Pereira, Hal
Stefano Masi
Scenografo cinematografico e teatrale statunitense, nato a Chicago il 29 aprile 1905 e morto a Los Angeles il 17 dicembre 1983. In un'epoca in cui la ricostruzione degli ambienti [...] commandments (1956; I dieci comandamenti), sia ai western di grandi dimensioni, da Shane (1953; Il cavaliere della valle solitaria) di GeorgeStevens a Gunfight at the O.K. Corral (1957; Sfida all'O.K. Corral) di John Sturges. Lavorò molto anche nel ...
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MacArthur, Charles (propr. Charles Gordon)
Sebastiano Lucci
Commediografo, sceneggiatore, produttore e regista cinematografico statunitense, nato a Scranton (Pennsylvania) il 5 novembre 1895 e morto [...] The unholy garden (1931; Nell'oasi del terrore) di George Fitzmaurice che, nonostante un dialogo brillante e vivace, frutto con Hecht aveva scritto il soggetto di Gunga Din diretto da GeorgeStevens, tratto dal poema omonimo di R. Kipling (alla cui ...
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Heflin, Van (propr. Emmett Evan Jr)
Guglielmo Siniscalchi
Attore cinematografico e teatrale statunitense, nato a Walters (Oklahoma) il 13 dicembre 1910 e morto a Hollywood il 23 luglio 1971. Raggiunse [...] Yuma, anche Shane (1953; Il cavaliere della valle solitaria) di GeorgeStevens, che lo vide in un ruolo di 'fianco' accanto ad three and pray (1955; Conta fino a tre e prega) di George Sherman, nel quale è uno spaccone rissoso e turbolento che, alla ...
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Baker, Carroll
Francesco Costa
Attrice teatrale e cinematografica statunitense, nata a Johnstown (Pennsylvania) il 28 maggio 1931. Bionda, formosa, lo sguardo ingenuo e insieme perverso, dapprima si [...] fece notare nel film Giant (1956; Il gigante) di GeorgeStevens e quindi si affermò come sex symbol con Baby Doll (1956; Baby Doll ‒ La bambola viva) di Elia Kazan. Trasferitasi in Florida, appena quindicenne aveva abbandonato il St. Petersburg ...
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Homolka, Oscar (propr. Oskar)
Anton Giulio Mancino
Attore teatrale, cinematografico e televisivo austriaco, nato a Vienna il 12 agosto 1898 e morto nel Sussex (Inghilterra) il 27 gennaio 1978. Grande [...] all'Oscar come miglior attore non protagonista ottenuta nel 1949 per I remember Mama (1948; Mamma ti ricordo!) di GeorgeStevens.
Dopo gli studi presso l'Akademie für Musik und darstellende Kunst (1915-1917) di Vienna, intraprese la carriera teatrale ...
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STATI UNITI (XXXII, p. 523; App. I, p. 1019; II, 11, p. 889; III, 11, p. 821)
Pasquale Coppola
Rainer S. Masera
Enzo Tagliacozzo
Biancamaria Tedeschini Lalli
Mario Manieri Elia
Rosalba Zuccaro
L'ordinamento [...] Parigi 1966; N. J. G. Pounds, North America, Londra 1966; P. George, L'économie des États-Unis, Parigi 1968; G. Owen, Puissance de l sua versione imagista). Tale presenza, con e attraverso W. Stevens e H. Crane, si rifletteva nella poesia erudita, ...
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Marco Bussagli
Futurismo
«È dall’Italia che noi lanciamo per il mondo questo nostro
manifesto di violenza travolgente
e incendiaria col quale fondiamo
oggi il futurismo»
(Filippo Tommaso Marinetti)
Il [...] postbellico mise in luce i nomi di Robert Mallet-Stevens, Le Corbusier, Theo van Doesburg. All’interno del d’avanguardia di quegli anni che trovarono interpreti anche in George Grosz e Otto Dix. L’immediatezza ricercata dai futuristi italiani ...
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Costumi
Mario Verdone
Nello spettacolo i c. sono per loro natura drammaturgicamente 'espressivi'. Nell'atto primo di Amleto, Polonio afferma che "una delle prime qualità del vestimento è la sua espressività". [...] a Fernand Léger, Claude Autant-Lara, Robert Mallet-Stevens, Alberto Cavalcanti. I grandi stilisti americani ‒ come il contrasto fra bianco e nero per i c. dei religiosi, con George Benda per i c. fiamminghi di La kermesse héroïque (1935; La kermesse ...
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