Matematico e filosofo della scuola pitagorica, fiorito nella 1a metà del 4º sec. a. C., fu celebrato non solo come uomo dall'austera vita morale secondo la regola pitagorica, ma anche come fondatore della [...] per la soluzione del problema della duplicazione del cubo, importante anche perché pare sia la prima curva sghemba studiata in geometria. Delle molte opere non restano che frammenti. L'identificazione con l'A. di cui parla Orazio (Odi, I 28) non ...
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Filosofo francese, nato a El-Biar (Algeria) il 15 luglio 1930 da famiglia ebrea. Professore di Filosofia all'Ecole Normale Supérieure di Parigi, tra i fondatori del Collège International de Philosophie, [...] Appendice).
Formatosi nell'ambito della fenomenologia (è del 1962 la traduzione del saggio di E. Husserl sull'origine della geometria) ma con il significativo apporto della teoria psicanalitica di J. Lacan (da cui in seguito prenderà le distanze), D ...
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primitivo
primitivo [agg. Der. del lat. primitivus, da primitus "in primo luogo", a sua volta da primus "primo"] [LSF] (a) Che si riferisce al momento della creazione di qualcosa che, a causa di successive [...] si ricorre a considerazioni intuitive oppure s'introducono postulati come definizioni implicite (ciò che si fa, per es., nella geometria per i concetti p. di punto, retta e piano). ◆ [GFS] Era p.: nella geologia, denomin. desueta dell'Archeozoico ...
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scienza Insieme delle discipline fondate essenzialmente sull’osservazione, l’esperienza, il calcolo, o che hanno per oggetto la natura e gli esseri viventi, e che si avvalgono di linguaggi formalizzati.
In [...] Terra, la Luna, il Sole, i pianeti e la volta delle stelle fisse. La perfezione dei corpi celesti è insieme geometrica e morale: essi sono incorruttibili, e quindi divini. Come i filosofi ionici, anche i pitagorici mescolarono nelle loro teorie due ...
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Naturalista, matematico e filosofo (Lubecca 1587 - Amburgo 1657); godette di altissima stima tra i contemporanei. In contrapposizione alle dottrine scolastiche, fu fautore del metodo sperimentale e matematico, [...] gli ampliamenti della teoria della deduzione sillogistica). Opere principali: Logica Hamburgensis (1638), De principiis corporum naturalium (1642), Isagoge phytoscopica (1678), Geometria empirica (1681), Mineralia (1689), Phoronomica (1689). ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Il newtonianesimo e la scienza del Settecento
Massimo Mazzotti
Lo studio della ricezione delle opere di Isaac Newton in Italia ha una particolare rilevanza storiografica, in quanto permette di esplorare [...] , quali il corpuscolarismo o l’eliocentrismo. In entrambe le correnti, tuttavia, si apprezza e difende un purismo geometrico analogo a quello che caratterizza la scienza gesuita contemporanea.
In questo contesto, i Principia mathematica di Newton non ...
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Scienza greco-romana. Aristotele
Enrico Berti
Aristotele
Il ritorno al naturalismo presocratico nelle opere perdute
L'originalità di Aristotele rispetto a Platone nel modo di concepire quell'indagine [...] il tempo di Aristotele sarebbe un tempo spazializzato. È vero che Aristotele si serve, nell'analisi del tempo, del concetto geometrico di punto per chiarire il concetto di 'istante', ovvero di 'adesso' (nŷn), che è il limite tra passato e presente ...
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LONGANO, Francesco
Antonio Trampus
Nacque a Ripalimosani, nel Molise, da Vito e da Dorotea Gentile, di povera famiglia. Secondo Borgna (p. 23, che cita l'atto di battesimo conservato nell'Archivio parrocchiale [...] il vescovo B. Cangiano. Ordinato sacerdote nel 1751, si trasferì a Napoli l'anno successivo, riprendendo gli studi di logica, geometria, diritto e teologia. Cominciò a seguire anche le lezioni di Antonio Genovesi, del cui magistero e delle cui idee ...
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schema
schèma [Lat. schema, der. del gr. schèma -atos "aspetto"] [FAF] Modello convenzionale, semplificato rispetto alla realtà, di un problema, un fenomeno, un processo, un dispositivo, ecc. Gli s. [...] di un sistema materiale in cui quest'ultimo è visto come una distribuzione continua di materia secondo una determinata geometria; si contrapp. a s. particellare. ◆ [ALG] [FAF] S. di assiomi: nella logica matematica, un insieme finito di assiomi che ...
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PINI, Carlo
Filippo Lovison
PINI, Carlo (in religione Ermenegildo Alessandro). – Nacque a Milano il 17 giugno 1739 da Domenico e da Maddalena Venini, di famiglia agiata.
Dopo avere frequentato per sette [...] .
Dal 1757 al 1760 fu mandato per gli studi di filosofia al collegio di S. Barnaba a Milano, dove per quelli di geometria seguì l’insegnamento dei confratelli Isidoro Bernareggi e Francesco De Regi (o De Regis). Nel 1760 si trasferì a Roma per gli ...
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geometria
geometrìa s. f. [dal lat. geometrĭa, gr. γεωμετρία, comp. di γῆ «terra» (v. geo-) e -μετρία «misurazione» (v. -metria)]. – 1. In senso ampio e generico, lo studio dello spazio e delle figure spaziali, originariamente sviluppatosi...
geometra
geòmetra s. m. e f. [dal lat. geomĕtres o geomĕtra, gr. γεωμέτρης; v. geometria] (pl. m. -i). – 1. a. Chi studia, conosce e applica i principî e le regole della geometria: Euclide geomètra (Dante). b. Più comunem., professionista...