lisogenia
Mariarita De Felice
Particolare condizione di una cellula batterica che contiene, insieme al proprio cromosoma, anche una piccola molecola di DNA appartenente a un virus batterico (batteriofago [...] DNA virale che esso contiene viene definito profago. Quando un fago infetta un batterio, esso inietta nella cellula il proprio genoma per dar luogo a un ciclo litico che consiste nella produzione, all’interno della cellula, di decine o centinaia di ...
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Gruppo di virus, originariamente considerati membri del gruppo degli Echovirus (classificati come Echovirus di tipo 10), successivamente classificati nella famiglia Reoviridae. Tali virus, patogeni per [...] di solito non gravi a carico dell’apparato respiratorio e intestinale, hanno virioni di circa 60-70 nm di diametro e un genoma segmentato, costituito da 10 o 12 frammenti lineari di RNA a doppio filamento distribuiti in tre classi di dimensioni e con ...
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herpesvirus
Virus animale (anche detto virus erpetico) in grado di provocare diverse malattie infiammatorie cutanee, come la varicella, e infezioni latenti che ricorrono dopo lunghi intervalli di tempo, [...] ripetute poste sia ai due estremi che all’interno del segmento codificante. Per la sua taglia e complessità, il genoma degli herpesvirus è particolarmente adatto a incorporare geni esogeni copiati dal DNA dell’ospite. Dal punto di vista biologico ...
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(o operon) In genetica, gruppo di geni strutturali adiacenti, che sono trascritti tutti in una singola molecola di mRNA e che sono pertanto soggetti a una regolazione coordinata. In Escherichia coli, i [...] , disattivati o modulati finemente da un unico evento regolativo. Spesso i geni regolati in questo modo sono tra loro associati nel genoma e sono trascritti in una unica molecola di RNA a partire dal promotore all’estremo 5′ di tutto il gruppo di ...
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Biologia
Giovanni Chieffi
Salvatore Feo
Agata Giallongo
Il termine biologia (composto di due parole greche, βίος, "vita", e λόγος, "studio") fu coniato dal naturalista tedesco G.R. Treviranus nel [...] localizzati, di altri si sa che esistono, di altri ancora si sospetta per ora l'esistenza. Con il sequenziamento del genoma, non solo sarà possibile stabilire l'associazione tra geni e malattie, ma anche conoscere le proteine da essi codificate e il ...
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evoluzione reticolata
Alessandro Minelli
La struttura ramificata dell’albero si presta bene a rappresentare i rapporti di parentela tra le diverse specie, nella misura in cui essi corrispondono al modello [...] eucariote già provvista di mitocondri. Molti dei geni originariamente presenti nel genoma dell’α-proteobatterio sono andati perduti, di altri si trova copia nel genoma principale (nucleare) della cellula ospite, ma il mitocondrio conserva comunque un ...
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Particella virale submicroscopica (detta anche fago), endoparassita obbligata della cellula batterica, di cui provoca la lisi. I b. sono stati raggruppati in sei tipi differenti (A, B, C, D, E, F).
Come [...] e se ne formano centinaia di copie. Alla sintesi delle proteine capsidiche segue la fase di assemblaggio tra i genomi e le strutture proteiche virali, per formare particelle fagiche complete infettanti che sono rilasciate dopo la lisi della cellula ...
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papillomavìrus Virus a DNA (sigla HPV, dall'ingl. human papilloma virus "virus del papilloma umano") appartenente alle Papovaviridae, di cui esistono numerosi sierotipi; alcuni di essi sono implicati [...] tipi di p. (tipi 16 e 18) con la comparsa di lesioni cancerose, rilevando inoltre la presenza del loro genoma nelle cellule neoplastiche, talvolta integrato nei cromosomi. Contro il p. è stato elaborato nel 2006 un vaccino basato sulle particelle ...
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idrogenosoma
Roberto Ligrone
Organello cellulare delimitato da due membrane, presente in microrganismi eucariotici anaerobi parassiti o simbionti di animali, tra cui flagellati parabasalidi (Trychomonas), [...] di Nyctiotherus ovalis è stata riportata la presenza di particelle simili a ribosomi e di un piccolo genoma. La distribuzione tassonomica degli idrogenosomi suggerisce che questi organelli si siano evoluti più volte indipendentemente nelle diverse ...
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procariote
Roberto Ligrone
Termine introdotto da Edouard Chatton nel 1937 per indicare il tipo di organizzazione cellulare caratterizzato dall’assenza di un nucleo ben visibile in microscopia ottica. [...] e trascrizione del DNA non è fisicamente separata dalla sede di traduzione del messaggio. La maggior parte del genoma è costituito da una singola molecola circolare di DNA, cui possono associarsi piccole molecole accessorie (plasmidi). Altre ...
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genoma
genòma s. m. [der. di gene, col suff. -oma] (pl. -i). – In biologia, il corredo aploide dei cromosomi di una cellula, con i geni in essa contenuti. Le cellule germinali mature contengono un genoma; le cellule somatiche, diploidi, due...