Sinodi, assemblee, convegni ecclesiali
Maria Teresa Fattori
L’attività sinodale e collettiva deivescovi italiani non trova nel 1870 una data significativa: piuttosto occorre rifarsi alla lunga storia [...] hanno avuto durate variabili che dai tre giorni previsti dal Cerimoniale deivescovi postridentino, si sviluppano, nel post Vaticano II, da un in vigore, la Chiesa valdese è retta da una gerarchia di assemblee, aventi ciascuna un proprio ambito di ...
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BONIZONE
Giovanni Miccoli
Nulla di effettivamente certo si sa delle origini di B.: sconosciuta la famiglia, sconosciuto il luogo e l'anno di nascita.
Dal suo parlare, soprattutto nel Liber ad amicum, [...] il governo felice di quanti rispettarono la Chiesa e le gerarchie, e la mala sorte di coloro che furono ribelli e II e III trattano deivescovi, di tutte le cerimonie ad essi connesse (e quindi anche deli'ordinazione), dei loro compiti, prerogative ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Scuole, corti e universita
Hilde de Ridder-Symoens
Scuole, corti e università
Come tutti i periodi di risveglio intellettuale, la rinascita [...] discipline universitarie erano organizzate secondo una precisa gerarchia. Si riteneva che le meno importanti fossero biblioteche, i gabinetti e le gallerie dei prìncipi.
Le corti ecclesiastiche dei papi e deivescovi, come pure le corti delle grandi ...
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Radici e iniziali sviluppi del movimento cattolico
Annibale Zambarbieri
'Il senso cattolico delle moltitudini', la tradizione, la modernità
Non si era ancora spenta l’eco dei rivolgimenti del 1848 quando, [...] assai esteso, legato con vincoli abbastanza robusti alla gerarchia, grazie alla presenza di sacerdoti nei capillari comitati parrocchiali e nei congressi, dove l’intervento deivescovi era caldeggiato, privilegiato e attentamente seguito. La ...
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La teologia romana dei secoli XIX e XX
Costantino tra la Chiesa trionfante e la Chiesa dei poveri
Stanislaw Adamiak
Sergio Tanzarella
Congar, Chenu e il costantinismo
L’11 ottobre del 1962 il teologo [...] libera nella sua attività e il papa non condizionato nella nomina deivescovi, proprio lì dove i cattolici erano minoranza – o per altri specialmente del clero in tutti i gradini della gerarchia. Tra le altre conseguenze dell’infeudamento, almeno ...
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I vescovi
Ramón Teja
Il vescovo e la funzione episcopale in epoca costantiniana
Il segno più evidente delle profonde trasformazioni che caratterizzarono il regno di Costantino e la più importante conseguenza [...] a sostenere la tesi, divenuta famosa, secondo cui con Costantino si sarebbe prodotta una integrazione deivescovi in seno alla gerarchia ufficiale dell’Impero, dal momento che essi risultavano assimilati alla categoria degli illustres. Tuttavia, la ...
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La politica del sale
Jean-Claude Hocquet
Nel 1200, dopo due secoli di espansione, la produzione del sale aveva ormai raggiunto l'apogeo e collocato la laguna veneta al primo posto fra i produttori [...] era quello di Chioggia, dato di fatto che rifletteva la gerarchiadei sali. L'imposta su tale merce infatti era di "muda" sarebbero state suddivise in terzi fra le due città e il vescovo, il marchese o il conte d'Istria su cui gravava l'obbligo di ...
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Feudalesimo
Giovanni Tabacco
Premessa
Il linguaggio relativo al feudalesimo è di origine rigorosamente giuridica, ma ha avuto tali sviluppi semantici nella cultura moderna che le definizioni e le riflessioni [...] Stato organicamente feudale, nel senso di una gerarchia di signorie territoriali, coordinate fra loro a G., Formazione e caratteri delle signorie di castello e dei poteri territoriali deivescovi sulle città nella Langobardia del secolo X, in "Aevum ...
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Il ‘Nuovo Costantino’ fascista
Immagini e utilizzi dell’imperatore tra Chiesa cattolica e regime
Alberto Guasco
Il saggio esplora l’utilizzo dell’immagine di Costantino da parte del fascismo e da parte [...] mesi, accostandoli ai Te Deum di ringraziamento deivescovi italiani e stranieri, tutti concordi nel definire 27 febbraio 1937, riportato anche in D. Marchesini, La scuola deigerarchi. Mistica fascista: storia, problemi, istituzioni, Milano 1976, pp ...
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Cristiani in movimento
Patrizio Foresta
Cristiani in movimento: significante e significati
I movimenti sono una componente rintracciabile in tutta la storia del cristianesimo e delle Chiese cristiane; [...] 1988, successiva al sinodo deivescovi del 1987 dedicato «alla vocazione e missione dei laici nella chiesa e nel forse un caso che, dopo il grande investimento da parte della gerarchia ecclesiastica nell’Azione cattolica fino a Pio XII e la cautela ...
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gerarchia
gerarchìa s. f. [dal gr. tardo ἱεραρχία; v. gerarca]. – 1. a. In origine, soprattutto nell’àmbito cristiano greco, l’amministrazione delle cose sacre, in quanto comportava un ordine scalare, e l’ordine stesso. Di qui, nel diritto...
vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...