Dall’originario significato di dischetto di metallo coniato per le necessità degli scambi, avente lega, titolo, peso e valore stabiliti, per estensione tutto ciò che, nei vari periodi e paesi, funge da [...] Carlo I (➔ reale). Anche nel resto dell’Italia comparve in quegli anni la m. d’oro: nel 1252 a Genova col genovino e a Firenze col fiorino, nel 1284 con lo zecchino veneziano. Gli ultimi due influenzarono rispettivamente la successiva monetazione d ...
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Il denaro fu l'unità monetaria presso i Romani; per la sua bontà, incontrò largo favore anche nei popoli confinanti dell'Impero. Il nome rivisse poi nel Medioevo (fr. dénier), dopo la riforma monetaria [...] derivano dall'autorità emittente, come imperiali, papali, marchesini; dai luoghi: agontano, bolognino, cagliarese, fiorentino, genovino, lucchese o lucano, milanese, pavese, veneziano, veronese ecc.; dalla forma: copoludi, larghi, planeti, scodellati ...
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CAROLINGIA, Arte
A. Petrucci
Il concetto di arte c. si riferisce all'arte prodotta durante la dinastia carolingia, così definita dal nome del più eminente fra i suoi rappresentanti, Carlo Magno. Sotto [...] e nella lega del denaro, e il ritorno alla coniazione dell'oro nel 1252, con il fiorino di Firenze e il genovino di Genova, il periodo della monetazione c. si può considerare definitivamente chiuso.Dal punto di vista artistico la monetazione c. non ...
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genovino
s. m. e agg. [dal nome della città di Genova]. – Moneta d’oro della bontà di 24 carati coniata dal comune di Genova alla metà circa del sec. 13°, quasi contemporaneamente al fiorino e simile a questo per peso e bontà; più tardi (sec....
genovina
s. f. [dal nome della città di Genova]. – Moneta d’oro del valore di lire 100 coniata a Genova dal 1758 con le frazioni da 50, 25 e 12,50 lire.