Botanica
John Heslop-Harrison
Introduzione
La botanica è la scienza che studia le piante. L'unità di questa scienza sta nell'oggetto trattato e non negli scopi che si prefigge chi ad essa si dedica, [...] del raccolto. Il successo di tali sistemi dipende da una buona coordinazione di tutti i fattori variabili, come il genotipo delle varietà usate e i pretrattamenti dei semi, bulbi o altri propaguli, nonché le modalità di coltivazione dopo la semina ...
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Evoluzione, coevoluzione e biodiversità
Anselm Kratochwil
(Fachgebiet Ökologie, FB Biologie/Chemie Universität Osnabrück, Osnabrück, Germania)
Angelica Schwabe
(Institut für Botanik / Abt. Geobotanik [...] ), e viceversa.
Mutazione. - Le mutazioni sono la base dell'evoluzione. Una mutazione consiste in un cambiamento nel genotipo, sia esso spontaneo o indotto da particolari agenti mutageni (sostanze che provocano mutazioni, come le alte temperature o i ...
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Biologia
Processo, naturale o artificiale, che porta all’ottenimento di cellule, individui o geni, tutti identici fra loro (cloni). Nel caso della riproduzione asessuale (agamica o vegetativa) degli organismi, [...] ha un sovvertimento dell’ordine biologico naturale, che invece di andare verso la diversità, conduce alla fissazione del genotipo. Le finalità sociali della c., pertanto, siano esse terapeutiche o riproduttive, non sono sufficienti per renderla una ...
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POLIMORFISMO (XXVII, p. 653)
Giovanni Trippa
In biologia, una specie di differenze a carattere discontinuo che permettono d'individuare categorie subspecifiche ben definite. Fra i vari tipi di p. non [...] tutte le condizioni esposte, se gl'individui di una popolazione s'incrociano a caso rispetto al gene in questione, le frequenze dei tre genotipi possibili, A′A′, A′A″ e A″A″, sono rispettivamente p2, 2pq e q2 e che tali valori sono raggiunti in una ...
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adattaménto animale Secondo un'ottica evoluzionista, è quel processo di cambiamenti che di generazione in generazione porta gli organismi ad adottare i meccanismi morfologici, fisiologici e comportamentali [...] e caratteri con funzioni solo secondariamente adattative. La nozione di ‘adattamento’, imparentata con i concetti di genotipo, fenotipo, variazione dei caratteri, ambiente, selezione, fitness, è entrata in biologia ben prima che fosse elaborata ...
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Genetica delle popolazioni umane
Andrea Novelletto
La genetica delle popolazioni si occupa di come le leggi di Mendel e gli altri principi della genetica si applichino a intere popolazioni di organismi [...] continente o, in alcuni casi, anche in una regione più limitata. Ciò è legato all'esistenza di combinazioni genotipiche peculiari che, in alcuni casi, risultano estremamente diagnostiche. Esse permettono di riconoscere che gli individui di un gruppo ...
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VARIABILITÀ (XXXIV, p. 997)
Giuseppe MONTALENTI
Biologia. - È nozione di dominio comune che tutti gli individui appartenenti ad una stessa specie non sono identici. Non lo sono neppure gli individui [...] luogo risulta che l'aspetto esterno di un individuo (il fenotipo) non è un buon indice della sua costituzione ereditaria (il genotipo). Un individuo di una certa statura, per esempio, può essere un minus variante d'una data linea pura, o un plus ...
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Selezione sessuale
Malte Andersson
(Department of Zoology, University of Goteborg, Goteborg, Svezia)
La selezione sessuale deriva dalla competizione per il partner e influisce profondamente, dal punto [...] sono dipendenti dalla condizione generale del maschio e si sviluppano in proporzione al proprio fenotipo e al genotipo (1wasa et al., 1991). Diverse spiegazioni sono state addotte per motivare la possibile importanza dei meccanismi indicatori ...
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Mitocondri
Ersilia Marra
Il termine mitocondrio fu adottato da Carl Benda per la prima volta nel 1898 e deriva da due parole greche, mítos 'filo', e cóndrion 'piccolo grano'. Il mitocondrio è stato [...] sono presenti 2-10 molecole di mtDNA (poliplasmia): ne deriva che migliaia di copie di mtDNA saranno responsabili del genotipo mitocondriale di una singola cellula. Se tutte le molecole di mtDNA sono uguali, si ha una situazione di omoplasmia ...
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Gamete femminile costituito da una cellula quiescente che ha in genere accumulati nel suo citoplasma materiali di riserva per lo sviluppo dell’embrione.
Nell’uso comune, u. d’uccello variamente utilizzato [...] di cellule che derivano da un’unica cellula iniziale, l’u. fecondato, tutte le cellule del corpo hanno un genotipo simile. Sono invece diverse come fenotipo in quanto, durante lo sviluppo, alcune si specializzano come cellule muscolari, altre come ...
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genotipo
s. m. [dal ted. Genotypus, comp. di Gen «gene» e gr. τύπος «tipo»]. – In genetica, l’effettiva costituzione genetica di un individuo, cioè l’insieme dei geni localizzati sui suoi cromosomi, spesso riferito a una o più partic. coppie...
genotipico
genotìpico agg. [der. di genotipo] (pl. m. -ci). – Che si riferisce al genotipo, cioè alla costituzione genetica di una cellula o di un organismo.
◆ Avv. genotipicaménte, per ciò che concerne il genotipo (v. fenotipico).