Cellula
Jean Brachet
Massimo Aloisi
di Jean Brachet, Massimo Aloisi
Cellula
Fisiologia della cellula
di Jean Brachet
Sommario: 1. Introduzione storica. Metodi per lo studio della cellula. 2. Il citoplasma: [...] S e 18 S) e da una zona intercalare molto ricca in G e C, e che non è trascritta. È il caso di aggiungere che sia i geni dell'RNA 28 S e 18 S, sia le zone intercalari hanno un peso molecolare di circa 9 milioni di dalton e si ripetono intorno a 450 ...
Leggi Tutto
Progetto di ricerca, in sigla HGP (Human genome project), iniziato negli Stati Uniti nel 1990 e concluso nel 2000, con obiettivo di conoscere la sequenza dei geni della specie umana e la loro posizione [...] health. Resta da chiarire, però, il significato biologico delle sequenze individuate. Inoltre, solamente meno della metà dei geni analizzati corrisponde a funzioni riconoscibili in termini di proteine note. È ancora da comprendere il ruolo, posto che ...
Leggi Tutto
Orologio biologico
Rodolfo Costa
La vita sulla Terra si è evoluta in un contesto caratterizzato da imponenti variazioni ambientali, alcune di natura ciclica. È il caso, per fare un esempio, dell'alternanza [...] TIM/DBT che entra nel nucleo, dove PER inibisce la trascrizione dei geni per e tim. A questo ciclo di autoregolazione se ne sovrappone /CRY/CKIε/δ che entra nel nucleo dove CRY inibisce la trascrizione dei geni Per e Cry (fig. 4 A). In fig. 4 B è ...
Leggi Tutto
Genetica medica
Bruno Dallapiccola
(App. V, ii, p. 377)
Il progresso della g. m. è stato fortemente influenzato in questi anni dallo sviluppo delle tecniche di biologia molecolare (v. App. V e in questa [...] stato clonato da tempo il gene (nf1). Si tratta di un gene a organizzazione complessa, in quanto contiene al suo interno altri geni, e che si estende per una regione genomica di circa 350 kb. Mentre nei casi familiari (almeno due soggetti affetti) è ...
Leggi Tutto
Lo sviluppo dei linfociti
Fritz Melchers
(Basel lnstitute for lmmunology Basilea, Svizzera)
I linfociti derivano, durante lo sviluppo embrionale, dalla cellula staminale ematopoietica pluriPotente che [...] una struttura tipo catena L (fig. 6). Nel topo, i geni per il surrogato della catena L sono localizzati sul cromosoma 22, precede il loro riarrangiamento. Nei topi che non esprimono i geni RAG, l'induzione della trascrizione dei loci per la catena ...
Leggi Tutto
La grande scienza. Il Progetto genoma umano
Daniel J. Kevles
Il Progetto genoma umano
Il Progetto genoma umano o HGP (Human genome project) ha avuto origine negli Stati Uniti verso la fine degli anni [...] inoltrarono richieste di brevetto per 315 EST e per i geni umani da cui provenivano. Grazie agli elaboratori ABI, il risultava che quest'ultimo conteneva tra i 30.000 e i 40.000 geni, vale a dire un terzo di quelli indicati nelle prime stime, e ...
Leggi Tutto
Anticorpi e meccanismi genetici della diversità anticorpale
Francesca Di Rosa
Angela Santoni
Gli anticorpi o immunoglobuline sono glicoproteine che riconoscono perlopiù molecole estranee all'organismo [...] le catene λ esistono nell'uomo circa 30 segmenti funzionali V e 4 J, per le catene κ 40 V e 5 J. I geni riarrangiati delle catene H contengono segmenti genici V, J e anche D (Diversity), che insieme codificano per la regione V. Nel locus genico umano ...
Leggi Tutto
Sistema di gruppi sanguigni descritto nel 1946 dal genetista inglese A.E. Mourant, la cui base genetica è piuttosto complessa. Furono descritti due geni, Lea e Leb, che danno luogo a tre fenotipi, Le (a+ [...] è la correlazione tra sistema L. e sistema secretore, nonostante i rispettivi geni segreghino indipendentemente. Secondo la teoria di Grubb-Ceppellini vi sarebbero solo due coppie di geni Le, le e Se, se, delle quali la prima controlla la presenza ...
Leggi Tutto
Orologi biologici circadiani
Rodolfo Costa
La vita sulla Terra si è evoluta in un contesto caratterizzato da imponenti variazioni ambientali, alcune di natura ciclica. È il caso, per esempio, dell'alternanza [...] circadiani di batteri, funghi, piante e animali ha messo in evidenza come essi non siano omologhi (non derivino da geni ancestrali comuni) e suggerisce quindi che, nel corso dell'evoluzione, alcuni orologi circadiani si siano organizzati più volte e ...
Leggi Tutto
La grande scienza. Apoptosi: un programma speciale di morte cellulare
Thomas G. Cotter
Apoptosi: un programma speciale di morte cellulare
L'essere umano è un organismo pluricellulare in cui la divisione [...] le cellule in G1 viene probabilmente realizzata con l'interazione con altri geni, quali waf-1 e gadd 45, noti per il loro un gene di quel tipo e se altri virus hanno geni simili. I geni capaci di bloccare l'apoptosi si trovano in molti virus ...
Leggi Tutto
gene
gène s. m. [dal ted. Gen, termine coniato (1909) dal botanico e genetista dan. W. L. Johannsen, traendolo dal tema del gr. γένεσις «origine, generazione»]. – In genetica e biologia molecolare, tratto di acido desossiribonucleico (DNA)...
ingegneria
ingegnerìa s. f. [der. di ingegnere]. – 1. Gli studî, la tecnica e la professione dell’ingegnere: lavori d’i.; Scuola Superiore d’i.; facoltà d’i., o assol. ingegneria, la facoltà universitaria che prepara a tale professione: studente...