di Christoph Schwarze
I clitici (dal gr. klíno «flettersi») costituiscono una categorie di parole variegata, caratterizzate essenzialmente dal fatto di essere brevi o brevissime (monosillabe o bisillabe); [...] di forma fonologica e ortografica, secondo il seguente schema:
(10) i di mi, ti, si, ci, vi diventa e davanti ai clitici accusativi e genitivo:
mi lo → me lo, ti lo → te lo, ecc.
mi ne → me ne, ma mi ci → mi ci
(11) nel cumulo si si la ...
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Bindi
Franco Cardini
Il nome ‛ Bindo ' è assai comune nella Firenze due-trecentesca, e appunto per il suo impiego estremamente diffuso D. lo ricorda insieme con quello di Lapo (Pd XXIX 103 Non ha Fiorenza [...] dallo Scartazzini-Vandelli, proviene da Aldobrandino; essendo, come abbiam detto, d'uso corrente, ne derivava la frequenza anche al genitivo patronimico: non consta tuttavia che ai tempi di D. il passaggio a cognome familiare vero e proprio fosse già ...
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ALEXANDROS (᾿Αλέξανδρος)
L. Guerrini
5°. - Nome che si è supposto di un incisore greco di gemme, che è molto dubbio se sia mai esistito. Il nome appare infatti su tre pietre:
i) Cammeo con figura di [...] Napoli con raffigurazione di Apollo appoggiato ad una Colonna; il dio tiene un ramo nella destra. Qui la firma di A. al genitivo probabilmente non indica il nome dell'artista, ma del possessore.
Bibl: C.I.G., IV, 7063; G. Minervini, in Bull. Nap., IV ...
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VIGOROSO da Siena
Raffaele Marrone
Non ne conosciamo la data e il luogo di nascita, né abbiamo informazioni sicure sull’identità dei suoi genitori. Stando a Ettore Romagnoli (I, ante 1835, 1976, p. [...] nome «Claudius», è possibile che la parola che accompagna il nome del pittore vada piuttosto interpretata come il genitivo di «claudus», ovvero «zoppo».
Il dossier documentario relativo all’artista, costruito perlopiù attraverso lo spoglio dei libri ...
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SISPHE (Sisϕe)
C. Saletti
È la forma etrusca del greco Σίσυϕος, con la sincope della semivocale intermedia ed il passaggio della desinenza -ος in -e. Si può però collegare, più direttamente, anche alla [...] S. è ancora da intendersi nella scritta tupisispés in un dipinto parietale della Tomba dell'Orco di Tarquinia. Poiché sispés è genitivo, tupi è la parola reggente, il cui significato è ancora incerto. Sispe sarebbe una forma aberrante di Sisϕe, con l ...
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tupi-guaraní Famiglia linguistica dell’America Meridionale divisa in 4 grandi gruppi: a) gruppo orientale, che comprende le sezioni sud-orientale (tupi propriamente detto, tupinambá, tupinique, guayajaro, [...] tra occlusive orali e gruppi di occlusive orali e nasali; nella morfologia, molto semplificata, la posizione inversa del genitivo e l’uso di prefissi e infissi pronominali nella flessione verbale.
I gruppi di lingua tupi appartengono al phylum ...
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IDENTITÀ ARCHITETTONICA. – Recupero e invenzione della tradizione. Identità architettonica e identità religiosa. Bibliografia
Recupero e invenzione della tradizione. – Dietro ciò che appare una legittima [...] a sé, senza cultura, ma cultura di sé come cultura dell’altro, cultura del doppio genitivo e della differenza rispetto a sé. La grammatica del doppio genitivo notifica altresì che una cultura non ha mai una sola origine. La monogenealogia sarebbe ...
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WOLOF
Carlo Tagliavini
. La lingua wolof rientrerebbe, secondo la classificazione del Delafosse, nel gruppo senegalo-guineense delle lingue centroafricane (cfr. sudanesi: Lingue, XXXII, p. 953). È parlata [...] della parola (p. es., gür "uomo" pl. gür ga; daba "leone" pl. daba dhya; bāye "padre" pl. bāye ba, ecc.). La costruzione del genitivo è diretta (AB) ma rafforzata da determinativi: p. es. kar u bur ba "la casa del re". Il verbo è molto semplice e ...
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Vedi BOLLI LATERIZI dell'anno: 1959 - 1994
BOLLI LATERIZÎ (v. vol. II, p. 124)
F. Taglietti; C. Zaccaria
Roma e dintorni. - Gli studi degli ultimi anni, dovuti soprattutto alla scuola finlandese che [...] t. f. corona; avilia m. f. | paeta). Spesso compaiono nomi servili, da soli e preceduti o seguiti dalla formula onomastica al genitivo del padrone o dell'officina [p.es. Anencletus / Q. Iuni Pastor(is servus). Apic(ius?) Apicior(um?) s(ervus?) f(ecit ...
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La composizione è un procedimento morfologico che permette di formare parole nuove (➔ neologismi) combinando insieme due (o più) morfemi lessicali invece che una parola e un affisso (➔ affissi), come accade [...] il composto latino paterfamilias «padre di famiglia», in cui il costituente familias esprime tramite la forma arcaica di genitivo -as la relazione di dipendenza dal primo costituente).
Per la classificazione dei composti un importante criterio è la ...
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genitivo
agg. e s. m. [dal lat. genetivus o genitivus (casus), propr. «generativo», che nel sign. grammaticale è ricalcato sul gr. γενικὴ πτῶσις «caso che indica un genere» cioè una specificazione]. – Caso g. (o semplicem. genitivo s. m.),...
possessivo
agg. [dal lat. possessivus, der. di possidere «possedere», part. pass. possessus]. – 1. Che esprime il concetto di possesso, che indica a chi una cosa appartiene. In grammatica: a. Aggettivi p. (o, sostantivato, i possessivi), gli...