CENCIO (Cintius, Cinchius, Quintus, Crescentius)
Lorenzo Baldacchini
Di ragguardevole famiglia romana (suo padre fu praefectus Urbis anteriormente al 25 aprile del 1051), nacque nella prima metà del [...] salva la vita grazie all'intervento del papa).
Dopo il fallimento dell'attentato, C. non rimase in Italia, ma si recò in Germania, presso la corte del re, a Worms, dove giunse in tempo per assistere ai lavori della Dieta che depose Gregorio VII (fine ...
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CHIOVENDA, Giuseppe
Giovanni Tarello
Nato a Premosello (Novara) il 2 febbraio del 1872 da Pietro e da Leopolda Moglino, di famiglia agiata, seguì regolari studi classici (il ginnasio ed il liceo quale [...] . Nell'ambito degli studi del processo civile, verso cui il C. dopo la laurea indirizzava i suoi interessi, nella cultura germanica avevano rilievo gli insegnamenti di Oscar Bülow, di Joseph Kohler e di Adolf Wach; quest'ultimo venne eletto dal C ...
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Ravenna
Augusto Vasina
Le relazioni della città, già antica capitale dell'Esarcato bizantino in Italia, con Federico II costituiscono l'ultimo capitolo di una tradizione pressoché ininterrotta nel corso [...] rapporti, caratterizzati fra l'altro dal frequente avvicendamento sulla cattedra di S. Apollinare di vescovi non più di estrazione germanica ma italica e persino locale, pure se non di rado di obbedienza imperiale, dovette tenere conto Federico I di ...
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VERANZIO, Fausto
Eleonora Zuliani
Scienziato e letterato, nato a Sebenico nel 1551, morto a Venezia nel 1617. Ereditò dallo zio Antonio (v.), presso cui trascorse la sua prima giovinezza, l'amore per [...] pubblicò nel 1595 Machinae novae, che ripubblicò nel 1605, aggiungendovi una Declaratio latina, italica, gallica, hispanica et germanica; quest'opera diede al V. solida fama scientifica nel campo della meccanica; in essa egli precorse alcuni moderni ...
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THUN e HOHENSTEIN
Heinrich KRETSCHMAYR
. Antichissima famiglia gentilizia austriaca, che trae le sue origini da una rocca omonima della Valle di Non; viene menzionata già in documenti del 1145. Nel [...] una parte importante nella moderna storia austriaca. Il conte Federico (1810-81), inviato austriaco e presidente della dieta germanica del 1850-52, si trovò in continuo contrasto con il Bismarck, plenipotenziario prussiano, contro il quale dovette ...
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HOLDA (Hulda, Holle)
Bruno Vignola
Figura della superstizione medievale tedesca, simile a Berchta (v.).
Rappresentata di solito come un essere benigno dai lunghi capelli d'oro, e dimorante presso i laghi [...] , essa è da considerarsi come il prodotto di credenze popolari relativamente recenti e ancor vive, in parte, in alcune regioni della Germania (per es., in Assia e in Turingia) dove quasi dappertutto quando nevica si suol dire che "Frau Holle si fa il ...
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Storico italiano (Palermo 1889 - Napoli 1946). Dedicatosi dapprima alla storia delle origini del cristianesimo, O. si è poi rivolto alla storia del Risorgimento, dei rapporti fra cattolicesimo e civiltà [...] luglio 1943, fu nominato rettore dell'univ. di Napoli (1° sett.), ma dovette fuggire dalla città in seguito all'occupazione germanica. Riassunta la carica di rettore il 2 ottobre 1943, venne in essa riconfermato per elezione del corpo accademico nel ...
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asbùrgico, Impèro Con la denominazione I.a. si fa riferimento al complesso e articolato dominio imperiale che la dinastia degli Asburgo esercitò per secoli in Europa, dapprima alla guida del Sacro romano [...] e dall'Italia nel 1866, fu pressoché interamente estromesso dalla penisola italiana e perse la sua residua influenza sul mondo germanico, in via di definitiva unificazione sotto l'egemonia prussiana. Fu quindi costretto a ripiegare su sé stesso e a ...
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Lingua ufficiale del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, di alcuni Stati del Commonwealth (Australia, Canada, Nuova Zelanda), delle dipendenze e degli USA; è inoltre la lingua più usata nella [...] ’i. è rappresentata dalla lingua e dai dialetti anglosassoni, in cui sono presenti notevoli influssi scandinavi. Su questa base germanica, sovrappostasi al sostrato celtico di cui quasi nessuna traccia è restata nell’i., agì profondamente la lingua ...
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Umanista tedesco (Instingen 1472 - Tubinga 1518), prof. di eloquenza a Tubinga. Fu uno dei maggiori latinisti del suo tempo. Oltre a trattati di grammatica e di metrica, pubblicò le Facetiae (1506), che [...] schiavi di Venere. Notevole è anche la sua attenzione al linguaggio, ai canti e ai proverbî del popolo tedesco, dei quali ultimi fece una raccolta che tradusse in latino (Proverbia germanica collecta atque in latinum traducta, 1508; nuova ed. 1879). ...
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