Titolo per molto tempo riservato al sovrano, sia nel regno longobardo, sia nel regno franco; e più tardi anche all'imperatore, fino a Enrico VII, pur continuando a essere usato per i re (ad es., in Francia, [...] capi di stato, "eccellenza" divenne l'attributo degli ambasciatori e dei grandi funzionarî dello stato. Presso certe nazioni, specie in Spagna e Nella gerarchia ecclesiastica, oltre a determinati prelati, era attribuito abitualmente ai vescovi; quest ...
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CLEMENTE XIV, papa
Mario Rosa
Giovan Vincenzo Antonio Ganganelli nacque il 31 ott. 1705 a Sant'Arcangelo di Romagna (Forlì) nella legazione di Romagna da Lorenzo e da Angela Serafina Macci (o Mazzi) [...] gerarchia cattolica latina, incurante delle proteste di C. XIV, varando la istituzione di un unico vescovo Lombardia, secondo accordi del potere politico con i vescovi locali, andassero a vantaggio dei non abbienti (a Maria Teresa, 4marzo e 24 ...
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INNOCENZO IV
AAgostino Paravicini Bagliani
Sinibaldo Fieschi nacque a Lavagna (Genova) non oltre il 1190 da una delle famiglie più potenti della costa orientale della Liguria che dominava su un'ampia [...] l'occupazione di posti di rilievo nella gerarchia ecclesiastica.
Dei cinque fratelli di Ugo, due (Tedisio diede moglie a un suo nipote, e prese parte alle nozze con ottanta vescovi e con i suoi cardinali. E in quell'occasione furono servite molte ...
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VITTORE III, papa, beato
Cristina Colotto
VITTORE III, papa, beato. – Dauferio nacque nel 1027 da un ramo della famiglia principesca di Benevento. La Cronaca di Montecassino ci informa che suo padre, [...] da superare la dimensione dei potentati locali e attingere ai più alti gradi della gerarchia delle potestà terrene; al , i cardinali a scrivere alla contessa Matilde perché invitasse i tre vescovi designati da Gregorio VII a recarsi a Roma, in modo da ...
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LOMBARDIA
F. Cervini
Regione dell'Italia settentrionale, comprendente la parte centrale della pianura Padana, delimitata a N dalle Alpi Centrali, dal Mincio e dal lago di Garda a E, dal corso del Po [...] Millennio Ambrosiano, a cura di C. Bertelli, II, La città del vescovo dai Carolingi al Barbarossa, Milano 1988, pp. 16-81; C. A. Ricagni, Breviari ambrosiani miniati dei secc. XIV-XV. Iconografia e gerarchia delle miniature, Civiltà ambrosiana 6, ...
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La finanza pubblica
Luciano Penzolo
La capitale finanziaria
Nel 1587 Leonardo Donà - che in seguito avrebbe assunto la dignità dogale - stendendo alcuni appunti sulle entrate pubbliche di Venezia [...] , il gruppo che si trovava al vertice della gerarchia politica e sociale della Repubblica, poteva vantare alcuni in linea di diritto le pretese veneziane alla nomina dei propri vescovi, e altresì riservandosi di concedere allo Stato d'imporre ...
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Democrazia Cristiana
Roger Aubert
di Roger Aubert
SOMMARIO: 1. Nozioni generali. 2. Gli antecedenti: a) primi tentativi nel periodo della Rivoluzione francese; b) dall'‟Avenir" (1830) all'‟Ère nouvelle" [...] parte del clero ‛costituzionale', compresi i più rappresentativi dei suoi vescovi (Grégoire tra i primi): convinti che il predecessore alle pretese di Murri di liberarsi dal controllo della gerarchia in materia sociale e politica, anche se (o meglio ...
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Paolo III
Gino Benzoni
Terzogenito - prima di lui sono nati Angelo e Girolama; dopo di lui nasceranno Beatrice e Giulia - di Pierluigi di Ranuccio Farnese e di Giovannella figlia del signore di Sermoneta [...] nel 1525 ad Anagni. E poco cambia che dal 1519 sia consacrabile vescovo. Non è mai un pastore d'anime; è sempre un indaffarato oltre lo slontanarsi dei rilievi nell'azzurro del cielo) adduce armoniosa serenità - esprime una gerarchia di valori, ...
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BONAVENTURA da Bagnoregio, santo
Raoul Manselli
Nacque a Civita di Bagnoregio, nella Tuscia romana, da un medico di elevata condizione familiare, Giovanni di Fidanza, e da Maria di Ritello. Battezzato [...] gli altri cardinali vescovi alla destra del pontefice Gregorio X.
L'impegno principale di B. nell'ambito dei lavori conciliari fu particolare dei francescani, minacciati dalla latente ma diffusa ostilità del clero secolare e di parte della gerarchia, ...
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Cristianesimo e Chiese cristiane
Trutz Rendtorff
Cristianesimo e Chiese: un rapporto complesso
Il termine 'cristianesimo' designa l'insieme delle conseguenze storiche derivate dal sorgere del movimento [...] da parte del pontefice romano del diritto di assegnare ai vescovi e a quanti avevano il potere temporale le loro cariche , che nella società feudale e gerarchica del Medioevo era una prerogativa del clero e dei ceti dominanti, viene ora riconosciuta a ...
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gerarchia
gerarchìa s. f. [dal gr. tardo ἱεραρχία; v. gerarca]. – 1. a. In origine, soprattutto nell’àmbito cristiano greco, l’amministrazione delle cose sacre, in quanto comportava un ordine scalare, e l’ordine stesso. Di qui, nel diritto...
vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...