CADORNA, Carlo
Nicola Raponi
Fratello maggiore del generale Raffaele, il C. nacque a Pallanza sul Lago Maggiore l'8 dicembre del 1809. Pallanza era in territorio piemontese, ma i suoi abitanti avevano [...] l'esautorazione completa deivescovi e dei parroci dall'amministrazione dei benefici ecclesiastici, che altri scrittori difensori della libertà di coscienza di fronte all'autoritarismo gerarchico.
Il C. morì il 2 dic. 1891 assistito dal fratello ...
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SCAMOZZI, Vincenzo
Gianmario Guidarelli
SCAMOZZI, Vincenzo. – Figlio di Giandomenico (1526-1582) e di Caterina Calderaro, nacque a Vicenza nel 1548.
Il padre vi era giunto nel 1533, proveniente da San [...] impegnato in due nuove commissioni da parte del vescovo Corner (la grotta ‘della fontana’ in villa deiVescovi a Luvigliano e la chiesa e il e la gerarchia tra le cappelle laterali.
Fu proprio nei difficili anni del cantiere dei Tolentini che ...
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CLEMENTE III, antipapa
Carlo Dolcini
Wiberto (Guiberto), nato nella famiglia nobile dei da Correggio imparentati con la dinastia canossiana a Parma, probabilmente nell'arco del decennio 1020-1030, attraversa [...] intendimento di un ritorno all'ingiudicabilità della gerarchia tipica del periodo pregregoriano, mette bene in sondato gli strati ecclesiologici (investitura regia e consacrazione deivescovi, diritto imperiale di elezione papale estesa in perpetuum ...
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GIOVANNI Bosco, santo
Pietro Stella
Stando ai propri ricordi personali G. nacque il 15 ag. 1815, festa religiosa dell'Assunta e perciò beneaugurante secondo la mentalità ecclesiastica; stando ai registri [...] ma nel contempo, dal punto di vista della gerarchia ecclesiastica, anche più vulnerabili. Negli anni 1854-55 , l'Arch. della S. Congregazione deiVescovi e Regolari, l'Arch. della S. Congregazione per le cause dei santi; in Roma, l'Arch. centr ...
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D'ANDREA, Girolamo
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Napoli il 12 apr. 1812 dal marchese Giovanni, esponente di una delle famiglie di più antica nobiltà del Regno meridionale, e da Lucrezia Rivera, anch'essa [...] 'incarico di segretario del Concilio che gli imponeva l'esame delle relazioni deivescovi di tutto il mondo, ma vi si adattò per le prospettive che che essa fomentasse lo spirito d'indipendenza dalla gerarchia nel clero educato a Lovanio, Pio IX ...
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FERRARI, Andrea
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Lalatta di Palanzano (Parma) il 13 ag. 1850, primogenito dei quattro figli di Giuseppe e di Maddalena Longarini. La famiglia Ferrari apparteneva al ceto [...] di unità nella Chiesa si fonda sull'amore con cui la gerarchia guida i fedeli verso la salvezza. Su questa linea si mostrò tutti i seminari d'Italia preparato dalla romana congregazione deiVescovi. Cosi nel 1908 la diocesi milanese subì una seconda ...
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NICCOLO I, papa, santo
Francois Bougard
NICCOLÒ I, papa, santo. – Nato probabilmente intorno all’820, era figlio del regionarius Teodoro.
Dopo un’istruzione nelle materie letterarie e religiose ricevuta [...] di consacrazione deivescovi emiliani (16-18 novembre 861).
Per Niccolò il caso di Ravenna assumeva un valore esemplare per gli altri metropoliti, di fronte ai quali diede prova di altrettanta fermezza, secondo un principio gerarchico più volte ...
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ADRIANO IV, papa
Paolo Lamma
Nicola Breakspear nacque tra il 1110 e il 1120 ad Abbot's Langley, non lontano dall'abbazia di St. Albany, presso Verulamio, nell'Hertfordshire. Secondo taluni, Nicola sarebbe [...] pace di Dio. In Svezia non riuscì a stabilire una nuova gerarchia ecclesiastica, riuscì però a creare anche qui l'istituzione della pace nelle Chiese tedesche. A. cercò l'appoggio deivescovi dell'impero, ma costoro, anche quelli che personalmente ...
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BARTOLETTI, Enrico
Bruna Bocchini
Nacque il 7 ottobre 1916 a San Donato di Calenzano, in provincia di Firenze, da Gino, fabbro, e Albertina Donnini. Enrico era il secondogenito di quattro figli: Sandro, [...] formazione di alcuni gruppi più autonomi rispetto alla gerarchia. Analoga figura di eccezione, nel panorama ecclesiastico e quelle della CEI, dove una parte consistente deivescovi seguiva ancora i modelli preconciliari. Come uomo di fiducia ...
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GHINUCCI, Girolamo
Michele Di Sivo
Nato a Siena nel 1480 da una nobile famiglia, andò via molto giovane dalla sua città e "… da fanciullo fu educato alla Corte di Roma" (Ugurgieri Azzolini, 1649, p. [...] animeranno le polemiche teologico-politiche suscitate dalle tesi riformatrici di Lutero: l'ufficio deivescovi, i costumi della gerarchia ecclesiastica, la liturgia, la limitazione dei benefici. Il G. fu sin da questo primo momento tra i moderati e ...
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gerarchia
gerarchìa s. f. [dal gr. tardo ἱεραρχία; v. gerarca]. – 1. a. In origine, soprattutto nell’àmbito cristiano greco, l’amministrazione delle cose sacre, in quanto comportava un ordine scalare, e l’ordine stesso. Di qui, nel diritto...
vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...