Medioevo: la scienza siriaca. Introduzione
Javier Teixidor
Introduzione
Il siriaco è un dialetto aramaico che nel I sec. d.C. era parlato nel nord della Siria e, nell'Alta Mesopotamia, nella regione [...] erano deboli ed erranti ma infine si misero per caso in movimento. Il vento soffiò con la sua violenza, e ogni elemento la geometria (o agrimensura), la musica e l'astronomia. La filosofia pratica tratta del governo in generale, come quello del regno ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Il newtonianesimo e la scienza del Settecento
Massimo Mazzotti
Lo studio della ricezione delle opere di Isaac Newton in Italia ha una particolare rilevanza storiografica, in quanto permette di esplorare [...] correnti, tuttavia, si apprezza e difende un purismo geometrico analogo a quello che caratterizza la scienza gesuita contemporanea. isolare la cultura scientifica italiana del primo Settecento da quell’ampio movimento di riforma religiosa, culturale ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. La scienza nei commenti alle Sententiae di Pietro Lombardo
Edward Grant
La scienza nei commenti alle Sententiae di Pietro Lombardo
Teologia [...] XI sec.-1160) segnò la fase culminante di questo significativo movimento con le sue famose Sententiae, un trattato destinato a doveva considerare alcuni aspetti del problema delle scienze medie, quali il rapporto tra la geometria e l'ottica e ...
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Bellezza
Pavel Machotka
Il termine indica la qualità di ciò che appare o è ritenuto bello; è un derivato dell'aggettivo bello, a sua volta dal latino bellus, "carino, grazioso", propriamente diminutivo [...] offerta al problema della proporzione. Il suo canone geometrico, qualunque esso sia, è più intuito che 'giustezza' della collocazione del rosone nella facciata della cattedrale di Notre Dame di Parigi, o l'armonioso movimento in avanti e indietro ...
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La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Isaac Newton
Niccolò Guicciardini
Isaac Newton
Isaac Newton nacque il 25 dicembre del 1642 a Woolsthorpe, nei pressi di Grantham nel Lincolnshire, da una [...] punto il metodo dei primi e ultimi rapporti, una tecnica geometrica di passaggio al limite che giocò un ruolo fondamentale nei passaggio dalla volontà di muovere un braccio all'effettivo movimentodel braccio? Che cosa induce un ordine e una ...
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FORTUNATO da Brescia (al secolo Girolamo Ferrari)
Ugo Baldini
Nacque a Brescia il 1° dic. 1701, da Giovanni Ferrari e da Angela Maioni, in una famiglia originaria di Mantova e di stato "onesto". I suoi [...] ; il secondo e il terzo (che riprendono l'opera del 1734) la geometria piana e solida; il quarto le sezioni coniche, gli pp. 219 s.; E. Dammig, Il movimento giansenista a Roma nella seconda metà del sec. XVIII, Città del Vaticano 1945, pp. 85-90; M. ...
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caos e caso
Giuditta Parolini
Prevedibile e imprevedibile in natura
Quale sarà la prima pallina a entrare in buca nel biliardo? Prevederlo con certezza è impossibile perché il comportamento di una piccola [...] imperfezione nella superficie del biliardo per deviare dalla sua traiettoria la pallina in movimento.
In natura ci appaiono sullo schermo. I frattali sono elementi di una geometria particolare dove il segreto è riprodurre su scale diverse sempre ...
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MANCINO, Salvatore
Giuseppe Landolfi Petrone
Nato a Palermo, nel 1802 da genitori di modeste condizioni, vi compì gli studi umanistici e vi intraprese la carriera ecclesiastica come canonico della cattedrale [...] nel 1833 aveva tenuto l'insegnamento di algebra e geometria e dove rimase fino al 1863, quando, per motivi vedano inoltre: A. Catara Lettieri, Ricordi intorno al movimento filosofico nella prima metà del secolo XIX in Sicilia, Messina 1881, pp. 144, ...
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geometria
geometrìa s. f. [dal lat. geometrĭa, gr. γεωμετρία, comp. di γῆ «terra» (v. geo-) e -μετρία «misurazione» (v. -metria)]. – 1. In senso ampio e generico, lo studio dello spazio e delle figure spaziali, originariamente sviluppatosi...
movimento
moviménto s. m. [der. di muovere]. – 1. a. L’azione del muovere o del muoversi; è dunque sinon. di moto (rispetto al quale è, in genere, meno specifico): imprimere un m. a qualche cosa; mettere, mettersi, essere in m., anche in senso...