La Chiesa di Roma prima e dopo Costantino
Da Vittore (189-199) a Liberio (352-366)
Emanuele Castelli
«Io sono in grado di mostrare i trofei degli apostoli: se vai infatti sul colle Vaticano o sulla [...] mani di una sola figura, il vescovo, al quale erano sottoposti il collegio dei presbiteri, l’ordine dei diaconi e tutti i restanti fedeli. Il passaggio a questa nuova organizzazione gerarchica costituì il presupposto fondamentale per poter superare ...
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La Democrazia cristiana
Agostino Giovagnoli
La Democrazia cristiana ha occupato un ruolo centrale sia nella storia del cattolicesimo italiano – e, più in generale, dei cristiani d’Italia – sia nella [...] è stato il partito che ha goduto del sostegno della gerarchia ecclesiastica e ha raccolto gran parte del voto cattolico: la nuova formazione venne costituta con l’appoggio decisivo deivescovi e del clero.
L’insediamento della Dc quale partito ...
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L'ETÀ CONTEMPORANEA
La prima metà dell'Ottocento. Orientamenti generali: principi e realtà Il ritorno di Pio VII a Roma, il 24 maggio 1814, fu accompagnato dal sincero entusiasmo dei Romani, tutt'altro [...] libertà della gerarchia nel ministero pastorale, la competenza dei tribunali ecclesiastici sulle cause matrimoniali, dei tribunali statali nelle cause civili dei chierici, la sanzione civile alla censura episcopale, la nomina deivescovi rimessa al ...
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Il cristianesimo in Egitto prima e dopo Costantino
Alberto Camplani
Quali forme di cristianesimo e quali chiese ospita l’Egitto al tempo di Costantino? Che incidenza manifesta il governo dell’imperatore [...] gerarchicamente e non gnostica, caratterizzata dal pluralismo dei livelli sociali e culturali. Prima di loro il vescovo poteva imporsi solo su una parte dei cristiani, quella socialmente e culturalmente più debole: le liste episcopali deivescovi ...
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GREGORIO I, papa, santo
Sofia Boesch Gajano
Nacque a Roma poco prima della metà del sec. VI, da famiglia appartenente all'élite sociale romana - "de senatoribus primis" lo definisce Gregorio di Tours [...] duca Teodoro (Registrum, I, n. 59) - e ricordando ai vescovi l'obbligo dell'amministrazione della giustizia (ibid., VI, n. 11). La rivendicazione dei diritti giurisdizionali della gerarchia ecclesiastica si accompagnò tuttavia sempre in G. I con il ...
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L’imperatore e la Chiesa
Dalla tolleranza (312) alla supremazia della religione cristiana (380), alle contese per la cattolicità delle chiese
Antonio Carile
La mentalità tardoantica implica la continuità [...] , tu pieghi piamente la nuca davanti ai gerarchi incaricati delle cose divine, ed è da loro che tu attendi i mezzi per essere salvato […] per conseguenza, per tutto questo, tu dipendi dal giudizio [deivescovi] e non puoi pretendere di ridurli alla ...
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VIGILIO
Claire Sotinel
V. nacque a Roma, senz'altro nell'ultimo decennio del V secolo, avendo raggiunto l'età per diventare vescovo nel 531. Apparteneva ad una famiglia cristiana che era al servizio [...] verso il re e l'imperatore richiesta dal papa secondo una gerarchia sottile ma precisa (il re è un figlio molto illustre, l il concilio in Sicilia, per agevolare la partecipazione deivescovi italiani e africani, ma ricevette un rifiuto. Malgrado ...
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Costantino nel Codice Teodosiano
La raccolta delle leggi per un nuovo Codice
Rita Lizzi Testa
Nella vastissima bibliografia internazionale su Costantino, per quanto paradossale ciò possa sembrare, non [...] confrontandosi con le astuzie, gli inganni e i raggiri deivescovi ariani, si era mantenuto saldo nell’ortodossia: poteva essere 397 in Oriente, nel confermare ai vari membri della gerarchia sacerdotale giudaica (dai patriarchi di rango illustris ai ...
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Genere storico
La storiografia di Eusebio di Cesarea
Emanuela Prinzivalli
L’età costantiniana fu passaggio fondamentale per la creazione e la diffusione di una storiografia prodotta dai cristiani, a [...] dei nove (a tanti sembra assommare l’elenco eusebiano sopra riportato) componenti la griglia tematica. In tal modo Eusebio impone una gerarchia tempo scandito dalla normalità dell’avvicendamento deivescovi, come avveniva nei precedenti sette libri ...
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L’ordine sociale costantiniano
Schiavitù, economia e aristocrazia
Kyle Harper
«Poi proseguì nell’abusare della memoria di Costantino quale sovversivo e perturbatore delle antiche leggi e dei costumi [...] un complemento della audientia episcopalis, il riconoscimento deivescovi come mediatori nelle di;spute57. In si preoccupava dell’ordine e del mantenimento del rispetto per la gerarchia legittima. La sua riforma fu l’ultima della tarda antichità ...
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gerarchia
gerarchìa s. f. [dal gr. tardo ἱεραρχία; v. gerarca]. – 1. a. In origine, soprattutto nell’àmbito cristiano greco, l’amministrazione delle cose sacre, in quanto comportava un ordine scalare, e l’ordine stesso. Di qui, nel diritto...
vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...