In matematica, i numeri a più di due unità. Come gli usuali numeri complessi x+i y (a due unità) si possono rappresentare mediante i punti P (x, y) del piano Argand-Gauss, così si pone il problema di assumere [...] a 4 unità, i quaternioni, che pur non soddisfacendo la proprietà commutativa del prodotto erano suscettibili di importanti applicazioni alla geometria, alla meccanica ecc., e perciò la ricerca di sistemi di numeri a più di 2 unità fu proseguita dai ...
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raggio
ràggio [Der. del lat. radius, in origine "bacchetta appuntita", poi "raggio luminoso" perché questo s'irradia rettilineamente da una sorgente raccolta, come il raggio della ruota che parte rettilineamente [...] propaga con esse; in questa accezione il termine è sentito come sinon. di radiazione: v. onda: IV 234 b. ◆ [ALG] Nella geometria elementare, sinon. di semiretta o, più spesso, il segmento che unisce il centro di una figura con punti del suo contorno ...
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asse
asse [Der. del lat. as assis] [LSF] (a) Termine nato in meccanica per indicare la sbarra (detta anche assale e sala) alle estremità della quale sono montate le ruote di un veicolo (a. delle ruote) [...] oppure, se il sistema è centrato, la retta che congiunge i centri di curvatura dei diottri che lo costituiscono: v. ottica geometrica: IV 386 d. ◆ [MCC] A. principali d'inerzia: per un punto O dello spazio, gli a. dell'ellissoide d'inerzia relativo ...
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mappa
mappa [Lat. mappa, di origine punica] [LSF] Ogni rappresentazione grafica piana di una porzione della superficie terrestre (lo stesso che carta geografica o topografica) e, estensiv., della superficie [...] , ecc.), sia della volta celeste (m. celeste, lo stesso che carta celeste o del cielo). ◆ [PRB] M. armonica: v. geometria differenziale stocastica: III 39 b. ◆ [FME] M. elettriche: v. elettronica medicale: II 364 b. ◆ [RGR] M. tangente: v. relatività ...
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compasso
compasso [s.m. Der. del lat. compassare "misurare con il passo"] [ALG] Strumento costituito da due asticelle articolate a cerniera a un'estremità, in modo da formare tra loro un angolo variabile [...] punte con cui terminano le aste; c. di proporzione, strumento perfezionato da Galilei (che gli diede il nome di c. geometrico e militare), formato da due regoli graduati incernierati a un'estremità, portanti diverse scale, con il quale, sfruttando la ...
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grafico 1
gràfico1 [agg. (pl.m. -ci) Der. del gr. grápho "scrivere"] [LSF] Che consiste in un disegno o che si avvale di un disegno. ◆ [ALG] [ANM] Calcolo g.: in contrapp. a calcolo analitico e sim., [...] vere e proprie discipline di calcolo g., quali la statica g. e la nomografia e, in senso lato, la geometria descrittiva (→ le singole voci). ◆ [ALG] Postulati g.: i postulati di appartenenza (←). ◆ [ALG] Questioni, o relazioni, g.: quelle la cui ...
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continuo 2
contìnuo2 [s.m. dall'agg. continuo] [ALG] Lo stesso che c. aritmetico o c. geometrico quando la mancanza di qualificazione non dà luogo a equivoci (v. oltre). ◆ [MCC] Lo stesso che sistema [...] lo spazio delle fasi come un continuo invece che come un insieme di cellette: v. meccanica statistica: III 723 c. ◆ [ALG] Geometria del c.: denomin. data in passato alla topologia. ◆ [ALG] Ipotesi del c.: v. oltre. ◆ [ALG] Potenza del c.: la potenza ...
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irregolare
irregolare [agg. Der. del lat. irregularis "non regolare", comp. di in- neg. e regularis "regolare"] [FAT] Doppietto i.: doppietto costituito da livelli energetici caratterizzati dallo stesso [...] da diverso j) che mostrano una dipendenza da Z della differenza di energia suddetta. ◆ [ALG] Figura i.: (a) generic., una figura geometrica che non risponde a determinate condizioni di regolarità (per es., è un poligono i. quello che non ha uguali i ...
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(XIV, p. 132; App. III, i, p. 564; IV, i, p. 714; v. equazioni differenziali, App. V, ii, p. 131).
Il concetto generale di e. in matematica è trattato nella voce equazioni del vol. XIV dell'Enciclopedia [...] F è una funzione regolare definita su Ω×R×RN. Esempi di e. di questo tipo sono l'e. iconale |∇u|²=1 dell'ottica geometrica, la classica e. di Hamilton-Jacobi della meccanica e del calcolo delle variazioni, e, più in generale, l'e. di Hamilton-Jacobi ...
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parallela
parallèla [s.f. dall'agg. parallelo] [ALG] Rispetto a una retta data, retta complanare con essa ma senza alcun punto in comune e che, in conseguenza, ha da essa la medesima distanza valutata [...] critico è da ricordare in partic. G.G. Saccheri (1667-1733), che a buon diritto è da considerare il fondatore delle geometrie non euclidee, cioè basate sull'assunzione non del postulato di Euclide ma dell'uno o del-l'altro dei postulati esprimenti i ...
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geometria
geometrìa s. f. [dal lat. geometrĭa, gr. γεωμετρία, comp. di γῆ «terra» (v. geo-) e -μετρία «misurazione» (v. -metria)]. – 1. In senso ampio e generico, lo studio dello spazio e delle figure spaziali, originariamente sviluppatosi...
geometra
geòmetra s. m. e f. [dal lat. geomĕtres o geomĕtra, gr. γεωμέτρης; v. geometria] (pl. m. -i). – 1. a. Chi studia, conosce e applica i principî e le regole della geometria: Euclide geomètra (Dante). b. Più comunem., professionista...