DE LAI, Gaetano
Rocco Cerrato
Nato a Malo (Vicenza) il 30 luglio 1853 da Antonio e da Maria Silvagni, iniziò gli studi ecclesiastici nel seminario di Vicenza e, grazie alla rendita del legato Dal Pozzolo [...] di concepire la disciplina ecclesiastica. Centralizzazione e controllo gerarchico furono criteri base della sua ecclesiologia (L. di competenze altissime, prima fra tutte la nomina deivescovi con inevitabili riflessi in tutta la vita della Chiesa ...
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VERGIOLESI, Guidaloste
Piero Gualtieri
VERGIOLESI, Guidaloste. – Nacque quasi sicuramente a Pistoia, dove la sua famiglia possedeva un nucleo consistente di abitazioni nel quartiere di Porta Sant’Andrea, [...] modo il primo riconoscimento ufficiale della gerarchia a un culto che verosimilmente doveva Le origini della diocesi e la serie deivescovi di Pistoia, Pistoia 1971, p. 16; N. Rauty, L’antico palazzo deivescovi a Pistoia. I. Storia e restauro ...
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TREDICI, Giacinto
Maurilio Lovatti
– Nacque a Milano il 23 maggio 1880, quarto di otto figli, da Luigi, piccolo imprenditore, e da Rachele Raimondi.
Il 23 novembre 1902 fu ordinato sacerdote dal cardinale [...] primo atto ufficiale di critica alle leggi razziali da parte deivescovi in Italia.
Nel periodo della Repubblica sociale italiana e della dalla gerarchia, tramite l’AC, senza alcun significativo margine di autonomia e responsabilità dei laici ...
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CHIGI, Flavio
Concetta Maria Lipari
Nacque a Roma il 31 maggio 1810, nono dei dodici figli del principe Agostino Chigi Albani e della principessa Amalia Carlotta Barberini. La sua formazione fu tipica [...] del Popolo); gli vennero assegnate le congregazioni deiVescovi e Regolari, dell'Indice, del Concilio, 255 (nunziatura di Monaco); rubr. 165 e 248 (nunz. di Parigi); La gerarchia cattolica e la famiglia pontificia per l'anno 1878, Roma 1878, p. 65 ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Il cristianesimo. La penetrazione del cristianesimo nella societa romana
Antonio Carile
Pier Giorgio Spanu
Il cristianesimo e l’impero
di Antonio Carile
Il termine [...] evangelizzazione è chiamata non solo la gerarchia ecclesiastica, primi fra tutti i vescovi, ma anche i possidenti terrieri, ; nelle stesse lettere è inoltre evidente la negligenza deivescovi, che talvolta non si preoccupano nemmeno delle pratiche ...
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PIAZZA, Carlo Bartolomeo
Lisa Roscioni
PIAZZA, Carlo Bartolomeo. – Nacque a Milano il 16 gennaio 1632 «da civili parenti» (Gimma, 1703, p. 55)
Dopo gli studi in seminario e la laurea in teologia entrò [...] , e basiliche; o maestosa nella sovranità del suo Gerarchico Principato» (La Gerarchia, Al Lettore, p.n.n.). Una visione apologetica Conti e la terza per commissione della Congregazione deiVescovi e Regolari, sotto il pontificato di Innocenzo XII ...
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ZARRI, Adriana
Mariangela Maraviglia
– Nacque a San Lazzaro di Savena (Bologna) il 26 aprile 1919, da Aldo Zarri e da Elide Predieri, dopo i fratelli Arturo (1907) e Adriano (1911).
Nonostante la situazione [...] monastico ed eremitico che la condusse a stabilirsi prima nel castello deivescovi di Albiano d’Ivrea (1970-75), poi nella più solitaria amicizie anche tra rappresentanti della gerarchia ecclesiastica, come i vescovi Luigi Bettazzi (Ivrea), Salvatore ...
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Gerusalemme, patriarcato latino di
Marie-Luise Favreau-Lilie
Subito dopo la conclusione della prima crociata, i militi cristiani avviarono la riorganizzazione ecclesiastica del patriarcato già greco [...] Questo processo determinò un adattamento degli antichi confini deivescovati, ovvero del patriarcato, alle modificazioni in atto capo della gerarchia latina e a lui erano sottoposti quattro arcivescovi e complessivamente nove vescovati suffraganei. ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Irene Zavattero
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra Duecento e Trecento raggiunge il culmine l’età dei volgarizzamenti: attraverso la [...] ordini mendicanti sono raccomandati come coadiutori o sostituti deivescovi, ai quali fino ad allora era sostanzialmente rappresentanti.
Di fronte alla messa in discussione della gerarchia ecclesiastica, la mistica e la profezia emergono infatti ...
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CAPECE ZURLO, Giuseppe
Elvira Chiosi
Nacque a Monteroni di Lecce il 3 gennaio del 1711 dal principe Giacomo e da Ippolita Sambiase dei principi di Campana. A undici anni egli venne ammesso nell'alunnato [...] della Chiesa, è trabalzato da tutti i gradi della Gerarchia, è separato dalla Comunione Cattolica, ed è esposto alle G.C.Z., Napoli 11837; L. Loreto, Mem. stor. deivescovi ed arcivescovi della S. Chiesa napolitana..., Napoli 1839, pp. 227- ...
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gerarchia
gerarchìa s. f. [dal gr. tardo ἱεραρχία; v. gerarca]. – 1. a. In origine, soprattutto nell’àmbito cristiano greco, l’amministrazione delle cose sacre, in quanto comportava un ordine scalare, e l’ordine stesso. Di qui, nel diritto...
vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...