PELLEGRINAGGIO
A.C. Quintavalle
La pratica devozionale del p., consistente nel recarsi, da soli o in gruppo, in un luogo sacro, prevalentemente a scopo votivo o penitenziale, è tipica delcristianesimo [...] il periodo della crisi dell'Impero romano e i primi tempi delcristianesimo e il periodo che va grosso modo dall'età carolingia al tempo romanico, e in genere delle crociate, su cui conviene concentrare la ricerca tenendo particolarmente conto ...
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Cessazione delle funzioni vitali nell’uomo, negli animali e in ogni altro organismo vivente o elemento costitutivo di esso.
Antropologia
Il concetto di morte
La m., come ogni altro evento del ciclo della [...] (Bergamo, S. Grata inter vites). Il periodo neoclassico torna al genio alato dell’antichità e ad altri simboli indiretti della m.; tra il relazione alla tensione escatologica. Con lo sviluppo delcristianesimo, si verrà definendo il concetto d’ ...
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La fede italiana: geografia e storia
Adriano Prosperi
La fede italiana: dalla libertà all'unità
Quando nel 1532 l’inquisitore di Cividale del Friuli si trovò davanti al contadino Biagio di Totulo da [...] ricordare che ci volle l’emergenza della Riforma perché si ponesse in modo perentorio un problema delgenere. Nella lunga storia delcristianesimo dopo la svolta costantiniana conflitti e divisioni erano stati la regola nella realtà italiana: allo ...
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La Chiesa di Roma prima e dopo Costantino
Da Vittore (189-199) a Liberio (352-366)
Emanuele Castelli
«Io sono in grado di mostrare i trofei degli apostoli: se vai infatti sul colle Vaticano o sulla [...] comunità ecclesiale era prefigurata nelle Scritture dall’arca di Noè (Gen 6,19-20 e 7,2-3): come all’interno philosophus et martyr, in L’ellenizzazione delcristianesimo dal I al II secolo, Atti del XIII Convegno di studi neotestamentari (Ariccia 10 ...
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I cenacoli intellettuali/1: ricerca religiosa e crisi modernista
Fabio Milana
Intellettuali e cultura religiosa
Proponendo panoramiche sue Riflessioni sulla cultura religiosa in Italia sul «Ragguaglio [...] come, su queste basi, Michelstaedter dovesse rivelarglisi «genio religioso», ierofania di quell’‘incoordinabile’ che si p. 156.
71 Ibidem, pp. 156-159.
72 Id., L’essenza delcristianesimo, Roma 2008, pp. 65 segg.; Id., Pellegrino di Roma cit., pp. ...
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La musica sacra come luogo di trasmissione della fede
Mauro Casadei Turroni Monti
Introduzione
Fin nelle più disparate direzioni musicali, l’ecclesia è sempre stata comodo piedistallo antropologico [...] ’anno senza andare in Chiesa per il Te Deum!»10. In genere la monodia liturgica era scolpita su un cantus planus distante dall’indole , spiegava Taddei, “voleva parlare della spiritualità delcristianesimo. Ma rimase talmente turbato e amareggiato da ...
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Politeismo e ‘monoteismo’ pagano, culti misterici ed ermetismo
Il pluralismo religioso imperiale all’epoca di Costantino
Giovanni Filoramo
Oggi si tende a vedere il mondo religioso imperiale dei primi [...] una credenza e una concezione comune a tutto il genere umano, dei greci e ugualmente dei barbari, una stato da non pochi studiosi considerato come il reale concorrente delcristianesimo nel prendere il posto della religione politica di Roma. Al ...
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Le riviste cattoliche/2: il primo Novecento
Sergio Apruzzese
Crisi modernista e risveglio religioso
Luogo di formazione e di confronto, la rivista fu il canale principale attraverso il quale passarono [...] insieme una delle più autorevoli concezioni delcristianesimodel periodo: una concezione dinamica, storicamente preparare l’Italia di domani, per formare un’Italia degna del suo genio cristiano e delle sue tradizioni, per formare un’Italia giovane ...
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Sinodi, assemblee, convegni ecclesiali
Maria Teresa Fattori
L’attività sinodale e collettiva dei vescovi italiani non trova nel 1870 una data significativa: piuttosto occorre rifarsi alla lunga storia [...] Italia. Scipione de’ Ricci tentò di dare stabilità a un nuovo genere sinodale, fondato su una base di consenso democratico, in cui il episcopali nel post concilio (1965-2005), «Rivista di storia delcristianesimo», 6, 2009, 1, pp. 183-212; Id., ...
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BORGO, Carlo
Giuseppe Pignatelli
Nato a Vicenza il 26 luglio 1731 da Ignazio e Santa Borgo, entrò nella Compagnia di Gesù nel 1746. Discepolo del Pellegrini, insegnò lettere in vari collegi della Compagnia [...] si aggiungeva un aspro attacco a Clemente XIV, e in genere all'autorità pontificia. Il B., con un linguaggio non molto un complotto di veri Deisti nemici non solo dell'integrità cattolica, ma delCristianesimo tutto, e di Gesù Cristo" (p. 57). Il B. ...
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sìmbolo s. m. [dal lat. symbŏlus e symbŏlum, gr. σύμβολον «accostamento», «segno di riconoscimento», «simbolo», der. di συμβάλλω «mettere insieme, far coincidere» (comp. di σύν «insieme» e βάλλω «gettare»)]. – 1. Nell’uso degli antichi Greci,...
spirito
spìrito (ant. e poet. spirto) s. m. [dal lat. spirĭtus -us «soffio, respiro, spirito vitale», der. di spirare: v. spirare1; il sign. grammaticale 1 b ricalca il gr. πνεῦμα (che è l’equivalente del lat. spiritus); nel sign. 7 di «alcole»...