forte (agg. e sost.)
Vincenzo Valente
1. Come aggettivo, è adoperato con valori diversi nella successione delle opere e nel variare dei contesti. Nella Vita Nuova è riferito a termini come ‛ pensamento [...] riferito a parti del corpo, è presente in pochi esempi: If XVII 42 che ne conceda i suoi omeri forti, detto delle spalle di Gerione; XXXIII 78 denti, / che furo a l'osso, come d'un can, forti, i denti del conte Ugolino, duri nell'accanimento del suo ...
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BADIA, Carlo Agostino
Alberto Pironti
Nacque probabilmente a Venezia nel 1671 o 1672 ed iniziò presto l'attività musicale. Non si hanno notizie precise sui suoi studi, ma si sa che nel 1692 apparvero [...] 21 febbr. 1703), Napoli ritornata à Romani (componimento musicale, testo di S. Stampiglia, Vienna 10 ott. 1707), Ercole vincitore di Gerione (poemetto drammatico, libr. di P. A. Bernardoni, Vienna 4 nov. 1708), Gli amori di Circe con Ulisse (libr. di ...
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BLAUNDOS (Βλαῦνδος, Βλαῦδος, Μλαῦνδος, Blaundus)
F. D'Andria
Città ellenistico-romana dell'Asia Minore (Ptol., Geog., V, 2,25; Strab., XII, 567; Steph. Byz., s.v. Βλαῦδος) situata ai confini tra la Frigia [...] immagini di divinità come Apollo citaredo entro edificio templare a colonne tortili, Tyche, Dioniso, Ercole in lotta contro Gerione e una divinità a cavallo con bipenne; ai miti locali si riferisce anche la personificazione del fiume Hippourios.
Bibl ...
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animale (sost.; plur. anche animai)
Angelo Adami
1. È soprattutto inteso come " un essere animato, capace di sentire e di muoversi "; quindi ogni essere vivente dotato di sensibilità, compreso l'uomo. [...] scorpii, cum percutit hominem ". Per la spiegazione del passo si veda anche la voce CONCUBINA (Pg IX 1).
Vera " bestia " è Gerione, simbolo della frode, che in If XVII 80 è chiamato fiero animale. In Pg XXIX 92 troviamo poi i quattro animali, cioè i ...
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LATINI
Giuseppe CARDINALI
Dalle origini alla fine della monarchia romana. - È il nome del popolo che in tempo storico abitava la vasta pianura chiamata Lazio (v.). La sua lingua appartiene al ceppo [...] una città sul Palatino e vi fosse poi passato Ercole di ritorno dall'Occidente con i buoi del gregge di Gerione, e finalmente vi fosse giunto Enea sbarcando presso Laurento. Questi, accolto benevolmente da Latino regnante allora sugli Aborigeni, ne ...
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Città della Spagna, capoluogo della provincia omonima. Nonostante il suo esiguo sviluppo demografico (78.000 ab. nel 1930), rimane senza dubbio una delle più importanti città spagnole. La sua origine risale [...] parla una tradizione deformata che conservò Macrobio e A. Schulten ha ricostituita, consisté propriamente in una lotta di Gerone o Gerione, re dei Tartessî, con i Gaditani. Dopo essa i Tartessî rimasero sottomessi a Gades, ciò che viene accennato da ...
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salire [salavam, ind. imperf. I plur.: cfr. Petrocchi, Introduzione 429-430;. sarria, cond. pres. III singol., per sincope e assimilazione da ‛ saliria ': cfr. Petrocchi, ad l.; saglia, cong. pres. III [...] XVII 79 il duca mio... era salito / già su la groppa del fiero animale: il fatto che Virgilio sia già sulla groppa di Gerione non ha tanto rapporto con la successione dei tempi (vv. 76-78) quanto con l'opportunità ch'egli dia al discepolo l'esempio ...
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Malebolge
Pietro Mazzamuto
Nome composto inventato da D. (Serravalle: " ‛ Malibolgie ' est proprie vocabulum Auctoris quia numquam tale vocabulum in aliquo loco, nec in auctoribus poetis, nec in philosophis [...] , specialmente tomistico, dal Pascoli, dal Busnelli, dal Reade e dal Pietrobono.
Il Pascoli fa discendere l'unità di M. da Gerione e sostiene per questo che " in Malebolge la sozza immagine di froda riassume il concetto d'invidia ". Il Busnelli vede ...
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montare
Andrea Mariani
Il verbo è usato di frequente, soprattutto nella Commedia (ben nove volte, com'è naturale, solo nel Purgatorio); l'unica opera in cui non compare è la Vita Nuova. È sempre usato [...] di " montare a cavallo ", non il fatto di trovarsi su una cavalcatura. Cfr. If XVII 95 tosto ch'i' montai [sulla groppa di Gerione] / con le braccia m'avvinse; e al v. 83 monta dinanzi, ch'i' voglio esser mezzo, dice Virgilio a D.: e " fecelo montare ...
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male (sost.)
Antonio Lanci
Termine ad altissima frequenza, che si registra in numerose accezioni. Al singolare ricorre molto spesso la forma apocopata (‛ mal ').
Indica " ciò che è contrario alla norma [...] senso di " danneggiare ": Temer si dee di sole quelle cose / c'hanno potenza di fare altrui male (If II 89); sulle spalle di Gerione, Virgilio vuole esser mezzo, / si che la coda non possa far male (XVII 84); XXV 12, Fiore LXVIII 8, CXCIII 11. Nella ...
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ruotare
(pop. o letter. rotare) v. intr. o tr. [lat. rŏtare, der. di rŏta «ruota»] (io ruòto, ecc.; fuori d’accento, sono oggi più in uso le forme con dittongo, ruotava, ruotasse, ruotando, che quelle con -o-, tranne che nel part. pres., più...
stagliare
v. tr. [der. di tagliare, col pref. s- (nel sign. 5)] (io stàglio, ecc.). – 1. a. Tagliare grossolanamente, irregolarmente, oppure secondo una linea non diritta ma a sporgenze e rientranze, usato spec. nel part. pass.: ornamenti...