La seconda rivoluzione scientifica: introduzione. Filosofia e pratica matematica
Umberto Bottazzini
Filosofia e pratica matematica
Quando si parla di 'seconda rivoluzione' scientifica si pensa di solito [...] provare l'indipendenza e la coerenza (relativa) degli assiomi. In particolare, l'ordinaria geometriacartesiana delle coordinate costituisce il modello naturale della geometria euclidea. Il problema della dimostrazione della coerenza degli assiomi ...
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GALIZIA (Galazia), Nicola
Raffaella De Rosa
Nacque a Napoli il 20 nov. 1663. Giureconsulto, matematico e letterato, fu tra gli amici di Giambattista Vico e come lui fu a lungo perseguitato in gioventù [...] 1715) in cui l'autore - fanatico seguace della geometria antica e oppositore della geometriacartesiana - proponeva la soluzione al complesso problema mai sciolto dagli antichi geometri. Conosciuta anche come "problema di Delo", la duplicazione ...
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scienza Insieme delle discipline fondate essenzialmente sull’osservazione, l’esperienza, il calcolo, o che hanno per oggetto la natura e gli esseri viventi, e che si avvalgono di linguaggi formalizzati.
In [...] la volta delle stelle fisse. La perfezione dei corpi celesti è insieme geometrica e morale: essi sono incorruttibili, e quindi divini. Come i in Descartes la distinzione diventa labile: la fisica cartesiana, e razionalista in genere, non possiede la ...
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spazio Sostantivo polisenso che designa in generale un’estensione compresa tra due o più punti di riferimento. Può essere variamente interpretato a seconda che lo si consideri dal punto di vista filosofico, [...] dello spazio. Nella topologia si indica con Rn o En, nella geometria proiettiva con Sn. È evidente che si ottiene generalizzando lo s. ordinario (n=3), pensato riferito a una terna cartesiana ortogonale e monometrica. Per n=1 si ha la retta euclidea ...
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Filosofo (Königsberg 1724 - ivi 1804). Di genitori pietisti, K. ricevette, specie dalla madre, una severa educazione etico-religiosa: frequentò il Collegium Fridericianum, diretto dal pastore F. A. Schultz, [...] (1747), tentando un accordo tra le posizioni della fisica cartesiana e il dinamismo leibniziano. Fino al 1754 i suoi studî kantiana, appare immediatamente possibile la giustificazione della geometria come scienza pura; non altrettanto agevole si ...
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Matematico e filosofo (La Haye-en-Touraine 31 marzo 1596 - Stoccolma 11 febbraio 1650). Nel collegio dei gesuiti di La Flèche, seguì per nove anni (1605-1614) il consueto curriculum delle classi di grammatica, [...] idea di Dio, allo stesso modo d'un teorema geometrico; e mediante l'argomentazione fondata sulla veracità divina. le loro coordinate soddisfano un'equazione data (detta equazione cartesiana della curva, mentre il piano ha allora la qualifica di ...
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VICO, Giambattista
Fausto Nicolini
Filosofo, storico, giureconsulto e critico letterario.
1. Primi anni (1668-1686). - Terzultimo degli otto figliuoli di Antonio, figlio d'un contadino maddalonese e [...] una comprensione molto più profonda che non nelle opere di altri cartesiani napoletani; c'è un potente anelito verso una concezione più e l'eloquenza e le arti, inconvenienti del metodo geometrico applicato alla fisica, rapporti tra l'analisi e la ...
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VOLTAIRE, François-Marie-Arouet, de
Lorenzo GIUSSO
Nacque a Parigi il 20 febbraio 1694. Egli ebbe in un collegio di gesuiti un'eccellente educazione umanistica, e a dodici anni già componeva versi che [...] scientifica, egli approfondisce le matematiche, la geometria, la meccanica, la fisica. Les éléments de la philosophie de Newton, che dovevano rovinare in Francia il credito della dominante fisica cartesiana, sono del 1727: e quasi contemporanee ...
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Illuminismo
Paolo Casini
L'età dei Lumi
Definizione e periodizzazione
Il termine 'illuminismo' (franc. Lumières, ingl. Enlightenment, ted. Aufklärung, sp. Ilustración) coincide all'incirca, nelle periodizzazioni [...] arti e le tecnologie dell'homo faber. La metafora cartesiana di una 'macchina', smontabile nei suoi minimi elementi nei principî e nei metodi, sui criteri deduttivi della geometria euclidea. L'antico concetto di natura proprio del pensiero ...
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piano2
piano2 s. m. [lat. planum «pianura» (propr. neutro sostantivato dell’agg. planus: v. la voce prec.); nel sign. 7 ricalca il fr. plan] (pl. ant. le piànora). – 1. Superficie piana, generalm. orizzontale, ma anche verticale o variamente...
tangenziale
agg. [der. di tangenza]. – Genericam., che è tangente, o che ha comunque relazione con una retta tangente, con un piano o con un altro ente geometrico tangente. In partic.: 1. In geometria piana, coordinate t. (o coordinate di...