Matematico e fisico (Elberfeld 1801 - Bonn 1868), prof. nelle università di Bonn (1828-32), Berlino (1833-34), Halle (1834-36), poi ancora di Bonn, dove tenne, sino alla morte, le cattedre di matematica [...] profondo del principio di dualità. Inoltre P., precorrendo in ciò un'idea della matematica moderna, fu tra i primi a considerare la geometria di uno spazio che consista in una totalità di elementi diversi dai punti. Egli infatti esaminò la struttura ...
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pitagorico
pitagòrico [agg. (pl.m. -ci) Der. del nome Pitagora] [ALG] Equazione p.: l'equazione algebrica x2+y2=z2 in cui si traduce il teorema di Pitagora, con x e y lunghezza del cateti e z lunghezza [...] del-l'ipotenusa. ◆ [ALG] Forma p.: → riemanniano: Geometria riemanniana. ◆ [ALG] Numeri o terne p.: sono le soluzioni intere positive dell'equazione p.; tali terne (x, y, z) sono tutte e solo quelle espresse dalla formula x=m2-n2, y=2mn, z=m2+n2, con ...
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Biologia
Tendenza della natura a generare forme sempre più complesse, con un crescente differenziarsi e specializzarsi degli organismi.
In zoologia, sviluppo diretto senza metamorfosi di alcuni Artropodi, [...] in cui si verifica un graduale aumento del numero dei segmenti del corpo.
Matematica
In geometria, corrispondenza ottenuta proiettando da un centro di proiezione O i punti di una figura F, appartenente a un dato piano S, su una porzione di ...
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supergravità In fisica, teoria quantistica delle interazioni gravitazionali, basata su una teoria di campo invariante per trasformazioni di supersimmetria (➔) locali. Poiché lo spin delle particelle è [...] del gruppo di Poincaré, la supersimmetria, trasformando fra loro bosoni e fermioni, implica un’estensione della geometria dello spazio-tempo; in particolare, risulta che due successive trasformazioni di supersimmetria (o superspostamenti) generano ...
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quadro
quadro [agg. e s.m. Der. dell'agg. lat. quadrus (donde il s. quadrum "figura quadrata"), affine a quat(t)tuor "quattro", con rifer. ai quattro lati di un quadrato] [LSF] Che ha forma di quadrato [...] o, più generic., di quadrilatero. ◆ [ALG] Nella geometria descrittiva, il piano, o, in certi casi, ciascuno dei due piani, su cui si proietta una figura spaziale in vari tipi di proiezione (←). ◆ [ELT] Nella tecnica televisiva, ogni singola immagine ...
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piano 2
piano2 [Der. del lat. planum "pianura", neutro sostantivato dell'agg. planus] [ALG] Ente geometrico costituente l'astrazione del concetto intuitivo di una superficie liscia, non incurvata, priva [...] tre punti non allineati. L'esempio più noto, e primo in ordine storico, di piano affine è il p. dell'ordinaria geometria elementare, quando si prescinda da ogni nozione di carattere metrico (per es., la nozione di distanza, ecc.); in tale modello di ...
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Chimica
Si dice l. un composto otticamente attivo capace di far ruotare verso sinistra, cioè in senso antiorario, il piano di una luce polarizzata.
Fisica
Sono detti particelle l. i fermioni il cui spin [...] è orientato in senso opposto alla direzione del moto.
Matematica
In geometria, si dice di uno dei due possibili versi di rotazione di un vettore intorno a una retta orientata, precisabile nel modo seguente. Sia assegnato un vettore AB (fig. 1): se ...
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metrico
mètrico [agg. (pl.m. -ci) Der. del gr. metrikós, da métron "misura"] [ALG] Relativo a una metrica, cioè al concetto di misura della distanza in uno spazio. ◆ [MTR] (a) Che concerne una misurazione [...] m.: questioni che, a differenza di quelle grafiche, fanno intervenire misure con ruolo essenziale. ◆ [ALG] Spazio m.: (a) nella geometria elementare, lo stesso che spazio euclideo, cioè lo spazio ordinario (analogamente per la retta m. e il piano m ...
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visione
visióne [Der. del lat. visio -onis, che è da videre "vedere"] [FME] Il processo di percezione degli stimoli luminosi: v. visione. ◆ [ELT] [INF] V. artificiale: locuz. con la quale ci si riferisce [...] sia agli aspetti fisici relativi alla ricostruzione del contenuto di un'immagine (illuminazione, riflettività, geometria), sia a quelli riguardanti il riconoscimento degli oggetti in essa presenti e quindi la sua comprensione: v. visione artificiale. ...
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VEBLEN, Oswald
Fisico matematico americano, nato a Decorah, Iowa, il 24 giugno 1880, morto a Princeton, New Jersey il 10 agosto 1960. Fu professore nell'università di Princeton (1910-32), e poi (dal [...] trattatista della topologia combinatoria. Al V., e a M. Wedderburn, è anche dovuto un esempio ormai classico di geometria piana finita non desarguesiana. È pure del V. una teoria relativistica unitaria (1933) nella quale le esigenze di ampliamento ...
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geometria
geometrìa s. f. [dal lat. geometrĭa, gr. γεωμετρία, comp. di γῆ «terra» (v. geo-) e -μετρία «misurazione» (v. -metria)]. – 1. In senso ampio e generico, lo studio dello spazio e delle figure spaziali, originariamente sviluppatosi...
geometra
geòmetra s. m. e f. [dal lat. geomĕtres o geomĕtra, gr. γεωμέτρης; v. geometria] (pl. m. -i). – 1. a. Chi studia, conosce e applica i principî e le regole della geometria: Euclide geomètra (Dante). b. Più comunem., professionista...