Voci e immagini della fede: radio e tv
Federico Ruozzi
Nuove forme di comunicazione religiosa crescono
Media di massa per una società di massa: modernizzazione dell’antimodernismo
L’annuncio del messaggio [...] anni precedenti, non senza qualche celebre rigetto sia tra le gerarchie, sia tra i singoli sacerdoti (si pensi per esempio Ruini fu infatti l’artefice e l’ideatore di questa «tv deivescovi» la cui gestione venne poi affidata a Dino Boffo, già ...
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RITRATTO
P.C. Claussen
T. Velmans
L. Travaini
Le aspettative collegate a un r. nel Medioevo sono di diversa natura. In ambito religioso, per es. come immagine del fondatore, oppure come effigie funebre, [...] , era limitato quasi esclusivamente ai vertici della gerarchia ufficiale o sociale: alta nobiltà, principi, nobili 1355-1378) e della sua famiglia, così come anche quelli deivescovi, dei reggitori della fabbrica e degli architetti (1377-1380) sui ...
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L’imperatore e la Chiesa
Dalla tolleranza (312) alla supremazia della religione cristiana (380), alle contese per la cattolicità delle chiese
Antonio Carile
La mentalità tardoantica implica la continuità [...] , tu pieghi piamente la nuca davanti ai gerarchi incaricati delle cose divine, ed è da loro che tu attendi i mezzi per essere salvato […] per conseguenza, per tutto questo, tu dipendi dal giudizio [deivescovi] e non puoi pretendere di ridurli alla ...
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VIGILIO
Claire Sotinel
V. nacque a Roma, senz'altro nell'ultimo decennio del V secolo, avendo raggiunto l'età per diventare vescovo nel 531. Apparteneva ad una famiglia cristiana che era al servizio [...] verso il re e l'imperatore richiesta dal papa secondo una gerarchia sottile ma precisa (il re è un figlio molto illustre, l il concilio in Sicilia, per agevolare la partecipazione deivescovi italiani e africani, ma ricevette un rifiuto. Malgrado ...
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L'età del comune
Giorgio Cracco
La città "bifronte"
L'idea di "un'età aurea"
L'importanza fondante - per la città-Stato di Venezia - dell'epoca che va dalle origini del comune (1140 circa) alla fine [...] fu quello dei comuni di Occidente, dove appunto questo avvenne: l'esclusione del clero, la mortificazione deivescovi, l' se è in quest'epoca che meglio si definiscono, in senso gerarchico, gli spazi lagunari); non approda, come altri comuni dell' ...
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Costantino nel Codice Teodosiano
La raccolta delle leggi per un nuovo Codice
Rita Lizzi Testa
Nella vastissima bibliografia internazionale su Costantino, per quanto paradossale ciò possa sembrare, non [...] confrontandosi con le astuzie, gli inganni e i raggiri deivescovi ariani, si era mantenuto saldo nell’ortodossia: poteva essere 397 in Oriente, nel confermare ai vari membri della gerarchia sacerdotale giudaica (dai patriarchi di rango illustris ai ...
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Gli Actus Silvestri tra Oriente e Occidente
Storia e diffusione di una leggenda costantiniana
Tessa Canella
Con il titolo di Actus Silvestri è stata tramandata nei più antichi manoscritti una delle [...] norme riguardanti i rapporti giuridici in seno alla gerarchia ecclesiastica.
Come detto, l’intento era quello era da lui retta, in una lettera sinodale di dubbia autenticità deivescovi riuniti in una sinodo ad Antiochia nel 325 (anch’essa oggetto ...
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Genere storico
La storiografia di Eusebio di Cesarea
Emanuela Prinzivalli
L’età costantiniana fu passaggio fondamentale per la creazione e la diffusione di una storiografia prodotta dai cristiani, a [...] dei nove (a tanti sembra assommare l’elenco eusebiano sopra riportato) componenti la griglia tematica. In tal modo Eusebio impone una gerarchia tempo scandito dalla normalità dell’avvicendamento deivescovi, come avveniva nei precedenti sette libri ...
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Costantino e la teologia ‘romana’
Figure della gerarchiadei poteri nella pubblicistica di parte papale (secoli XV-XVIII)
Franco Motta
Al fine di suggerire alcune possibili linee di lettura della figura [...] le ricchezze temporali della Chiesa e la sua stessa struttura gerarchica.
Per Wyclif (che non sembra avere dubbi sulla veridicità della sala assembleare ma più in basso rispetto a quelli deivescovi («posta davanti a lui una nuda sedia forgiata in oro ...
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L’ordine sociale costantiniano
Schiavitù, economia e aristocrazia
Kyle Harper
«Poi proseguì nell’abusare della memoria di Costantino quale sovversivo e perturbatore delle antiche leggi e dei costumi [...] un complemento della audientia episcopalis, il riconoscimento deivescovi come mediatori nelle di;spute57. In si preoccupava dell’ordine e del mantenimento del rispetto per la gerarchia legittima. La sua riforma fu l’ultima della tarda antichità ...
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gerarchia
gerarchìa s. f. [dal gr. tardo ἱεραρχία; v. gerarca]. – 1. a. In origine, soprattutto nell’àmbito cristiano greco, l’amministrazione delle cose sacre, in quanto comportava un ordine scalare, e l’ordine stesso. Di qui, nel diritto...
vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...