amica
Emilio Pasquini
Questo sostantivo è di uso assai ristretto in D., anche perché il suo margine viene continuamente insidiato da una possibilità di collusione con l'aggettivo omofono, specie in [...] nel codice amoroso predicato da Amico ad Amante (LXII 2 e LXVI 1) sia nel luogo che si richiama - con un duro genitivo alla francese - a un topos della leggenda arturiana, Isotta l'amica Tristano (CXLIV 7). Ai quali s'aggiungerà un sintagma (che non ...
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Scienza del linguaggio. Secondo F. de Saussure i compiti primari della l. sono: a) descrivere il maggior numero possibile di lingue storico-naturali e famiglie di lingue sia nella loro funzionalità in [...] di frase, allora avrà probabilmente anche la sequenza nome-aggettivo, che a sua volta implica la sequenza nome-genitivo. La notevole produttività degli studi tipologici è dimostrata dal fatto che alla base di molte problematiche discusse nella l ...
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(gr. Δωριεῖς) Uno dei 3 gruppi etnici (D., Ioni, Eoli) dell’antica Grecia, che si estendeva nella maggior parte del Peloponneso, nella Focide, nelle Locridi, nell’Acaia Ftiotide, a Creta e nelle colonie [...] dialetti del nord-ovest τ si conserva davanti a ι (διδωτι, ϕεροντι; altrove σι, salvo zone dorizzate), α + ε dà η, nel genitivo sing. appare -ω (attico -ου), in quello plur. -ᾶν (att. -ῶν), nell’accusativo plur. -ως (att. -ους), nella 1a persona plur ...
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MUNDA-MON-KHMER, LINGUE
Wilhelm Schmidt
Le lingue Munda-Khasi-Mon-Khmer, oggi comprese sotto il nome comune di "lingue austroasiatiche", costituiscono l'ultimo avanzo d'una grande famiglia linguistica, [...] e particolare, e nelle lingue Munda sono sorti in seguito all'influsso delle lingue dravidiche e all'uso del genitivo preposto, che queste hanno introdotto (v. più avanti). Tuttavia una parte di questi suffissi, specialmente nel Nicobarese, sembrano ...
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. Il ramo baltico della famiglia linguistica indoeuropea è rappresentato presentemente da due sole lingue: il lituano e il lettone. Di un'altra lingua baltica, parlata un tempo dal popolo che diede il [...] lit. manè, slavo mene "di me"; 8. sostituzione della forma di ablativo alla forma di genitivo singolare nel paradigma dei temi nominali uscenti in indoeur. -o- (lituano -a-).
Che le lingue baltiche e le slave si rassomiglino strettamente, nessuno ...
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POLINESIA
Renato BIASUTTI
Carlo ERRERA
Carlo TAGLIAVINI
. Denominazione sorta, come Melanesia e Micronesia, nella letteratura geografica europea nella prima metà del secolo XIX, per le isole e gli [...] ., maori te, pl. ña; hawaiano ke, pl. na; tahitiano te, pl. te mau). Per quanto restino delle tracce delle costruzioni A.B. (= nominativo-genitivo) come nel maori tuke mata "sopracciglio", letteralmente "arco occhio", i rapporti casuali, compreso il ...
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Parte del discorso che determina il verbo, non solo, ma, contrariamente alla sua etimologia e alle definizioni unilaterali degli antichi, anche l'aggettivo e, in certi casi, un complemento: ama soprattutto [...] nominativo (firmiter = dexter), partim è un accusativo, merito, bene, antichi ablativi, domi un locativo, il ted. falls un genitivo. Nelle lingue senza declinazione si hanno formazioni analoghe: di solito, nel caso, a caso, con calma. Il suffisso ...
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CAVE DI MARMO (λατομεία, lapicidinae, anche metalla)
M. Waelkens
Dal momento che le tecniche di estrazione del marmo non differiscono molto da quelle di altri materiali lapidei, lo studio delle c. di [...] invece iscrizioni molto semplici, con l'indicazione di un numero in cifre latine, di un nome (sovente uno schiavo imperiale) al genitivo e qualche volta anche della data consolare. Da questa forse si sviluppò, nell'ultimo decennio del I sec. d.C., un ...
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(russo Tungusy) Popolazione dell’Asia settentrionale, distribuita nei vastissimi territori fra lo Enisej e l’Oceano Pacifico, il Mare Artico e la frontiera cinese. Fra i principali gruppi dei T.: gli [...] I tratti più notevoli sono la presenza di un’armonia vocalica, sebbene imperfetta, la collocazione inversa del genitivo, la posizione libera del complemento oggetto. Presentano inoltre alcuni caratteri arcaici nella fonetica, per es. la conservazione ...
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Consiste nell'indicazione del tempo in cui un fatto è avvenuto o un atto è stato compiuto. La data si riferisce generalmente al calendario in uso, ma nella formazione di essa entrano talora altri elementi, [...] giorno si potevano indicare le date con gli ordinali corrispondenti, oppure con gli ordinali da uno a dieci, seguiti dal genitivo μεσοῖντος (μηνός); ma il ventesimo giorno si chiamava di solito εἰκάς. Dopo il ventesimo giorno si contava con l ...
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genitivo
agg. e s. m. [dal lat. genetivus o genitivus (casus), propr. «generativo», che nel sign. grammaticale è ricalcato sul gr. γενικὴ πτῶσις «caso che indica un genere» cioè una specificazione]. – Caso g. (o semplicem. genitivo s. m.),...
possessivo
agg. [dal lat. possessivus, der. di possidere «possedere», part. pass. possessus]. – 1. Che esprime il concetto di possesso, che indica a chi una cosa appartiene. In grammatica: a. Aggettivi p. (o, sostantivato, i possessivi), gli...