fantascienza
Alfredo Castelli
Le fantasticherie sulla scienza
Il termine fantascienza, coniato nella prima metà del Novecento, è usato per definire opere di vario genere (racconti e romanzi, film, fumetti) [...] . L'esempio di distopia più famoso è la società descritta nel romanzo 1984, pubblicato nel 1949 dallo scrittore inglese GeorgeOrwell; vi si immagina un mondo totalmente controllato da un feroce e invisibile Grande Fratello, il quale condiziona l ...
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tecnologia
Leopoldo Benacchio
Quando la tecnica diventa una scienza
La parola tecnologia indica le tecniche utilizzate per produrre oggetti e migliorare le condizioni di vita dell’uomo: non si tratta [...] di questo atteggiamento sono il film Tempi moderni (1936), di Charlie Chaplin, e il romanzo 1984, scritto da GeorgeOrwell nel 1949, quando il dibattito sulle conseguenze del progresso tecnologico era agli inizi.
Certamente ci sono aspetti della ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel 1897 il grande chimico francese Marcelin Berthelot scrive: “Lo scienziato non cessa [...] il processo di meccanizzazione come destinato a condurre a un mondo debole, anzi a un mondo abitato da deboli, troviamo un GeorgeOrwell forse meno noto, ma assai efficace: la forza fisica non sarebbe più necessaria in un mondo in cui le macchine si ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il concetto di automazione solo 50 anni fa risultava assolutamente estraneo al senso [...] Kurt Vonnegut al racconto The Machine stops di E.M. Forster, dall’opera La strada di Wigan Pier di GeorgeOrwell alle vecchie e nuove riflessioni critiche sul macchinismo. Nel recente saggio Fuori dall’Occidente Alberto Asor Rosa arriva a considerare ...
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POLITICA INTERNAZIONALE
Marco Carnovale
La p.i., come disciplina di studio, ha per oggetto il complesso delle relazioni e le risultanti dell'interazione tra stati o gruppi di stati. Così intesa, va [...] modo, il contrario di quello che aveva previsto G. Orwell quando, agli albori della guerra fredda e del periodo qui A. Rustow, A world of nations, Washington 1967; A. L. George, R. Smoke, Deterrence in American foreign policy: theory and practice, New ...
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Marco Bussagli
Frontiere dell’arte
«Un giorno gli artisti lavoreranno con i condensatori, le resistenze, i semiconduttori come oggi lavorano con i pennelli, i violini e i materiali vari» (Nam June Paik)
Una [...] , ha pesato sulle sperimentazioni artistiche di questo genere il ricordo, per non dire l’incubo, descritto in 1984 da GeorgeOrwell, ben prima che il ‘grande fratello’ diventasse un reality show. Un’altra considerazione va fatta: è doveroso dire che ...
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Le grandi domande
Stefano De Luca
Grandi domande e grandi risposte
Da sempre l'uomo non può fare a meno di porsi alcune domande fondamentali: qual è l'origine di tutte le cose e il loro significato? [...] isola lontana, ma in un futuro che sarebbe ben presto divenuto realtà. In alcuni romanzi del Novecento (come 1984 di GeorgeOrwell) sono infine apparse le utopie negative: in essi il sogno della società perfetta, una volta realizzato, si rivela un ...
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La letteratura in Francia
Gianfranco Rubino
Le panoramiche generali, e più che mai quelle dedicate a fenomeni in corso, sono sottoposte per loro natura a necessità selettive che rischiano di ridurre [...] Potter. Resistono, in un quadro di letteratura di livello più impegnativo, opere come 1984 (1949; trad. it. 1950) di GeorgeOrwell o L’écume des jours (1947; trad. it. La schiuma dei giorni, 1992) di Boris Vian, maggiormente consone, per argomento ...
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Sport e politica: identità nazionali e locali nella società moderna
Richard Giulianotti
Il legame fra sport e politica è talmente stretto che è assurdo ipotizzare che le due sfere si possano dividere, [...] regime di allenamento e di contare su risorse istituzionali volte a promuovere i meriti sportivi.
È famosa la frase di GeorgeOrwell secondo cui "lo sport è una guerra senza gli spari". Tuttavia, la relazione tra lo sport e il nazionalismo xenofobo ...
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La scena teatrale
Silvana Sinisi
Teatro e arti visive
Il sodalizio tra la scena e le arti visive, uno dei baluardi dell’avanguardia novecentesca rilanciato dalla ricerca sperimentale degli anni Settanta, [...] con 1984 (2008), di Lorin Maazel, su libretto di J.D. McClatchy e Thomas Meehan tratto dall’omonima opera di GeorgeOrwell, messa in scena al Teatro alla Scala di Milano. Giocando, come d’abitudine, con immagini filmiche registrate, effetti speciali ...
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orwelliano
‹oru̯e-› agg. e s. m. (f. -a). – Che, o chi, si richiama al pensiero e all’opera dello scrittore inglese George Orwell (1903-1950), pseudonimo di Eric Arthur Blair e alle sue riflessioni, sviluppate anche nelle forme dell’utopia...