ITALIA (XIX, p. 693)
Roberto ALMAGIA
Pino FORTINI
Ugo FISCHETTI
Alberto BALDINI
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Luigi RAGGI
Virginio GAYDA
Demografia (p. 743). - Il 21 aprile 1936 ha avuto luogo [...] comprensione e di collaborazione dell'Italia per le giuste rivendicazioni politiche e nazionali della Germania, aumenta di tono dopo che il movimento nazionalsocialista, così affine al fascismo, guidato da Adolfo Hitler conquista, il 30 gennaio 1935 ...
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. Questo termine è usato, sia per designare l'organizzazione corporativa dello stato, qual è attuata in Italia e si viene attuando, sull'esempio italiano, in altri paesi, sia il complesso di quelle correnti [...] tecnico corporativo del commercio e dell'industria, organi corporativi degli enti padronali).
In Germania, dall'avvento della rivoluzione nazionalsocialista si è affermato il proposito d'una trasformazione dell'ordinamento dello stato in senso ...
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RAZZISMO
. Neologismo (dal francese racisme, da race), attestato in Italia fin dal 1935, diffuso dal 1938 in poi, per indicare: a) le dottrine che pongono a fondamento della storia politica, sociale, [...] e poi in Europa e infine - secondo i programmi - nel mondo), verificatosi in Germania con la conquista del potere da parte del nazionalsocialismo. Tale carattere totalitario della Rassenlehre tedesca, che investì anche il campo religioso (tanto con ...
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L'avvento al governo in Germania del partito nazionalsocialista (gennaio 1933) segnò l'inizio di una grande persecuzione antiebraica in Europa.
Dal 1933 alla seconda Guerra mondiale. - Un punto programmatico [...] del nazionalsocialismo prevedeva la lotta contro gli Ebrei, considerati di diversa e inferiore natura razziale ed inoltre dell'Austria era nel 1937 di circa 192.000 persone; quella della Germania, secondo il censimento del 1933, di 499.682. Le cifre ...
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Hitler, Adolf
Massimo L. Salvadori
Il più tragico esempio di tirannide moderna
Adolf Hitler è stato tra le maggiori figure del Novecento. Fu al potere in Germania per soli dodici anni, dal 1933 al 1945, [...] con il nemico. Crollato l'impero in Germania alla fine del 1918, Hitler considerò la nuova repubblica democratica nata a Weimar con la più profonda avversione.
Il partito nazionalsocialista
Nel dopoguerra divenne a Monaco un attivo propagandista ...
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Borghesia
Luciano Cafagna
Introduzione
'Borghesia' e 'borghese' sono termini che mirano a denominare, nell'uso oggi corrente, un gruppo sociale storico proprio della civiltà europea e occidentale, germinato [...] culminati nel 1933 nella presa di potere nazionalsocialista, vada attribuita in primo luogo alla Princeton 1975 (tr. it.: La rifondazione dell'Europa borghese. Francia, Germania e Italia nel decennio successivo alla prima guerra mondiale, Bari 1979).
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TERRORISMO
Luciano Pellicani e Donatella della Porta
Aspetti storici
di Luciano Pellicani
Terrorismo di Stato e terrorismo contro lo Stato
Se per terrorismo si intende l'uso sistematico della violenza [...] razza. Nella Weltanschauung hitleriana, la rivoluzione nazionalsocialista aveva il compito storico di arrestare e aspri sono nate le BR in Italia e la RAF in Germania; dalle rivendicazioni di gruppi che si proclamano difensori delle masse diseredate ...
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Pio XI
Francesco Margiotta Broglio
Achille Ratti nacque a Desio, borgo non piccolo dell'Alta Brianza tra Monza e Como, il 31 maggio 1857, quarto figlio di Francesco (nato a Rogeno nel 1823) e di Teresa [...] indipendentemente dalla divisione confessionale, quindi al passato germanico precristiano che comportava quegli elementi "neopagani" che porteranno P., nel 1937, a definire le concezioni nazionalsocialiste "culto idolatrico" che "perverte e falsifica ...
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Censura
Victor Zaslavsky
Introduzione
La censura è una forma di controllo sociale che limita la libertà di espressione e di accesso all'informazione, basata sul principio secondo cui determinate informazioni [...] Problem der Soziologie der Politik, Stuttgart 1968.
Petersen, I., L'accordo culturale fra l'Italia e la Germania del 23 novembre 1938, in Fascismo e nazionalsocialismo (a cura di K. D. Bracher e L. Valiani), Bologna 1986.
Richard, L., Le nazisme et ...
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Affrontare il tema della Shoah, oggi
di Mario Pirani
27 gennaio
Nell'anniversario della liberazione dei sopravvissuti al campo di sterminio di Auschwitz da parte dei soldati dell'Armata Rossa, avvenuta [...] grave persecuzione antiebraica mai registrata nella storia. L'inizio fu segnato dall'avvento al governo in Germania del Partito nazionalsocialista di Adolf Hitler (gennaio 1933), il cui programma prevedeva la lotta contro gli ebrei, considerati di ...
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nazionalsocialista
agg. e s. m. e f. [dal ted. Nationalsozialist] (pl. m. -i). – Che si ispira ai principî del nazionalsocialismo, o li attua concretamente. In partic., partito n., partito tedesco costituito a Monaco di Baviera nell’aprile...
nazionalsocialismo
s. m. [comp. di nazionale e socialismo, calco del ted. Nationalsozialismus]. – Complesso ideologico (comunem. noto nella forma abbreviata nazismo) elaborato in Germania soprattutto da A. Hitler, e divenuto, con la presa...