ORTOGRAFIA e ORTOEPIA (dal gr. ὀρϑός "giusto, retto" e γράϕω "scrivo", εἰπεῖν "parlare")
Stefano La Colla
ORTOEPIA L'ortografia dà le nome per scrivere correttamente una lingua, l'ortoepia invece insegna [...] točkoj, fita); però la grafia resta ancora in parte storica e, per es., sotto l'influenza dello slavo ecclesiastico, il genitivo dei nomi continua a essere scritto ogo, mentre si pronunzia avo.
Bibl.: Per l'italiano è fondamentale l'ottimo manuale di ...
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(X, p. 392; App. II, I, p. 619; III, I, p. 389; IV, I, p. 452)
Popolazione. - Nel 1987 la popolazione di C. era di 680.000 ab., corrispondenti a una densità di poco superiore a 70 ab. per km2. La capitale [...] una tomba dell'11° secolo di questo cimitero ha incisa un'iscrizione nel sillabario cipriota, un nome proprio greco al genitivo, in una forma propria del dialetto arcadico: è la prima testimonianza che possediamo dell'uso della lingua greca a Cipro ...
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SAMOIEDI (Samojedi)
Carlo TAGLIAVINI
Renato BIASUTTI
Popolazione dell'Asia e dell'Europa settentrionale, che forma un ramo della grande famiglia dei popoli uraloaltaici e si considera particolarmente [...] e ugrofinnico che si possono con ragione far risalire all'uralico comune sono numerose ricorderemo brevemente:1. il suffisso del genitivo -n; p. es., sam. O. kulen, gen. di kule "corvo" come nel finnico,- lappone, mordvino e ceremisso; 2. il suffisso ...
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L'archeologia del Vicino Oriente antico. Cipro
Vassos Karageorghis
Sophocles Hadjisavvas
Franz Georg Maier
Cipro
di Vassos Karageorghis
Isola del Mediterraneo orientale a sud della Turchia e a ovest [...] un obelòs di bronzo, rinvenuto in una tomba di Palaepaphos dell'XI sec. a.C.: essa reca il nome proprio Opheltes nel genitivo caratteristico del dialetto arcadico. L'inizio dell'età del Ferro vede dunque l'isola divisa in dieci regni, destinati poi a ...
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lingua
Lucia Onder
Pier Vincenzo Mengaldo
Pier Vincenzo Mengaldo
In senso proprio, per l'organo della bocca: Cv I I 12 né denti né lingua ha né palato; If XVII 75 Qui distorse la bocca e di fuor trasse [...] il semplice rimando sì come è scritto; ma si noti che al posto del dativo delle fonti in D. vi è un genitivo (rerum), con conseguente spostamento di valore del precedente participio, che non ha più funzione verbale-aggettivale, ma di sostantivo. Si è ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Ermeneutica e pensiero debole
Costantino Esposito
La prima filosofia ermeneutica in Italia
Nella sua versione più diffusa a livello mondiale, l’ermeneutica è una tendenza di pensiero che parla soprattutto [...] della mente» di Vico, per Betti potremmo parlare di una vera e propria ‘ermeneutica della mente’, intendendo questo genitivo al tempo stesso in senso oggettivo e soggettivo. La conseguenza diretta di questa impostazione è la valenza pubblica, civile ...
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U.R.S.S
Mesrobio Gianascian
Cesare G. De Michelis
Cesare G. De Michelis
Lo studio di D. ha avuto particolare sviluppo, tra le varie tradizioni culturali dell'U.R.S.S., in Armenia, Georgia, Russia [...] umano, dovuta ad A.A. Nartov (1737-1813), in cui viene ricordato anche D. (anzi: Dantes, conservando nella trascrizione il genitivo tedesco; come, nelle opere di ascendenza francese, si trova di solito Dant, ma talora persino Ledant); sempre in una ...
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uomo (uom; omo; om; uon; on)
Emilio Pasquini
Difficile individuare nella miriade di occorrenze poli di discriminazione semantica, come si è fatto per ‛ donna ' (vedi), che non siano revocabili a pochi [...] di una certa dote o l'esercizio di una professione, configurando in ogni modo una determinazione attributiva, a volte sul modello del genitivo biblico (di qualità): Cv IV XIII 15 l'uomo di diritto appetito e di vera conoscenza; If II 19 omo d ...
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Sotto l’etichetta di indefiniti si raggruppano una serie di determinanti o sostituti del nome che danno informazioni quantitative sul referente del nome a cui si collegano. È una classe che comprende elementi [...] altrui, cioè «di altri»).
(k) Parecchio < lat. parlato *parĭculu(m) «dello stesso genere», diminutivo di par (genitivo paris) «pari».
(l) Tanto < lat. tăntu(m), propriamente «così grande» (usato in correlazione con quantum), con progressivo ...
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Non si possono definire gli argomenti senza partire dal predicato, cioè da «quell’elemento linguistico il cui significato descrive una situazione, uno stato di cose, un evento, qualcosa che è, accade o [...] le chiavi?, dammi le chiavi);
(d) pronomi clitici in posizione preverbale e in caso locativo (ci vai?) o partitivo-genitivo (non me ne pento);
(e) sintagmi interrogativi in posizione preverbale introdotti o meno da preposizioni (a chi hai telefonato ...
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genitivo
agg. e s. m. [dal lat. genetivus o genitivus (casus), propr. «generativo», che nel sign. grammaticale è ricalcato sul gr. γενικὴ πτῶσις «caso che indica un genere» cioè una specificazione]. – Caso g. (o semplicem. genitivo s. m.),...
possessivo
agg. [dal lat. possessivus, der. di possidere «possedere», part. pass. possessus]. – 1. Che esprime il concetto di possesso, che indica a chi una cosa appartiene. In grammatica: a. Aggettivi p. (o, sostantivato, i possessivi), gli...