Sociologo italiano (Roma 1911 - ivi 1979), dal 1955 prof. nell'univ. di Buenos Aires, dal 1966 alla Harvard University, dal 1974 nell'univ. di Napoli. Esule antifascista in Argentina dal 1934, dovette lasciare quel paese quando i militari presero il potere nel 1966. Studioso della struttura di classe, della mobilitazione sociale e della modernizzazione, si è occupato anche dei problemi dell'avvento ...
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Organista italiano (Roma 1906 - ivi 1998). Studiò al conservatorio e all'accademia di S. Cecilia e al pontificio Istituto di musica sacra. Insegnante d'organo al conservatorio di Roma e concertista di fama internazionale, pubblicò una edizione di opere di G. Frescobaldi e un trattato sull'arte organistica ...
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Matarazzo, Raffaello
Sergio Grmek Germani
Regista cinematografico, nato a Roma il 17 agosto 1909 e morto ivi il 17 maggio 1966. Realizzatore di film di genere in primo luogo basati sull'accettazione [...] prodotto, Amore mio (1964), cui purtroppo mancò un adeguato sostegno della distribuzione.
Bibliografia
T. Sanguineti, S. Grmek Germani et al., Raffaello Matarazzo. Materiali, 2 voll., Savona-Torino 1976; Neorealismo d'appendice: per un dibattito sul ...
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CADOLINI, Ignazio Giovanni
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Nato a Cremona il 4 nov. 1794 da Giovanni e da Rosa Germani, compì i primi studi nella città natale. Passò quindi a Bologna, dove frequentò la facoltà giuridica e conobbe [...] il delegato pontificio Giacomo Giustiniani (1815), che lo scelse come segretario portandolo con sé a Roma. Laureatosi in utroque iure alla Sapienza il 9 genn. 1817, il C. seguì il Giustiniani anche quando ...
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Capo di tribù elvetiche (sec. 1º a. C.). Secondo il racconto di Cesare, sotto la pressione dei Germani progettò (61 a. C.) una migrazione del suo popolo verso i territorî gallici, alleandosi con il sequano [...] Castico e l'eduo Dumnorige, e cospirò per divenire re degli Elvezî; scoperto il complotto, fu forse costretto al suicidio, pare nel 60 ...
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LUNADORO, Girolamo
Filippo Crucitti
Nacque il 28 nov. 1575 a Siena da Orazio di Girolamo e da Ottavia Germani. Il padre era esponente di una famiglia di recente aristocrazia del Monte dei riformatori, [...] pp. 89, 153; G. Fragnito, La trattatistica cinque e seicentesca sulla corte cardinalizia(, in Annali dell'Istituto storico italo-germanico in Trento, XVII (1991), pp. 161-163; B. Casini, I cavalieri dello Stato senese membri del Sacro Militare Ordine ...
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Governatore dell'Illiria (sec. 1º a. C. - sec. 1º d. C.), combatté (13 e 12 a. C.) i Pannoni, e (1-4 d. C.) i Germani; ottenne gli ornamenti trionfali e una statua nel foro di Augusto. n Suo nipote, M. [...] V. console (30 d. C.), sposò Giulia, figlia di Germanico; implicato nell'assassinio di Caligola, tentò di impossessarsi del potere, ma si ritrasse di fronte a Claudio; ebbe (45) nuovamente il consolato; morì (46) avvelenato da Messalina. A lui ...
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Imperatore romano dal 283 al 285 d. C. Figlio dell'imperatore Caro, a lui successo (assieme al fratello Numeriano) dopo esserne stato coreggente; combatté contro i Germani e i Britanni, e contro Diocleziano, [...] che poco dopo la sua salita al trono era stato acclamato imperatore in Oriente. Dopo aver riportato successi fu assassinato a Viminacio. Fu dissoluto e tirannico ...
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Generale romano (2º sec. d. C.): si segnalò nella guerra partica (162-164); console suffetto (165), poi governatore delle Dacie e della Mesia Superiore (166-170), vinse i Germani e gli Iazigi e morì sul [...] campo ...
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Re degli Unni (dal 434 al 453; fino al 445 circa col fratello Bleda da lui ucciso); unificò le varie tribù unne, sottomettendo tutta la Scizia e imponendo la sua autorità sui Germani orientali: in unione [...] sorella Onoria, di fronte alla tenacia del nuovo imperatore d'Oriente Marciano e all'alleanza tra Ezio e i Germani occidentali, per prevenire gli avversarî, invase la Gallia (451). Indisturbato dopo l'incerta battaglia sui Campi Catalaunici (tra ...
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