La Romània veneziana
Giorgio Ravegnani
La conquista
La spartizione
Dopo la conquista di Costantinopoli, i vincitori si spartirono l'Impero bizantino seguendo i criteri che avevano stabilito ancor [...] i diritti dei Veneziani furono fatti valere con decisione ma altrove, come ad esempio a Rodosto, i vescovi bizantini aderirono al cattolicesimo e vennero perciò mantenuti in carica. In altri casi ci si trovò di fronte a una gerarchia latina già ...
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Dai primi insediamenti al fenomeno urbano. Mondo etrusco-italico e romano
Paolo Sommella
Manlio Lilli
Giuseppe M. Della Fina
Sergio Rinaldi Tufi
Josep Guitard i Dunand
Luigi Caliò
Luisa Migliorati
Pierre [...] 1991, pp. 151-59; Principi, Imperatori, Vescovi. Duemila anni di storia a Canosa, Venezia , I-II, Roma 1992-93; A. Guidi, Le età dei metalli in Italia centrale e in Sardegna, in A. Guidi - enunciazione di una precisa gerarchia tra gli assi urbani ...
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Il Dominio da terra: politica e istituzioni
Alfredo Viggiano
Città capitale e Dominio da terra; ambiente veneziano e ambiente veneto; vocazione per il mare e attrazione verso la terra: questi alcuni [...] aveva definiti in un'accorata missiva inviata nel 1426 al vescovo di Trento (11).
L'altra ingombrante fonte di autorità gerarchia sociale.
Lo stile dell'avogaria non poteva non essere influenzato dalla molteplicità delle voci dei soggetti ...
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Il cinema: ricezione, riflessione, rifiuto
Dario Edoardo Viganò
Il cinema, la modernità e la doppia pedagogia della Chiesa
L’atto solenne che sancisce il legame, complesso e mai del tutto al riparo [...] dei fatti relativi a La dolce vita in quattro diverse occasioni»95.
Il caso 'Teorema' di Pasolini, l'Ocic e la gerarchia apostolica I rapidi progressi. Agli em.mi o ecc.mi vescovi d’Italia in occasione del primo giorno di Trasmissioni della ...
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Popolo
Mario Caravale; Claudio Cesa
di Mario Caravale e Claudio Cesa
POPOLO
Antichità e Medioevo di Mario Caravale
Età antica
a) Il demos greco
La storiografia ha da tempo sottolineato la pluralità [...] tra le res che non si modificano con il cambiamento dei singoli componenti - sia in autori più tardi, come dal pontefice o dal vescovo metropolita.
Nel secolo XII questo termine si intendono tutte le gerarchie, dal padre di famiglia al principe ...
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Dagli Orseolo al comune
Stefano Gasparri
La situazione di Venezia intorno al Mille
Alla scomparsa nel 1008 di Pietro II Orseolo, il doge che aveva consolidato la fisionomia di potenza marittima di [...] su Adria, seguita dalla sottomissione a Venezia del vescovo Pietro e dei primates locali (1016), e, soprattutto, una nuova , in quanto essi erano l'espressione di una relazione gerarchica (che talvolta sarebbe più appropriato definire, in realtà, ...
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Il veleno di Costantino
La donazione di Costantino tra spunti riformatori ed ecclesiologia ereticale
Alberto Cadili
Il richiamo alla donazione costantiniana (o meglio alla sua accettazione) per criticare [...] «maliciosa», fino a quando, in ultimo, la sua gerarchia sarà sterminata e seguirà il ritorno alla povertà apostolica:
i trattatisti italiani del XIII secolo era opinione dei dualisti che anche i vescovi cattolici avessero perso la loro dignitas (e ...
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Santi d'Italia
Tommaso Caliò
Le origini
In un articolo pubblicato sulle pagine de «La Civiltà cattolica» nel gennaio del 1861, Carlo Maria Curci descriveva le asprezze naturali della penisola italiana [...] cui si celebrava la restaurazione della gerarchia ecclesiastica in Olanda, sancita quattordici De Blasi alla presenza del vescovo di Firenze, nomi illustri come e fu posto nella nuova “Galleria dei Santi e dei Beati” fatta allestire in Vaticano da ...
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Tra Rinascimento e Controriforma: aspetti dell’identità civile e religiosa delle donne in Italia
Gabriella Zarri
Sommario: Il Rinascimento: alle radici dell’identità civile e religiosa delle donne ▭ [...] per testare la veridicità dei doni carismatici: la Scrittura e la dottrina, la gerarchia della Chiesa e la ecclesiastici della città, poteva costituire un modello da proporre ai vescovi per la cura delle anime nella loro diocesi. A comprendere l ...
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Le particolarità del Mezzogiorno cristiano e cattolico
Giuseppe Galasso
Sommario: Una premessa ▭ Le particolarità cristiane e cattoliche del Mezzogiorno ▭ La svolta tridentina ▭ L’orma duratura di Trento [...] palesemente gerarchica del rapporto tra clero e fedeli con accentuate manifestazioni di ossequio da parte dei secondi p. 437.
53 È la tesi, in particolare, di G. De Rosa, Vescovi, popolo e magia nel Sud, Napoli 1971, oltre che pressoché in tutti i ...
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gerarchia
gerarchìa s. f. [dal gr. tardo ἱεραρχία; v. gerarca]. – 1. a. In origine, soprattutto nell’àmbito cristiano greco, l’amministrazione delle cose sacre, in quanto comportava un ordine scalare, e l’ordine stesso. Di qui, nel diritto...
vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...