Il ruinismo. Visione e prassi politica del presidente della Conferenza episcopale italiana, 1991-2007
Enrico Galavotti
Le premesse: la laicizzazione della Democrazia cristiana
Nell’autunno 1978 Karol [...] hanno di fatto ridimensionato drasticamente gli spazi d’azione deivescovi, impegnandoli semplicemente a recepire e a far recepire ’unità politica dei cattolici, che ha determinato appunto una ininterrotta attitudine della gerarchia alla direzione ...
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Costantino nel diritto canonico classico
Elementi costantiniani nella canonistica fra XI e XIV secolo
Riccardo Saccenti
Con i pontificati di Leone IX e Gregorio VII prende avvio un processo di riforma [...] . c.ii»56.
La consuetudo ha dunque un valore limitato da una gerarchia di fonti normative che tende a essere assai rigida. In tal modo i superior che ha la facoltà, con l’assenso dei principi e deivescovi, di deporre l’imperatore60. Il diverso grado ...
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La fede italiana: geografia e storia
Adriano Prosperi
La fede italiana: dalla libertà all'unità
Quando nel 1532 l’inquisitore di Cividale del Friuli si trovò davanti al contadino Biagio di Totulo da [...] contado in una forma storicamente diversa da quella deivescovidei territori tedeschi dell’impero. L’offerta tridentina del corpo ecclesiastico locale in modo gradito ai poteri e alle gerarchie locali. Ma si trattava anche di tutelare l’esercizio del ...
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Le eredita/2: i postumi della crisi modernista [1914-1958]
Giacomo Losito
Permanenze e discontinuità
Un pontificato di guerra e di mediazione (1914-1922)
Il ristabilimento della pace fra gli uomini [...] fu così posto sul banco degli accusati alla riunione deivescovi italiani del 1957, in cui fu attaccato da Giuseppe marchigiano di una «piena autonomia politica rispetto alla gerarchia» per il proprio movimento era stata condannata dall’autorità ...
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Ca’ Foscari
Giannantonio Paladini
Ritorno a Venezia
Nel dichiarare aperto, in nome del re Vittorio Emanuele III, l’anno accademico 1918-1919 del Regio Istituto Superiore di Studi Commerciali di Venezia, [...] fino al 1943, quando venne trasferita a Ca’ Giustinian deiVescovi per far posto alla mensa.
Lanzillo si poteva fregiare allora competenti — come sempre, in Italia, l’intera gerarchia statuale ai massimi livelli di settore — avessero riconosciuto l ...
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L’istruzione pubblica tra primo Ottocento e primo Novecento: le scuole elementari
Claudia Salmini
Anche a Venezia, il secolo che trascorre dalla caduta della Repubblica fino alla vigilia della prima [...] di ‘alleggerimento’, non tardano le lamentele deivescovi, che si fanno portavoce dei parroci, sui quali grava in modo poi, e la rete di comunicazioni con i diversi livelli gerarchici nei quali si articolavano la direzione e l’ispezione delle scuole ...
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Liber constitutionum
Ortensio Zecchino
sommario: I. La storia esterna 1. Promulgazione. 2. Attività preparatoria e giuristi impegnati. 3. Entrata in vigore. 4. Fonti. 5. Prime reazioni. II. Il testo [...] proprium, ormai concordemente non contenibile nello schema della gerarchia delle fonti.
In realtà nello Svevo convivrà l frapposti dal papa stesso all'esercizio dei diritti del re sulle elezioni deivescovi del Regno.
g) Vessazioni contro Templari ...
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Chiesa e società
Paolo Prodi
Tradizione, autocoscienza storica e mito
È sempre operazione complessa introdurre nell'esposizione storica cesure e scansioni cronologiche ma ciò è particolarmente vero [...] Anche se formalmente il diritto di nomina o presentazione deivescovi non sarà più riconosciuto alla Repubblica si può dire l'intensificarsi degli sforzi del papato per imporre la gerarchia greco-cattolica romana, dall'altra la Serenissima che ...
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Colonie d'oltremare
Benjamin Arbel
Espansione e contrazione
Nei due secoli qui presi in esame lo Stato da mar veneziano era costituito da circa cento centri coloniali distinti, quelli che in una forma [...] politica, la proprietà o la gerarchia ecclesiastica. A Creta non era ammessa la presenza di un vescovo greco e per ottenere l a rinunciare al diritto di nominare la maggior parte deivescovi, molto spesso l'elezione papale veniva aggirata con ...
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La parrocchia
Sergio Tanzarella
La parrocchia assente
Scriveva Mario Rosa nel 1976 riprendendo il testo di un suo contributo al XIV Congresso internazionale di scienze storiche tenutosi l’anno prima [...] tutte le parrocchie e dà l’organizzazione e la forza della gerarchia cattolica? […]. Chi ha mai indagato il numero delle parrocchie, che sono considerati come ciechi strumenti nelle mani deivescovi: a questo si aggiunge che lo spirito conservatore ...
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gerarchia
gerarchìa s. f. [dal gr. tardo ἱεραρχία; v. gerarca]. – 1. a. In origine, soprattutto nell’àmbito cristiano greco, l’amministrazione delle cose sacre, in quanto comportava un ordine scalare, e l’ordine stesso. Di qui, nel diritto...
vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...