COSTANTINI, Celso
Giuliano Bertuccioli
Nacque a Castions di Zoppola (Udine) il 3 apr. 1876 da Costante e Maddalena Altan, famiglia di modeste condizioni, secondogenito di dieci fratelli. Il padre faceva [...] lasciata la carica per l'arrivo del nuovo vescovo, direttore del Museo archeologico di Aquileia. per esaminare i modi di attuazione dei nuovi indirizzi. Al C. toccò quindi 12 apr. 1949); che venne istituita la gerarchia in Cina (11 apr. 1946) e ...
Leggi Tutto
TEGALLIANO, Marcello detto Tegalliano
Marco Pozza
– Nato nella seconda metà del VII secolo, di lui si ignorano sia gli ascendenti che il luogo di nascita, mentre il cognome con cui è convenzionalmente [...] dux, è riconosciuta la probabile appartenenza alla gerarchia bizantina del Ducato veneziano.
Un’interpretazione più recente dei rispettivi presuli, con il rischio di turbare l’equilibrio dei rapporti longobardo-bizantini.
Nel 723 tuttavia il vescovo ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Citta e principati della Germania
Giulio Sodano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I principi tedeschi godono di privilegi ed esercitano [...] , dal Brunswick al Meclemburgo, oltre a una lunga gerarchia di nobiltà tedesca che si conclude coi cavalieri imperiali. da quelli mercantili e l’associazione giurata dei cives ottiene il riconoscimento dal vescovo dopo aspre lotte, con l’esito di ...
Leggi Tutto
FESTO
Paolo Bertolini
Poco ci dicono le fonti note circa questo vescovo di Capua - l'ultimo prima della conquista della città da parte dei Longobardi beneventani - il cui nome ricorre, tra l'aprile [...] percorso i diversi gradi della gerarchia sino a raggiungere il suddiaconato. con la diffidenza e l'ostilità dei circoli dirigenti e delle diverse gli arredi e le suppellettili sacre, e lo stesso vescovo F., che riparò invece a Roma. Qui morì ...
Leggi Tutto
ALBERTARIO, Davide
Fausto Fonzi
Nato a Filighera (Pavia) il i 6 febbr. 1846, proveniente da una famiglia della media borghesia, compì gli studi ginnasiali nel collegio vescovile di Pavia, passando poi [...] vescovi; questi ultimi, infatti, non tolleravano le critiche ad essi rivolte da laici e sacerdoti nei giornali e nelle adunanze degli "intransigenti" albertariani, denunciando la pericolosa esaltazione del laicato nei confronti della gerarchiadei ...
Leggi Tutto
Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento. In particolare, il termine è stato applicato a indicare innovazioni o mutamenti profondi [...] laico in nome della libertà e autonomia della Chiesa e dei suoi vescovi (in questo ambito si pone la lotta per le ogni ostacolo alla visibilità (colonne o pilastri) e di ogni gerarchia delle parti. Un significativo prototipo è la cappella del castello ...
Leggi Tutto
Denominazione assunta dalla Chiesa greca, che afferma di essere la custode della fede espressa dai sette concili ecumenici, per caratterizzarsi e contrapporsi alla Chiesa romana.
Le Chiese ortodosse
[...] nel 1870, creandosi una gerarchia e un clero esclusivamente ; la cresima non è amministrata dal vescovo ma dal sacerdote; per l’eucaristia fosse il sacerdote e non gli sposi; l’unzione dei malati può essere amministrata più volte, non solo in ...
Leggi Tutto
Titolo di varie attività professionali, che si esplicano in un’opera di coadiuvazione tecnica con il titolare o responsabile principale.
Istruzione
Nelle università e negli istituti di istruzione universitaria, [...] giudizio di idoneità, nel nuovo ruolo dei professori associati; nel contempo è stata introdotta strettamente collegate con la gerarchia, che sono chiamate ’11° sec. il titolo veniva dato a quei vescovi che il papa chiamava vicino a sé nel concistoro ...
Leggi Tutto
Nome assunto da vari gruppi moderni dall’epiteto di Gesù Cristo, che a Nazareth trascorse la giovinezza.
Arte
Gruppo di pittori tedeschi della prima metà del 19° sec., che si propose di rinnovare l’arte [...] fine del 19° sec. con un riferimento ironico alla foggia dei capelli alla nazarena seguita da questi pittori e con allusione alla (1839). Praticano il battesimo per immersione; la gerarchia (vescovi, evangelisti, presbiteri) è elettiva; rifiutano di ...
Leggi Tutto
religione V. di Cristo (lat. Vicarius Christi) Titolo che cominciò a essere assunto del papa, con coscienza del significato dottrinario in esso implicito, nella situazione di crisi dei rapporti tra papato [...] totale al papa del potere spirituale e di quello temporale.
Nella gerarchia ecclesiastica, il titolo v. apostolico compare verso la fine del 4° sec. per designare un vescovo residenziale, il quale, oltre ai normali poteri ordinari spettantigli per il ...
Leggi Tutto
gerarchia
gerarchìa s. f. [dal gr. tardo ἱεραρχία; v. gerarca]. – 1. a. In origine, soprattutto nell’àmbito cristiano greco, l’amministrazione delle cose sacre, in quanto comportava un ordine scalare, e l’ordine stesso. Di qui, nel diritto...
vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...