DE ANGELIS, Filippo
Giuseppe Monsagrati
Nacque ad Ascoli Piceno il 16 apr. 1792 da Vincenzo, ricco possidente, e da Maria Alvitreti, discendente da illustre famiglia ascolana insignita del marchesato [...] diocesi da quella di Coira e alla creazione di una gerarchia indipendente da Roma, aprì le ostilità sopprimendo il seminario del paese, si deliberava di "procedere al richiamo deivescovi che per necessità di locale o generale sicurezza furono ...
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CENTANI (Centanni, Zantani, Zantanni, Zentani; erroneamente: Zantinus), Andrea
Valerio Marchetti
Proveniente da una ragguardevole famiglia patrizia veneziana, che nei Diari del Sanuto viene sempre indicata [...] III, che gli aveva promesso un posto nella gerarchia ecclesiastica per un suo "gentiluomo" quando se ne 20 luglio), da Angelo Massarelli, segrqtario generale dell'assemblea deivescovi. A questa modesta partecipazione alla prima fase del concilio ...
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DELLA SCALA, Alberto
Gian Maria Varanini
Secondo figlio di Iacopino, nacque in data a noi non nota, ma al più tardi attorno al 1245,dato che nel 1263 risulta già coniugato con Verde da Salizzole.
Ben [...] dei suoi principali collaboratori di governo. Lasciò eredi universali i tre figli, dosando sapientemente la gerarchia ; V, 1, ibid. 1761, pp. 122 s.; Id., Serie cronologica deivescovi e governatori di Verona..., Verona 1760, pp. 101-106; G. B. Verci ...
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Cornelio, santo
Manlio Simonetti
Il Liber pontificalis, nr. 22, lo dice romano, «ex patre Castino». Fu eletto vescovo di Roma in un giorno imprecisato di marzo o aprile 251, dopo aver percorso, come [...] se provato, avrebbe reso impossibile a un membro della gerarchia di conservare il suo ufficio e, tanto meno, di così la maggioranza deivescovi della cristianità. L’unica eccezione di gran peso che si conosce fu quella di Fabio, vescovo di Antiochia, ...
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DIAZ GARLON, Pasquasio (Pasquale)
Felicita De Negri
Nato a Daroca in Catalogna nella prima metà del sec. XV, giunse come "miles" a Napoli, al seguito di Alfonso d'Aragona, probabilmente attratto, come [...] assoluto rilievo rispetto a quanti lo sopravanzavano nella gerarchiadei titoli e degli uffici. Va osservato, inoltre un folto pubblico di vescovi, oratori, consiglieri regi, gentiluomini e popolari, si diede corso alla lettura dei capi di accusa che ...
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FLORIT, Ermenegildo
Bruna Bocchini Camaiani
Nato a Fagagna, in Friuli, il 5 luglio 1901, studiò dapprima nel seminario diocesano di Udine, poi fu inviato a Roma e, come alunno del seminario romano, [...] era in sintonia con i toni del contemporaneo Messaggio deivescovi d'Italia per la vocazione cattolica della patria contro la struttura ecclesiale.
Le accuse rivolte alla gerarchia erano relative alle connivenze e alle responsabilità politico ...
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FORTUNATO
Daniela Rando
Patriarca di Grado, secondo con questo nome, successe al patriarca Giovanni, suo consanguineo, che era stato assassinato nell'802 circa per mandato del duca veneziano Giovanni [...] Ducato e di ricerca di un'intesa con le gerarchie ecclesiastiche.
Nell'805, ad Aquisgrana, si sancì Studien, Strassburg 1911, pp. 14 s.; F. Babudri, Nuovo sillabo cronologico deivescovi di Trieste, in L'Archeografo triestino, s. 3, IX (1921), pp. ...
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GHERI (Ghieri, Geri), Filippo
Antonella Giusti
Nacque a Pistoia nel 1520 da Evangelista di Baronto e da Piera di Lorenzo Grifoni.
La famiglia, da poco ascritta alla nobiltà pistoiese, era rappresentata [...] sottolineando la necessità di difendere e promuovere l'autorità deivescovi "pro salute ovium […] et pro damnatione haereticorum" , aprì nuovamente le indagini su numerosi rappresentanti della gerarchia ecclesiastica. In questo contesto il G. si trovò ...
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MARTELLI, Braccio
Simona Feci
– Nacque a Firenze nel 1501 da Pietro, del ramo di Domenico di Niccolò, e da Lucrezia, figlia di Guglielmo Pazzi e Bianca de’ Medici; un fratello, Pandolfo, nacque nel [...] il 19 maggio 1545, in quel momento unico esponente della gerarchia ecclesiastica toscana. Il 18 agosto prese l’iniziativa di rivolgersi che «la sua invettiva [a proposito dell’autorità deivescovi] […] lo faceva heretico, scismatico et seditioso» ( ...
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GESSI, Berlingero
Simona Feci
Nacque a Bologna il 14 ott. 1564, figlio di Giulio e di Valeria di Francesco Segni.
La famiglia paterna vantava l'importante legame con Gregorio XIII Boncompagni, cugino [...] alla cooptazione tra i prelati della congregazione per l'Esame deivescovi e di quella della Riforma apostolica. Per i primi anni e tornò a Roma: qui si ritrovò al massimo livello della gerarchia e dell'influenza, ma non ebbe più alcun incarico di ...
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gerarchia
gerarchìa s. f. [dal gr. tardo ἱεραρχία; v. gerarca]. – 1. a. In origine, soprattutto nell’àmbito cristiano greco, l’amministrazione delle cose sacre, in quanto comportava un ordine scalare, e l’ordine stesso. Di qui, nel diritto...
vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...