INNOCENZO II, papa
Tommaso Di Carpegna Falconieri
Gregorio, nato a Roma nell'ultimo quarto dell'XI secolo, apparteneva a una famiglia del rione Trastevere, in seguito individuata dal cognome "de Papa" [...] stesso modo, la proibizione di eleggere un vescovo senza il consiglio dei religiosi, contenuta nel canone 28 del II fu nuovamente scomunicato.
Allo scopo di riorganizzare la gerarchia ecclesiastica dopo il lungo scisma, furono prodotte numerose norme ...
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URBANO VI, papa
Ivana Ait
URBANO VI, papa. – Figlio di Nicolò Prignano, probabilmente proveniente da Pisa ed emigrato a Napoli per motivi politici – era forse un mercante –, e di Margherita Brancaccio [...] dell’alta gerarchia ecclesiastica con un dei cardinali, a presentarsi ad Anagni. Urbano invece il 26 giugno si recò a Tivoli dove, qualche giorno dopo, venne raggiunto da una seconda delegazione, anche in questo caso condotta da un amico, il vescovo ...
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LEONE II, papa, santo
Eugenio Susi
Eletto nel gennaio del 681, Leone, figlio di Paolo, fu consacrato pontefice soltanto diciotto mesi più tardi, quando l'imperatore bizantino Costantino IV Pogonato [...] posizione di preminenza rispetto alla gerarchia ecclesiastica, compreso il vescovo di Roma. Gli atti foundation of the Western Empire, Cambridge 1957, p. 405; R.U. Montini, Le tombe dei papi, Roma 1957, n. 80 pp. 124-126; P. Paschini - V. Monachino, ...
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SERGIO II, papa
Ilaria Bonaccorsi
SERGIO II, papa. – Nato a Roma nel 785 o nel 795, apparteneva a una nobile famiglia romana, la stessa dei pontefici Stefano IV e Adriano II.
Rimasto orfano all’età [...] così i vertici della gerarchia ecclesiastica romana.
Nel gennaio Italia suo figlio Ludovico e lo zio Drogone, vescovo di Metz (801-855) e arcicappellano dell’Impero 15 giugno seguente unse quest’ultimo re dei Longobardi.
Le fonti che ci narrano gli ...
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GREGORIO VIII, papa
Tommaso Di Carpegna Falconieri
Alberto di Morra, nato a Benevento nel primo decennio del sec. XII, era figlio di Sartorius, appartenente a una importante famiglia di quella città. [...] tal modo al vertice della gerarchia e conferendogli l'incarico più sua missione spirituale e i vescovi non venissero esautorati nelle loro fa rinvio a T. di Carpegna Falconieri, G. VIII, in Enciclopedia dei papi, II, Roma 2000, p. 316. Si aggiunga: P. ...
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Dal manoscritto al libro
Marino Zorzi
Produzione e commercio del libro prima della stampa
Nel primo Quattrocento Venezia è una metropoli cosmopolita, ricca, in piena espansione. Le merci vi abbondano, [...] propria ascesa nella gerarchia (393). Vivissima, invece, la preoccupazione degli stampatori e dei librai. Il Giuseppe Gullino, e ora Cecilia Passarin, Sull'autografo dei "Sermones" di Fantino Dandolo vescovo di Padova († 1459), "Atti e Memorie dell ...
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Le rappresentazioni della comunità
André Jean
Marc Loechel
Introduzione
Questo lavoro si propone di analizzare in che modo la città veneziana rappresentasse se stessa, ai propri occhi e agli occhi [...] ss., 41 ss. (pp. 7-169); Massimo Quaini, L'Italia dei cartografi, in Storia d'Italia, VI, Atlante, a cura di accesi per molto ardore dal Vescovo per cagione della devozione sua, ordine o una organizzazione gerarchica analoghi a quelli dell'armonia ...
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La vita intellettuale
Gino Benzoni
Di, da, a, per palazzo Ducale
Sterminata la testimonianza scritta di quella che è la produzione intellettuale della Venezia che vien da qualificare - semplificando [...] inflitti dalla S. Sede a vescovi veneti; intralci alla libertà d'elezione dei conventi di questo o quel punto non vale più la saviezza calcolatrice di Botero quanto la gerarchia di valori fulmineamente indicata da Pascal a dir del quale se un ...
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La classe politica nazionalfascista
Renato Camurri
La ‘strana’ disfatta del sistema liberale veneziano
All’indomani della conclusione della prima guerra mondiale, la ripresa dell’attività politica a [...] Ancora prima del ’24 le mire dei politicanti, di gerarchi fascisti, di affaristi erano avidamente protese Pietro La Fontaine a papa Benedetto XV, Venezia 14 novembre 1917, in I vescovi veneti e la Santa Sede nella guerra 1915-1918, a cura di Antonio ...
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La società Veneziana
Giuseppe Trebbi
L'assenza di vistosi rivolgimenti sociali, il successo nel mantenere la quiete interna rappresentano uno dei principali elementi costitutivi del "mito" di Venezia. [...] rafforzare le tradizionali gerarchie sociali mediante un'opportuna graduazione dei divieti e dei limiti imposti a Dominante e non a Candia "per non venir a qualche scandalo col vescovo latino" dell'isola (320). A Venezia i Greci ebbero la loro ...
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gerarchia
gerarchìa s. f. [dal gr. tardo ἱεραρχία; v. gerarca]. – 1. a. In origine, soprattutto nell’àmbito cristiano greco, l’amministrazione delle cose sacre, in quanto comportava un ordine scalare, e l’ordine stesso. Di qui, nel diritto...
vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...