soma
Domenico Consoli
Propriamente il " carico " che si pone su alcuni animali. Il vocabolo si richiama a quest'accezione nell'occorrenza di If XVII 99, dove Virgilio, rivolgendosi a Gerione che tiene [...] D. ‛ assettato ' sulle sue spallacce, lo ammonisce a scendere lentamente, a ruote larghe, e conchiude: pensa la nova soma che tu hai.
È così detto anche il sasso che doma la cervice ... superba di Omberto ...
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sciogliere (isciogliere)
Fernando Salsano
" Disfare una legatura ", in If XVI 109 Poscia che l'ebbi tutta da me sciolta (la corda di cui D. era cinto, con cui Virgilio chiama Gerione dall'alto burrato); [...] ancora in tal senso si riferisce alle braccia disposte in croce da Bonconte da Montefeltro nel momento del pentimento, in Pg V 126 l'Archian rubesto... sciolse al mio petto la croce / ch'i' fei di me (" ...
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tela
Alessandro Niccoli
In senso proprio ricorre solo nell'accenno ai drappi tessuti da Aracne, introdotto per suggerire la straordinaria varietà di colore e di disegno che distingue la pelle di Gerione: [...] Con più color... / non fer mai drappi Tartari né Turchi, / né fuor tai tele per Aragne imposte (If XVII 18).
In senso figurato, con ovvio riferimento all'operazione della tessitura, indica qualsiasi opera, ...
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branca
Vincenzo Laraia
Sostantivo (latino tardo branca); significa " zampa fornita di unghie adunche ". La voce ricorre nell'Inferno, tre volte in senso proprio e una in senso figurato.
In If XVII 13 [...] viene descritto Gerione che due branche avea pilose insin l'ascelle, aveva cioè " piedi artigliati, come veggiamo che a' dragoni si dipingono " (Boccaccio); queste b. egli muove nella discesa dal settimo all'ottavo cerchio, raccogliendo l'aria, come ...
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venenoso
Alessandro Niccoli
In senso proprio, riferito a sostanza " che agisce come un veleno ", compare in Cv I I 12 lo stomaco suo è pieno d'omori venenosi contrarii, sì che mai vivanda non terrebbe.
La [...] coda di Gerione termina con una venenosa forca / ch' a guisa di scorpion la punta armava (If XVII 26); qui v. vale " che contiene e inietta veleno " e integra il significato allegorico di forca, probabilmente allusiva alla duplice forma della frode, ...
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quartana
. È la " febbre che viene di quattro in quattro dì " (Buti), come manifestazione di una delle forme di malaria. Ai sintomi che la preannunciano somigliano le sensazioni che D. prova quando [...] sente che deve salire sulla groppa di Gerione: Qual è colui che sì presso ha 'l riprezzo / de la quartana, c'ha già l'unghie smorte, / e triema tutto pur guardando 'l rezzo, / tal divenn'io (If XVII 86).
Secondo il Castelvetro, la " comparazione non ...
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CACO (Cacus)
F. Brommer
Mitico gigante, noto quale avversario di Ercole. La sua figura è paragonabile a quella di Alcioneo (v.). In ambedue i casi il gigante cerca di rubare ad Ercole i buoi che questi [...] aveva sottratto a Gerione. Le più antiche fonti della leggenda risalgono tutte al I sec. a. C. (Virg., Æn., viii, 190 ss.; Liv., i, 7, 5 ss.; Dion. Hal., i, 39, 2 ss.; Ovid., Fast., i, 543 ss.; Propert., iv, 9, 1 ss.) e naturalmente differiscono una ...
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accennare[accenne, II singol. pres. indic.]
Nel significato di " far cenno ", con complemento indiretto, in If III 110 Caron dimonio, con occhi di bragia / loro accennando, tutte le [anime] raccoglie, [...] XVII 5 accennolle che venisse a proda (con riferimento alla ‛ fiera ' Gerione), e Pd XXXIII 49 Bernardo m'accennava, e sorridea, / perch'io guardassi suso. Con uso assoluto, in Pg XXXIII 14 [Beatrice] dopo sé, solo accennando, mosse / me e la donna e ...
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Turchi
Marisa Cimino
Di questa popolazione D. aveva una conoscenza approssimativa: v. TURCHIA.
Unica occorrenza in If XVII 17 Con più color, sommesse e sovraposte / non fer mai drappi tartari né turchi, [...] dove le decorazioni a nodi e rotelle del tronco di Gerione sono paragonate a quelle dei drappi Tartari e Turchi, vivaci nelle tinte, nel sovrapporsi di ricche decorazioni ai fondi variamente colorati (cfr., per una più approfondita analisi del passo, ...
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forca
Vincenzo Valente
Nel senso di " cosa forcuta ", e anche per parte inferiore del corpo umano, che D. chiama altrove ‛ forcata '. La parola è adoperata (If XVII 26 torcendo in sù la venenosa forca) [...] per indicare la coda forcuta e velenosa di Gerione, con un'immagine che ha dentro di sé l'idea probabile della duplice forma della frode, esercitata verso chi si fida e chi non si fida (cfr. XI 52 ss.).
Una seconda occorrenza (If XXV 104 'l serpente ...
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ruotare
(pop. o letter. rotare) v. intr. o tr. [lat. rŏtare, der. di rŏta «ruota»] (io ruòto, ecc.; fuori d’accento, sono oggi più in uso le forme con dittongo, ruotava, ruotasse, ruotando, che quelle con -o-, tranne che nel part. pres., più...
stagliare
v. tr. [der. di tagliare, col pref. s- (nel sign. 5)] (io stàglio, ecc.). – 1. a. Tagliare grossolanamente, irregolarmente, oppure secondo una linea non diritta ma a sporgenze e rientranze, usato spec. nel part. pass.: ornamenti...