NANNI, Giovanni (Annio da Viterbo). – Nacque a Viterbo da famiglia artigiana (sappiamo solo di un nonno macellaio, che occupò per una volta il priorato)
Riccardo Fubini
, e la regolare assenza nei documenti [...] comprovata da un documento notarile (Fumagalli, 1980, p. 195). Assunse il nome Annio da Viterbo, appartenente a una mitica gens Annia, in funzione delle Antiquitates, la sua opera di gran lunga più celebre.
Entrò nell’Ordine domenicano verso il 1448 ...
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LA BRÈTE, Jean de
Pseudonimo della scrittrice francese Alice Charbonnel, nata nell'Anjou nel 1858.
Il suo primo romanzo, Mon oncle et mon curé (1889), ebbe subito molta fortuna e da allora la Charbonnel [...] i principali si ricordano: Un vaincu (1893); L'esprit souffle où il veut e L'imagination fait le reste (1897); Vieille gens, vieux pays (1902); Aimer quand même (1909); L'aile blessée (1914); Un caractère de Française (1917); Les deux sommets (1920 ...
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Catalogna
Vito Tirelli
Questa regione iberica costituiva il nucleo centrale dell'antica contea di Barcellona, entrata a far parte della confederazione catalano-aragonese dal 1137. È indiscutibile la [...] ARAGONA).
In effetti, D. identifica la Spagna occitanica con quella gens che abita la parte occidentale dell'Europa meridionale e che, statali: cosa che spiegherebbe in D. l'adozione del termine gens (VE I VIII 6), riferito a coloro che parlano l' ...
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Famiglia della gente patrizia Cornelia. Il cognome Cethēgus (forma più antica Cetegus) appare la prima volta con i due cugini Marco e Gaio consoli nel 204 e 207 a. C., e deve risalire quindi almeno a due [...] dell'età repubblicana, ma erano un ramo dei Cornelî Lentuli, che adottarono varî cognomi di famiglie venute meno della gens Cornelia. I Cetegi erano celebrati per il loro attaccamento alle antiche tradizioni (Orazio, De arte poetica, 50: cinctutis ...
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Nata il 17 novembre 1840 a Parigi, ivi morì il 14 novembre 1908. Scrittrice di gusto classico, con larga notizia delle letterature settentrionali e acuta curiosità morale, fu tra i maestri nel saggio d'indole [...] dames (1890). Oltre Essais et fantaisies (1888), diede Bernardin de Saint-Pierre (1891), Alfred de Musset (1893), Bourgeois et gens de peu (1894), Poètes et névrosés (1898), Saint François et la legende des trois compagnons (1901). Indagò gran parte ...
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ROBA e ROBONE
Gabriella Aruch Scaravaglio
. Tutte le vesti anticamente si chiamavano "raubae" o "roboae" già nel 1180 nel Roman d'Escloufe viene chiamato robe l'insieme di tutti gl'indumenti che componevano [...] , ecc. La roba è prerogativa delle classi alte ed è sempre veste di gala; sin dal Duecento in Francia l'appellativo di "gens de robe" qualifica personaggi della corte, del parlamento o della giustizia; alla fine del sec. XV in Francia la roba non ...
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TIGILLO SORORIO (Tigillum sororium "travicello sororale")
Nicola Turchi
Si dava questo nome a un travicello sostenuto da due pali che sorgeva alle falde delle Carine presso il Colosseo e precisamente [...] i due colli Palatino e Quirinale e la soggiacente valle del Foro. Questo culto doveva essere gentilizio, della gens Horatia; onde il mito spiegava etiologicamente la cerimonia espiatoria narrando (Liv., I, 26) che quivi l'Orazio superstite ...
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Sono così chiamate in Roma le persone che, pur godendo dello status libertatis, e non essendo perciò confondibili con gli schiavi, si trovano in rapporto di dipendenza da un patronus che assicura loro [...] una persona o ente in condizioni d'inferiorità fa di sé medesimo a un cittadino di pieno diritto, e più spesso a una gens. Ciò avviene, secondo la tradizione, in più modi: ad es., affrancazione di schiavi, finché non furono stabilite le forme e gli ...
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Compendio dei principi della dottrina cristiana, prodotto soprattutto ai fini dell’istruzione religiosa.
Di manuali su cui fondare un insegnamento di tipo scolastico della dottrina cristiana si sentì il [...] interrogationes et responsiones, dell’8° sec., attribuita ad Alcuino, al Compendium theologiae breve et utile e l’ABC des simples gens di J. de Gerson, 15° sec.). Sotto la spinta della Riforma protestante e dei c. elaborati da Lutero (Enchiridion, o ...
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Nome di famiglia, casato. Nella Grecia antica non si conosceva l’uso di un vero c. e, alla necessità di distinguere persone che portavano lo stesso nome, si provvedeva aggiungendo il patronimico e talora [...] particolarità fisiche o morali o da località di provenienza, divennero con il tempo ereditari e, nell’ambito più vasto di una gens, designarono i membri di una medesima famiglia.
Il c. moderno sorse nel 9° sec. dal bisogno di distinguere persone di ...
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gentile1
gentile1 agg. [dal lat. gentilis «che appartiene alla gens, cioè alla stirpe», poi «di buona stirpe» (e da qui si svolgono i sign. moderni)]. – 1. ant. o letter. a. In senso originario (ancora in uso talora negli storici del diritto...
gentilizio
gentilìzio agg. [dal lat. gentilicius «pertinente alla gens, alla stirpe», der. di gentilis: v. gentile1]. – 1. Relativo alla gente, nel sign. storico romano, cioè alla gens, alla stirpe: nome gentilizio (anche come s. m., il gentilizio)....