Disegnatore, pittore, architetto e orafo francese (Torino 1695 - Parigi 1750), uno dei maggiori rappresentanti del rococò. Disegnatore di corte dal 1726, diede progetti per decorazioni e mobili; le caratteristiche [...] . Fu anche architetto (progetto per la facciata di Saint-Sulpice, 1726; casa Brethous a Baiona, 1733); da J.-F. Blondel fu paragonato a Borromini. I suoi "morceaux de fantaisie" furono largamente divulgati dalle incisioni in Germania e in Italia. ...
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Scultore (n. Northampton 1917 - m. 1984). Nelle sue prime opere predomina una impostazione cubista; dopo un periodo in cui le forme sono prevalentemente allungate, lineari e verticali, si nota un arricchimento [...] è ottenuto tagliando la superficie liscia principale componendola con varî piani inclinati. Tra le sue opere monumentali si ricorda il rilievo murale in cemento per la facciata del Teatro Municipale di Gelsenkirchen in Germania (1959). ...
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ZUTPHEN (o Zutfen; A. T., 44)
Adriano H. Luijdjens
Città olandese nella provincia di Gheldria, alla confluenza del Berkel con l'IJssel. Conta 20.652 abitanti (i gennaio 1935) di cui il 5% cattolici e [...] ottimi pascoli e terreni agricoli lungo l'IJssel. Si trova all'incrocio di due importanti ferrovie: da Amsterdam alla Germania e da Arnhem alle provincie nordiche. Le principali industrie sono la metallurgia, la fabbricazione di salami e di carni ...
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SCHUMACHER, Emil
Giovanna Casadei
Pittore, nato a Hagen il 29 agosto 1912. La sua prima educazione avviene a Hagen dove il mondo culturale artistico ha come punto di riferimento, fin dall'inizio del [...] 1936, e ha modo di conoscere l'arte tedesca ed europea d'avanguardia, prima dell'isolamento in cui cade la Germania per la politica culturale del nazismo. Durante la guerra lavora come disegnatore industriale. Nel dopoguerra, nel clima di rinnovata ...
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Vedi AVORIO dell'anno: 1958 - 1994
AVORIO
C. Albizzati
L. Becherucci
Il pregio di questa materia plastica fu noto ai primi abitatori dell'Europa, quando il mammut poteva fornirla. Nelle zanne dello [...] per il santuario d'Olimpia. La produzione durò fino all'età romana: Pasiteles fece un Giove ai tempi di Cicerone; Germanico divinizzato ebbe pure una statua di quella materia. Nella piccola arte si continuò senza dubbio a lavorare: Kolotes, allievo ...
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Materiale costituito essenzialmente da derivati del silicio, caratterizzato in genere da fragilità e trasparenza (proprietà che in alcuni tipi di v. possono anche mancare), di larghissimo impiego in molteplici [...] fine del secolo la Boemia dominava il mercato mondiale. Venne anche ripresa, con varianti, la tecnica del v. a oro in Germania (Zwischengoldgläser) e in Francia (verre églomisé, o v. eglomizzato, da J.-B. Glomy che l’usò per decorare cornici, mobili ...
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Pittore (Francoforte s. Meno 1789 - Vienna 1827). Dipinse vedute del Danubio, delle Alpi, d'Italia, spesso traendo da esse ottime litografie. Dei due figli, ambedue pittori, Franz (Vienna 1821 - ivi 1914) [...] un interessante documento dello sviluppo della città nel sec. 19º. Trattò soprattutto l'acquerello, valendosi di questa tecnica per fermare con tocco felice e arioso le impressioni dei suoi molti viaggi in Germania, in Italia, in Crimea. ...
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Pittore, architetto e scultore (Bruges 1540 circa - Monaco 1628). Lavorò a Firenze e a Roma. Diede i disegni per la decorazione della chiesa dei Gesuiti a Monaco, dove lavorò anche nel Hofgarten; aiutò [...] regia in Vaticano (1572) e nell'affresco della cupola del Duomo di Firenze. Dal 1586 fu a Monaco alla corte di Guglielmo V, duca di Baviera, e colà si stabilì definitivamente. Per suo tramite il manierismo toscano penetrò e si diffuse in Germania. ...
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MEIER-GRAEFE, Julius
Carlo Lodovico Ragghianti
Critico d'arte, nato a Reşita̧ (Banato romeno) il 10 giugno 1867, vive in Francia a Saint-Cirsur-mer. Senza saldo metodo, né forte originalità, seguì passo [...] nuova. Le sue polemiche e i suoi studî, composti con concetti disparati e approssimativi, ebbero larga risonanza in Germania, e lo resero il più attivo agitatore di gusto, l'intermediario intelligente delle esperienze d'arte straniere, specie ...
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TEOFILO
S. B. Tosatti
Nome religioso del monaco autore del De diversis artibus o Diversarum artium schedula, uno dei più notevoli trattati tecnico-artistici (v.) medievali, il quale si presenta come [...] °, si legge "Theophilus qui et Rugerus". Ritenuto concordemente un artista, un orafo benedettino attivo intorno al 1100 nella Germania nordoccidentale, T. è stato identificato, in base al nome secolare, con Roger di Helmarshausen (v.); tale proposta ...
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