Secondo la tradizione grammaticale classica, il secondo caso della declinazione greca e latina. Si è dato poi il nome di g. anche a modificazioni flessionali nominali di altre lingue, che abbiano funzioni [...] più indipendente a partire dall’epoca omerica, ottenuta dalla concordanza di un participio con un nome declinato al genitivo. Questo sintagma, in origine sembra con funzione partitiva, era usato per ottenere determinazioni accessorie e in quanto tale ...
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parisìllabo Nome o aggettivo che, nella flessione, abbia ugual numero di sillabe nel nominativo e nel genitivo (per es. canis canis, silvester silvestris ecc.); riguarda soprattutto la grammatica latina. [...] In metrica, indica il verso che ha numero pari di sillabe: il senario, l'ottonario, il decasillabo ...
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In stilistica proposizione che si aggiunge a un’altra come sviluppo esplicativo di un concetto già chiaramente enunciato.
In grammatica latina, genitivo e. o dichiarativo o anche appositivo, quello che [...] specifica con una determinazione particolare un concetto generico (per es.: virtus prudentiae, «la virtù della prudenza») ...
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In grammatica, complemento indiretto che specifica, ossia determina e precisa, un aggettivo (per es., pieno di buona volontà) o un sostantivo (per es.: un viaggio di affari). Il complemento di s. nelle [...] lingue che hanno una declinazione è espresso generalmente con il genitivo (per es., in lat., magister puerorum), mentre nelle lingue in cui manca la flessione è espresso con una preposizione (per es., di: il maestro dei bambini). ...
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In linguistica, il caso che in alcune lingue indica lo stato in luogo e il tempo determinato. In greco esso era fuso anche formalmente col dativo; in latino è rappresentato generalmente dall’ablativo con [...] la prep. in, ma ne è tenuto distinto, riflettendo l’antica forma (impropriamente detta genitivo locativo), nei nomi di città e di piccole isole della prima e seconda declinazione (Romae «a Roma») e in alcuni sostantivi isolati. La desinenza ...
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soggettivo linguistica In grammatica, proposizione s., proposizione subordinata che compie la funzione di soggetto rispetto al verbo della proposizione reggente. In italiano queste proposizioni possono [...] a saperlo è un mistero»), o implicita, con il verbo al modo infinito (es., «errare è umano»). Genitivo s., il genitivo che esprime, rispetto al sostantivo reggente, il rapporto di soggetto (es., in lat., animi metus = animus metuit). Analogamente ...
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Il caso è una categoria linguistica che svolge essenzialmente due funzioni, una in prevalenza sintattica e l’altra in prevalenza semantica. Sul piano sintattico, segnala la funzione che un nome svolge [...] che un caso in una data lingua copra esattamente le stesse funzioni che il suo omologo copre in un’altra. Ad es., il genitivo del greco antico (3) e quello del latino (4) condividono la funzione di indicare il modificatore del nome (i denti del lupo ...
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Il gerundio è un modo verbale non finito invariabile, formato con i suffissi -ando (prima coniugazione) e -endo (seconda e terza). Ha una forma semplice (cantando) e una forma composta (avendo cantato).
Il [...] supplisce ai casi obliqui dell’infinito, e nella maggior parte dei casi è sostituito in italiano dall’infinito: genitivo ars amandi «l’arte di amare», dativo inutilis dicendo «inutile da dire», accusativo preposizionale paratus ad pugnandum «pronto ...
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In grammatica, aggettivi p. sono mio, tuo, suo, nostro, vostro, loro (detti rispettivamente di 1ª, 2ª 3ª persona singolare, di 1ª 2ª 3ª persona plurale), cui si aggiungono anche proprio e altrui; sono [...] educano noi» sono paralleli a la partenza del padre, gli educatori dei giovani, dove si ha rispettivamente un genitivo soggettivo e un genitivo oggettivo). La presenza di un aggettivo p. davanti a nomi di parentela comporta in alcuni casi l’omissione ...
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L’ordine degli elementi di una struttura sintattica (come un sintagma o una frase) è un parametro cruciale negli studi linguistici, principalmente in quelli di tipologia. A partire dalla struttura della [...] di flessibilità.
Come si vedrà meglio più avanti, mentre l’ordine testa-complementi (o modificatori) è spesso inalterabile (ad es., il genitivo e la frase relativa non possono stare che dopo la loro testa), per quanto concerne la struttura di frase l ...
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genitivo
agg. e s. m. [dal lat. genetivus o genitivus (casus), propr. «generativo», che nel sign. grammaticale è ricalcato sul gr. γενικὴ πτῶσις «caso che indica un genere» cioè una specificazione]. – Caso g. (o semplicem. genitivo s. m.),...
possessivo
agg. [dal lat. possessivus, der. di possidere «possedere», part. pass. possessus]. – 1. Che esprime il concetto di possesso, che indica a chi una cosa appartiene. In grammatica: a. Aggettivi p. (o, sostantivato, i possessivi), gli...