bene e male
Gian Mario Anselmi
Concetti fondamentali nella speculazione machiavelliana, si pongono al centro dello studio condotto da M. sulla natura dell’uomo e sull’origine dei suoi comportamenti, [...] è necessario sapere bene usare la bestia e lo uomo» (xviii 4). In tale peculiare ottica – come ha mostrato GennaroSasso – la figura del «Chirone centauro» fa propria la duplicità dei diversi metodi di lotta di cui sono rispettivamente simbolo il ...
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occasione
Alessandro Capata
Considerato tradizionalmente un termine intermedio tra «virtù» e «fortuna», l’o. ricopre un ruolo strategico nel linguaggio politico machiavelliano, come già vide Fredi Chiappelli [...] storiografia machiavelliana tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli anni Ottanta (1979-1984): da un lato GennaroSasso (→) con la sua tesi ‘provvidenzialistica’ (1984, pp. 277-349) e dall’altro Mario Martelli (→) con la proposta di vincolare ...
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Giovio, Paolo
Lara Michelacci
Storico e letterato, nato a Como nel 1486 e morto a Firenze nel 1552. Deve la sua fama alle Historiae sui temporis e alla straordinaria collezione di ritratti, conservata [...] desiderio, non è solo ‘stolido’, è anche ‘sinistro’ – balenante, a momenti, di cupa cattiveria» (Sasso 1988, p. 124). Come ha dimostrato GennaroSasso, ripensando le osservazioni di Ezio Raimondi, G. dimostra un’acuta comprensione del testo e quando ...
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svizzeri
Luigi Zanzi
Il tema degli s. si rintraccia variamente, a più riprese, in molteplici scritti di M., di diversa destinazione e importanza, con diverso approccio, ora con interessi eminentemente [...] perspicacia.
Grazie alla rapida, ma intensissima esperienza di viaggio in Svizzera, M. acquisì (come già rilevato da GennaroSasso) una nuova apertura d’orizzonte sulla politica europea del tempo, soprattutto ponendo in risalto la differenza tra le ...
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Natura Gallorum, De
Jean-Jacques Marchand
Titolo dato da M. a una raccolta di diciotto massime, per lo più di argomento politico e militare, sulla natura dei francesi, composta fra il 1500 e il 1503. [...] tra queste massime e i passi dei dispacci da cui sono derivate permette di confermare un’acuta osservazione di GennaroSasso sulla finalità della missione diplomatica in M.: «il suo interesse, e il suo problema, appartengono al pensatore politico ...
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Martelli, Mario
Francesco Bausi
Filologo e storico della letteratura, nato a Siena nel 1925 e ivi morto nel 2007. Insegnò letteratura italiana all’Università di Firenze dal 1967 al 2000. Larga parte [...] a proposito della cultura del Segretario (non classico-umanistica, a suo avviso, ma prettamente volgare e municipale); con GennaroSasso e Giorgio Inglese sulla cronologia del Principe e, in generale, sulla visione di M., da lui considerato non un ...
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SASSO DI FURBARA
R. Cosentino
Località dell'Etruria meridionale a c.a 50 km a N di Roma, presso la Via Aurelia, così denominata per l'assetto geomorfologico del territorio, costituito da roccioni e [...] 1984-1987, pp. 341-404 (con bibl.); G. Brunetti Nardi, Il santuario del Sasso di Furbara, in G. Colonna (ed.), Santuari d'Etruria (cat.), Milano 1985, p. 154; F. di Gennaro, Forme di insediamento fra Tevere e Fiora dal Bronzo finale al principio dell ...
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NAPOLI (A. T., 27-28-29)
Goffredo COPPOLA
Carmelo COLAMONICO
Fausto NICOLINI
Vincenzo EPIFANIO
Riccardo FILANGIERI di CANDIDA
Guido PANNAIN
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Maria ORTIZ
È il capoluogo della Campania e la città [...] aggiunz. di G. B. Chiarini, Napoli 1856-60; N.C. Sasso, Storia dei monum. di Napoli, Napoli 1856; C. T. Dalbono, città di Napoli, Napoli 1872; V. Schultze, Die Katacomben von S. Gennaro dei poveri, Jena 1873; G. Vasari, Le vite, ecc., ed. Milanesi ...
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LAZIO
Piergiorgio Landini
Alessandra Manfredini
Fausto Zevi
Anna Lo Bianco
Daniela Di Cioccio
(XX, p. 681; App. II, II, p. 170; III, I, p. 971; IV, II, p. 317)
Popolazione e struttura insediativa. [...] Vico, sei distinti livelli contenevano materiale del Sasso e alcuni frammenti di ceramica dipinta: i Boccea); M. De Angelis, in AL, 3 (1980), pp. 89-92 (Via Casilina); F. Di Gennaro, in BC, 92 (1987-88), pp. 509-518 (Via Cassia); M. De Angelis, in AL ...
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Storia della conoscenza, caratteri generali, suddivisioni. - L'antichità non ci ha lasciato nessuna descrizione sistematica dell'Appennino, perché ciò non rientrava veramente nei compiti della geografia [...] quale monte era una parte o forse anche tutto il gruppo odierno del Gennaro, presso Tivoli, e il Mons Neptunius, oggi M. sant'Angelo, postuma), Parigi 1878; G. Crugnola, La vegetazione del Gran Sasso d'Italia, Teramo 1894; A. Fiori, Prodromo di una ...
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