Nahičevan’ (pers. Nakhciuwān o Nakhciawān) Repubblica autonoma dell’Azerbaigian (5500 km2, con 384.400 ab. nel 2008), separata dal resto del paese per l’interposizione di un lembo di territorio armeno [...] mercato agricolo e dalle industrie alimentari e tessili. Secondo una tradizione armena, la città dovette la sua fondazione a Noè; il geografo Tolomeo (2° sec. d.C.) la ricorda col nome di Ναξουάνα. Distrutta dai Persiani nel 4° sec., risorse solo nel ...
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Uno dei quattro punti cardinali, quello dove sorge il Sole (➔ est); con significato più ristretto, la parte dell’orizzonte dove sorge il Sole.
Geografia
Il termine indicava già negli autori dell’antichità [...] tale espressione per indicare i paesi dell’Asia occidentale, dalla Turchia all’Iran (o anche all’Afghanistan). Fin dal 1908 il geografo tedesco E. Banse propose di designare con il termine O. una delle grandi parti del mondo, vasta 17 milioni circa ...
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KANDLER, Pietro Paolo
Gianluca Schingo
Nacque a Trieste il 23 maggio 1804 da Paolo, insegnante di disegno, e da Giovanna Ceruti.
Iscritto al ginnasio di Capodistria, fu da uno dei suoi professori, don [...] il K. fu insignito della cittadinanza onoraria di Trieste. Nel 1871 presentò all'Esposizione di Trieste, insieme con uno studio geografico, la Carta plastica d'Istria e di Carsia, sintesi di quasi un cinquantennio di lavoro cartografico che vide solo ...
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LECHI, Luigi
Luciano Faverzani
Nacque a Brescia il 14 dic. 1786, penultimo figlio del conte Faustino e della contessa Doralice Bielli. Poco più che decenne assistette, il 18 marzo 1797, alla rivoluzione [...] le scienze fisiche e naturali, derivatogli dall'adesione al razionalismo, lo portò nel 1810 a Parigi dove ebbe modo di conoscere il geografo A. von Humboldt e il mineralogista abate R.-J. Haüy, dal quale ebbe in dono vari minerali che, in numero di ...
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LAZZARI, Costantino
Fulvio Conti
Nacque a Cremona il 1° genn. 1857 da Luigi, insegnante di scuola secondaria, e da Anna Grandi, di lontane origini nobiliari. Allevato dai nonni materni, si trasferì [...] , le riforme e la rivoluzione (1898-1915), Firenze 1981, pp. 65, 121, 123 s., 128, 130, 138, 141, 186; M. Degl'Innocenti, Geografia e istituzioni del socialismo italiano, 1892-1914, Napoli 1983, pp. 11, 21, 23, 80, 236-239; M.G. Meriggi, Il partito ...
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Pastorizia
Alessandro Clementi
L'allevamento degli animali minuti, soprattutto ovini, coincide nei momenti del suo maggiore sviluppo con la transumanza. Tale prassi, diffusa soprattutto nelle regioni [...] una notevole ripresa del selvatico, soprattutto per quanto riguarda la regione dei grandi altipiani, durò fino all'avvento dei normanni. Il geografo arabo al-Idrīsī (sec. XII), che descrive al re Ruggero II di Sicilia i suoi domini, afferma che tra ...
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Aghlabidi
L. Golvin
Dinastia che governò in Ifrīqiya (od. Tunisia) nel sec. 9°, sotto la quale iniziò la conquista islamica della Sicilia.
Nell'anno 800 d.C. l'Ifrīqiya vide nascere la prima dinastia [...] 100 ca.), simile nelle dimensioni e nell'impianto ai maggiori edifici religiosi conosciuti allora nel mondo islamico; secondo il geografo andaluso al-Bakrī, la moschea avrebbe avuto un minareto in mattoni cotti, di forma cilindrica, ornato di colonne ...
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TARANTO
CCosimo Damiano Fonseca
La città che Federico II visitò per la prima volta il 1221 era dal punto di vista urbanistico quella racchiusa sull'isola tra Porta Napoli e Porta Lecce alla confluenza [...] Andrea "de insula parva". Non sappiamo se la società multietnica e la vivacità economica imperniata sul mare, di cui parla il geografo al-Idrīsī intorno alla metà del XII sec., fossero in pieno sviluppo anche nei primi decenni del XIII sec.: ciò che ...
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DA COLLO, Francesco
Laura Ronchi De Michelis
Nacque a Conegliano (Treviso) intorno al 1480 da una nobile famiglia originaria di Ceneda (att. Vittorio Veneto). Si dedicò all'attivita diplomatica al servizio [...] , II, pp. 137, 517; A. Cronia, La conoscenza del mondo slavo in Italia, Padova 1958, p. 135; K. Buczek, Maciej Miechowita jako geograf Europy wschodniej (Maciei il Miechowita, geografo dell'Europa orientale), in Maciej z Miechowa(1457-1523).Historyk ...
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Scienza greco-romana. Istituzioni e forme dell'attivita scientifica in eta ellenistica e romana
Giuseppe Cambiano
Istituzioni e forme dell'attività scientifica in età ellenistica e romana
Istituzioni [...] Strabone, che a sua volta però tendeva a far scomparire buona parte dei resoconti precedenti, in primo luogo la trattazione geografica di Eratostene. Allo stesso modo, se quasi tutta la letteratura medica di età ellenistica non è pervenuta sino a noi ...
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geografia
geografìa s. f. [dal lat. geographĭa, gr. γεωγραϕία (comp. di γῆ «terra» e -γραϕία «descrizione»), che nel sign. più antico indicava la rappresentazione grafica della Terra]. – 1. a. Scienza che ha per oggetto lo studio, la descrizione...