Genericamente, la parte centrale di qualche cosa, in quanto appaia più compatta di ciò che la circonda, o perché si consideri come primo elemento di formazione intorno a cui altri elementi si siano raccolti [...] e di sottili filamenti aggregati fra loro. L’RNAr è trascritto dall’organizzatore nucleolare, cioè da un gruppo di geni ripetuti che sono localizzati a livello delle costrizioni secondarie di alcuni cromosomi, detti cromosomi nucleolari. I precursori ...
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RADIOBIOLOGIA
Carissimo BIAGINI
1. Campi di applicazione. - Per r. si intende, in senso generale, lo studio degli effetti delle radiazioni sugli organismi viventi; spesso la parola è usata in senso [...] che la mutazione sia dannosa per la specie interessata. Quest'ultima caratteristica dipende dal fatto che la combinazione dei geni presenti negli individui di una data specie è stata selezionata attraverso un numero assai grande di generazioni e per ...
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Paleontologia
Danilo Torre
(XXVI, p. 50; App. IV, ii, p. 725; V, iv, p. 24)
La p. ha conosciuto a partire dalla fine della Seconda guerra mondiale un notevole sviluppo, sia per la qualità e quantità [...] in discussione il suo valore come teoria generale dell'origine della specie. È stato osservato che i geni subiscono per loro ragioni strutturali amplificazioni e riarrangiamenti di posizione con conseguenze strutturali tali da produrre la nascita ...
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Immunopatologia
Fernando Aiuti
Giuseppe Luzi
(App. V, ii, p. 622)
Gli aspetti più rilevanti nell'ambito dell'immunologia hanno riguardato, negli anni Novanta, varie malattie, con una migliore definizione [...] , in una maggiore suscettibilità al danno causato dalle radiazioni ionizzanti. Sono state dimostrate frequenti rotture cromosomiche, alterazioni dei geni per il TCR (T Cell Receptor) e anomalie sui cromosomi 7 e 14. In genere la morte dei pazienti ...
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RITMI BIOLOGICI
Giovanna Vitagliano Tadini
(v. ritmo: Biologia, XXIX, p. 459; ritmi biologici, App. IV, III, p. 228)
Unico meccanismo adattativo comune a tutti gli Eucarioti (organismi viventi provvisti [...] proteina subisce delle oscillazioni circadiane. Si conosce tanto l'RNA normale trascritto dal gene ''per+'' quanto l'RNA trascritto dai geni ''per S'', ''per L'', ''per null'' (v. fig.; S, L, null stanno a indicare le tre mutazioni del gene normale ...
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ZINCO
Franco Salvatori
Paolo Schlechter
(XXXV, p. 946; App. II, II, p. 1137; III, II, p. 1146; IV, III, p. 870)
Produzione - Dopo i notevoli incrementi registrati fino alla prima metà degli anni Settanta, [...] identiche, dell'omodimero. Un esempio di omodimerizzazione efficace si ha comunque nel caso di certe proteine attivatrici di geni correlati alla risposta all'AMPc.
A proposito di eterodimerizzazione va ricordata quella di due molecole proteiche, il c ...
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NUCLEOPROTEIDI
Luigi CALIFANO
(XXV, p. 18) - Si conoscono due tipi differenti di acidi nucleinici: il timonucleinico, che è il prototipo degli acidi nucleinici più complessi del regno animale e lo zimonucleinico, [...] cellulari perché sono costituenti essenziali della cromatina nucleare e quindi dei cromosomi e in definitiva dei geni cellulari, responsabili della trasmissione dei caratteri ereditarî. Nei cromosomi l'acido nucleinico ha una disposizione alterna ...
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AIDS
Giuseppe Visco
Ubaldo Visco Comandini
Silvia Franceschi
È la sigla dell'inglese Acquired immune-deficiency syndrome, "sindrome da immunodeficienza acquisita", malattia causata da un virus che [...] un cromosoma della cellula ospite.Esaminando la struttura molecolare dell'HIV, notiamo che il suo genoma è formato dai geni gag, pol ed env, che sono comuni agli altri retrovirus e che, nella cellula invasa, codificano la produzione, rispettivamente ...
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La grande scienza. Le origini dell'etologia
Patrick Bateson
Le origini dell'etologia
L'etologia è nata per fornire un approccio biologico allo studio del comportamento. I suoi fondatori, comunemente [...] comportamento: le modalità con cui un determinato comportamento aiuta a mantenere l'animale vivo e a propagare i suoi geni alla generazione successiva;
4) evoluzione del comportamento: la storia ancestrale e le modalità con cui un comportamento si è ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Giuseppe Montalenti
Giovanni Chieffi
Giuseppe Montalenti è stato uno degli eredi più rappresentativi della tradizione naturalistica italiana, sviluppando grandi interessi che spaziano dalla zoologia [...] tentativo di interpretare il meccanismo fisiologico con cui i geni della pigmentazione del piumaggio mettono in atto le proprie la microcitemia – si eredita indipendentemente da tutti i geni dei gruppi sanguigni. Inoltre, veniva confermata l’ipotesi ...
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gene
gène s. m. [dal ted. Gen, termine coniato (1909) dal botanico e genetista dan. W. L. Johannsen, traendolo dal tema del gr. γένεσις «origine, generazione»]. – In genetica e biologia molecolare, tratto di acido desossiribonucleico (DNA)...
ingegneria
ingegnerìa s. f. [der. di ingegnere]. – 1. Gli studî, la tecnica e la professione dell’ingegnere: lavori d’i.; Scuola Superiore d’i.; facoltà d’i., o assol. ingegneria, la facoltà universitaria che prepara a tale professione: studente...