Committenza e arte di Stato
Patricia Fortini Brown
Esaminando i tre secoli già trascorsi, Francesco Sansovino identificò nel doge Pietro Gradenigo (1289-1311) l'artefice dell'eccezionale longevità [...] programma pittorico fu ripreso nel 1409 e durò per circa dieci anni: fu in questo lasso di tempo che Gentile da Fabriano e Pisanello dipinsero la sala, probabilmente con altri artisti. Nel 1415 fu costruita una nuova scalinata - a lungo rimandata ...
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SOPRAVVIVENZA DELL'ANTICO
N. Dacos
I problemi concernenti le sopravvivenze e le riprese dell'arte antica nella civiltà occidentale sono molto numerosi e molto varî, sicchè le ricerche estremamente abbondanti [...] di Andrea Palladio, Venezia 1959: E. W. Bodnar, Cyriacus of Ancona in Athens, Bruxelles 1960; B. Degenhart-A. Schmitt, Gentile da Fabriano in Rom und die Anfänge des Antikenstudiums, in Münchner Jahrbuch der bildenden Kunst, 11, 1960, pp. 59-151; A ...
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Vitalità e varietà dei dialetti
Carla Marcato
La questione del dialetto in Italia
È ancora valida una considerazione che il dialettologo tedesco Gerhard Rohlfs fece già in un discorso tenuto nel 1964 [...] quella strana lingua?» (Soncino, Cremona), «l’italiano è molto gentile è invece il dialetto è scortese, però a me mi piace comprendente i centri di Ancona, Osimo, Loreto, Jesi, Fabriano), nella quale sono presenti, in particolare, la conservazione ...
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Avventure e metamorfosi di un genio: Raffaello da Urbino a Roma
Vincenzo Farinella
La vita
Raffaello era figlio d’arte: nato ad Urbino nel 1483, probabilmente il 6 aprile, trascorse i suoi primi anni [...] figurativa quattrocentesca, in un’Italia policentrica dove i grandi maestri di inizio Quattrocento (Masaccio e Beato Angelico, Gentile da Fabriano e Pisanello) dialogano alla pari con i patriarchi fiamminghi (Van Eyck e Van der Weyden). Colpiscono la ...
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PITTURA dal 1260 al 1400
A. Châtelet
In tutto il mondo occidentale, nel periodo compreso tra il 1260 e il 1400 la p. ebbe un grande sviluppo, subendo al tempo stesso una profonda trasformazione; questo [...] , nella basilica inferiore di Assisi, eretta dal cardinale Gentile da Montefiore (m. nel 1312), dovette essere stata Magi, dipinta nel 1423 per la sagrestia di Santa Trinita da Gentile da Fabriano, ne è la più palese testimonianza. In realtà, in tutta ...
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Immagini di un mito
Elisabeth Crouzet-Pavan
Come è definita Venezia nel 1500? Come un grosso agglomerato urbano, come un porto, una potenza mercantile e un centro economico, come la capitale d'un [...] W. Wolters, Storia e politica nei dipinti di Palazzo Ducale, pp. 166-167: Antonio Veneziano, Pisanello e Gentile da Fabriano nel 1422, Gentile e Giovanni Bellini. Alvise Vivarini, Vittore Carpaccio e Pietro Perugino tra la fine del XV secolo e gli ...
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L'uomo medievale
Chiara Frugoni
Il Medioevo
Medioevo è una parola formata da due vocaboli di origine latina e significa "età di mezzo". Per lungo tempo si è pensato che fosse un'età 'buia' compresa [...] la città di Fabriano era famosa per le sue cartiere e quella fama dura ancora oggi: proprio a Fabriano, infatti, viene pezzetti che lasciano vedere cosa c'è sotto: il mostro è un gentile principino, occhialuto e carino: "Peli sul nasino" … oh, no ...
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MASOLINO da Panicale
Luca Bortolotti
MASOLINO da Panicale (Tommaso di Cristofano di Fino). – Figlio di Cristofano di Fino, che si definisce «imbiancatore» in una portata catastale del 1427, M. nacque [...] e già in quei termini cautamente progressivi in senso rinascimentale che gli erano più congeniali, con la coeva produzione fiorentina di Gentile da Fabriano e Lorenzo Monaco.
Il 2 nov. 1424 M. ricevette il saldo conclusivo di 74 fiorini d’oro per il ...
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Vedi POLICLETO dell'anno: 1965 - 1996
POLICLETO (Πολύκλειτος; Polycletus, Polyclitus)
L. Beschi
Red.
Scultore, prevalentemente bronzista. Le notizie biografiche fondamentali sono talvolta dubbie, data [...] nel Rinascimento, attraverso il testo di Plinio, fra P. e Polignoto, il pittore. Essa è in atto nell'epitafio di Gentile da Fabriano (morto nel 1427) dove di lui, pittore, si dice flectare qui valuit Polycreti solus honores (Vasari, ediz. 1896, p. 20 ...
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FALOPPI (Falloppi), Giovanni di Pietro (Giovanni da Modena)
Andrea De Marchi
La prima menzione sicura di questo pittore, nativo di Modena e attivo prevalentemente a Bologna, risale al 17 luglio 1409, [...] conservativa tra '500 e '900, ibid., p. 403; A. De Marchi, Michele di Matteo a Venezia e l'eredità lagunare di Gentile da Fabriano, in Prospettiva, n. 51, 1987, pp. 19-21; Id., Per un riesame della pittura tardogotica a Venezia: Nicolò di Pietro e ...
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