stoscio
Emilio Pasquini
‛ Hapax ' della Commedia, ma già attestato in Bono Giamboni, Monte Andrea, Albertano volgare (come poi in Antonio Pucci e nel Boccaccio), col valore costante di " salto ", " [...] un estremo salvataggio).
Bibl. - Parodi, Lingua 284; Pagliaro, Ulisse 740-743; A. Pézard, Lo ‛ stoscio ' di D., in " Lingua Nostra " XIX (1958) 119-120; E. Pasquini, Il canto di Gerione, in " Atti e Mem. Accad. Arcadia " s. 3, IV (1967) 363-364. ...
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girare
Antonietta Bufano
Verbo di largo impiego, usato prevalentemente nella Commedia. Poche le presenze nella Vita Nuova e nelle Rime; quelle del Convivio sono tutte di carattere astronomico, riferendosi [...] XVII 125, dove la coppia di infiniti sostantivati - lo scendere e 'l girar - designa il procedere a spirale, sul dorso di Gerione, verso il pozzo di Malebolge, e rende efficacemente, col verso che segue, l'impressione del volo: per li gran mali / che ...
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FIANI, Onofrio
Toni Iermano
Ultimogenito di Giuseppe e di Marianna Maffei, nacque a Torremaggiore (od. prov. di Foggia) il 10 sett. 1761.
Compiuti i primi studi, privatamente nella casa paterna di Torremaggiore, [...] alle stampe una raccolta di tre Opuscoli (Napoli 1796) dedicata a F. A. Duca, vescovo di Castro (Sul vero sito del Gerione di Annibale. Lettera dell'abate Fiani in risposta al signor d. Francesco De Sanctis; Le remissioni che si accordano a' rei ...
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Acque e lagune da periferia del mondo a fulcro di una nuova "civilitas"
Lellia Cracco Ruggini
Le costanti di una vicenda di storia e di mentalità, dall'antico al tardoantico
Chi percorra i vari itinerari [...]
9. Per tutto quanto detto sopra, cf. documentazione e ulteriori rinvii bibliografici spec. in Emanuele Ciaceri, L'antico culto di Gerione nel territorio di Padova e in Sicilia, "Archivio Storico per la Sicilia Orientale", 16-17, 1919-1920, pp. 70-83 ...
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tremare (tremere; le forme dittongate triemi, triema, si alternano, anche in prosa, a quelle senza dittongo)
Antonietta Bufano
Nelle sue numerose occorrenze, frequenti soprattutto nella Commedia e nella [...] 11), per la paura provocata nei dannati dai tormenti infernali (If XXX 31) o per quella da cui D. è assalito in groppa a Gerione, quando si accorge di essere ne l'agire d'ogne parte, e vede fuochi, e sente pianti; / ond'io tremando tutto mi raccoscio ...
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armare
Enrico Malato
. Il verbo, esclusivo della poesia, trova largo impiego nell'opera dantesca con notevole varietà di usi e di significati, sia propri che figurati e traslati; nel senso di " fornire [...] " munire ", ma con implicita l'idea del " recar offesa ", a. è invece usato in If XVII 27 la venenosa forca [della coda di Gerione] / ch'a guisa di scorpion la punta armava.
In tutti gli altri casi il verbo è usato in forma riflessiva, di solito nel ...
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mezzo (agg.)
Come aggettivo m. indica la qualità di ciò che è metà dell'intero, sia in senso spaziale che temporale: mezzo arco di ponte (Pg XIX 42); 'l mezzo cerchio del moto superno (IV 79); sereno [...] " mediano ", " che sta in mezzo ", in If XVII 83 monta dinanzi, ch'i' voglio esser mezzo (Virgilio intende collocarsi sul dorso di Gerione tra la coda maligna della bestia e D.), mentre in Pg XII 44 ha il valore avverbiale di " a metà ": vedea io te ...
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Turchia
Guido Rispoli
La T. moderna ha una sua identificazione storica con la proclamazione della repubblica di T. (29 ottobre 1923) che segnò la fine del sultanato e del califfato dell'Impero ottomano [...] drappi turchi e tartari (If XVII 17) che egli, unitamente alle tele di Aracne, paragona alla fantasmagoria colorata del dorso di Gerione.
Durante i secoli che seguirono l'età di D. il mondo mussulmano, tranne le brevi parentesi di Maometto II e di ...
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novità (novitade; novitate)
Vincenzo Valente
Cosa che si presenti insolita al giudizio e alla vista. In Rime CII 65 la novità che per tua forma luce consiste nell'inconsueta forma metrica adottata della [...] di cosa che si presenta per la prima volta alla vista, e si collega con verbi come ‛ vedere ' e simili: n. è l'apparizione di Gerione (E' pur convien che novità risponda, If XVI 115; cfr. i' vidi, v. 130); n. è la metamorfosi dei ladri (qui mi scusi ...
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torcere [torza, in rima, cong. pres. III singol.: cfr. Parodi, Lingua 229]
Antonietta Bufano
Il verbo ricorre soltanto nella Commedia (con l'unica eccezione di un'occorrenza nel Convivio), in forma [...] storce [Bruto], in If XXXIV 66.
In qualche caso il significato del verbo è precisato da una locuzione: Nel vano tutta sua [di Gerione] coda guizzava, / torcendo in sù la venenosa forca (If XVII 26); o anche: Io vidi un'ampia fossa in arco torta (XII ...
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ruotare
(pop. o letter. rotare) v. intr. o tr. [lat. rŏtare, der. di rŏta «ruota»] (io ruòto, ecc.; fuori d’accento, sono oggi più in uso le forme con dittongo, ruotava, ruotasse, ruotando, che quelle con -o-, tranne che nel part. pres., più...
stagliare
v. tr. [der. di tagliare, col pref. s- (nel sign. 5)] (io stàglio, ecc.). – 1. a. Tagliare grossolanamente, irregolarmente, oppure secondo una linea non diritta ma a sporgenze e rientranze, usato spec. nel part. pass.: ornamenti...