Cominciò l'attività poetica sulla scia di George, [...] , sia rielaborando miti e leggende classiche (Die Meerfahrt, 1912; Griechische Heldensagen, 1929-30), sia riprendendo miti germanici (Parzival, 1920), nello spirito di una rinnovata sintesi classico-cristiana che trova la sua più compiuta espressione ...
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ENRICO
Carluccio Frison
Fu l'ultimo dei tre arcivescovi di provenienza germanica (Widgero, Unfrido ed E. in ordine di successione), che ressero la sede arcivescovile di Ravenna dopo la morte di Gebeardo [...] Ildominio territoriale degli arcivescovi di Ravenna fra l'VIII e l'XI secolo, in Ipoteri temporali dei vescovi in Italia e in Germania, a cura di C. G. Mor-H. Schmidinger, Bologna 1979, pp. 137ss.; A. Vasina, Comuni e Signorie in Emilia e in Romagna ...
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ANFUSO de Rotis (de Roto)
Francesco Sabatini
Feudatario calabrese di origine germanica; nel 1197, su ordine dell'imperatrice Costanza, combatté un certo capitano tedesco di nome Federico che, ribellatosi, [...] aveva occupato la rocca di Malvito. Nel 1200 fu insignito del titolo di conte di Tropea e di familiare del re. Federico II con un privilegio dell'aprile 1201, da Palermo, gli fece dono della casa posseduta ...
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Scrittore tedesco (Königsberg 1877 - Vipiteno 1945). Formatosi nel clima della raffinata cultura germanica di fine secolo, cui diedero una impronta decisiva poeti come George e Hofmannsthal, venne sviluppando [...] un concetto aristocratico di letteratura come "restaurazione creativa", in cui il recupero dei valori della tradizione classica e umanistica si traduce soprattutto in un severo culto della forma. Fu profondo ...
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Pelagio II
Claire Sotinel
Nato a Roma da una famiglia di origine germanica, forse gota, come suggerisce il nome del padre Vnigildus, P. succedette a Benedetto I, dopo una vacanza di quasi quattro mesi, [...] domenica 26 novembre 579, secondo la cronologia stabilita da L. Duchesne. Le disastrose congiunture politiche che segnarono l'intero corso del suo pontificato, all'atto della sua consacrazione non consentirono ...
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Diplomatico austriaco (Tetschen 1810 - ivi 1881); in diplomazia dal 1835, fu presidente della dieta germanica di Francoforte (1850-52), ambasciatore a Berlino (1852-54) e coadiutore di Radetzky nel Lombardo-Veneto [...] (1855-57). Fu ambasciatore (1859-63) a Pietroburgo. Dal 1879 fece parte della Camera dei Signori ...
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Storico, letterato e uomo politico (Kreuzburg, Slesia, 1816 - Wies baden 1895), fautore dell'unificazione germanica sotto la guida della Prussia mediante una politica liberale, fu deputato (1866) per il [...] partito nazional-liberale. Pubblicò diversi romanzi (Die Ahnen, 6 voll., 1873-81) e drammi (tra cui notissimo Die Journalisten, 1853). L'opera sua principale, e una delle più tipiche opere di "Kulturgeschichte", ...
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Teologo e canonista (n. 1320 circa - m. Heidelberg 1390); nel 1359 procuratore della nazione germanica allo Studio di Bologna, dal 1386 cancelliere dell'univ. di Heidelberg - cui lasciò la sua biblioteca [...] - scrisse nel 1380 un Tractatus de congregando concilio tempore schismatis e l'Epistola concordiae, con l'enunciazione coerente della teoria conciliare: capo della Chiesa è Cristo e non il papa, e l'Ecclesia ...
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