Biologo francese (n. Nancy 1920 - m. 2013). Vincitore con A. Lwoff e J. Monod del premio Nobel per la fisiologia o la medicina (1965), compì pionieristiche ricerche volte allo studio dell'analisi genetica [...] scoperto l'esistenza di circuiti genetici regolatori che consentono al batterio di stimolare o reprimere l'attività di determinati geni e quindi di produrre o meno le relative proteine, a seconda delle necessità, segnalate dalla presenza o assenza di ...
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frequenza genica
Rita Lorenzini
Proporzione di ciascun allele sul totale degli alleli di un determinato gene presenti in una popolazione animale o vegetale. Ogni popolazione è caratterizzata da una [...] propria composizione genetica, ossia dall’insieme delle informazioni ereditarie contenute nei geni in un determinato momento della sua esistenza. Negli organismi diploidi, ogni gene è costituito da due alleli, che ne rappresentano le alternative ...
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Immunogenetista (Bradford, Massachusetts, 1903 - Bar Harbor, Maine, 1996). Ricercatore (dal 1953) nel laboratorio Jackson a Bar Harbor (Maine), si è occupato in particolare di genetica del topo, radiogenetica, [...] Nobel per la fisiologia o la medicina, insieme a J. Dausset e B. Benacerraf, per aver individuato un gruppo di geni responsabili delle risposte immunitarie dell'organismo. Mediante trapianti in topo, prima di cellule tumorali e poi di tessuti normali ...
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Ōsumi, Yoshinori. – Biologo giapponese (n. Fukuoka 1945). Laureatosi e addottoratosi presso l’università di Tokyo, ha lavorato anche negli Stati Uniti all'università Rockefeller di New York, e attualmente [...] di Tokyo. I suoi studi hanno condotto alla scoperta dell’autofagia nel lievito e all’identificazione dei geni essenziali per tale processo, detti geni Atg. Nel 2016 è stato insignito del Premio Nobel per la medicina o fisiologia "per le sue ...
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La grande scienza. Biotecnologie e politiche dei brevetti
Daniel J. Kevles
Biotecnologie e politiche dei brevetti
Il termine 'biotecnologia' è stato coniato dallo scienziato ungherese Karl Erky, che [...] tendevano a localizzarsi nei plasmidi, anelli extracromosomici di DNA che si trovavano in alcune cellule batteriche. Per studiare questi geni, Cohen aveva ideato una serie di metodi piuttosto sommaria destinata a isolarli e poi a inserirli in E. coli ...
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Genetista e citologo, nato a Schuyler's Falls, N.Y., l'11 gennaio 1889, morto il 27 dicembre 1938. Professore all'Istituto tecnologico di Pasadena, California. Fu uno dei più valenti collaboratori di Th. [...] ultimi anni si occupò dei cromosomi giganti delle ghiandole salivari di cui costruì la mappa. Compilò inoltre una lista completa dei geni di Drosophila melanogaster e della loro posizione nei cromosomi, che fu pubblicata postuma: C. B. Bridges e K. S ...
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Nel corso degli ultimi quindici anni le conoscenze sulla struttura e sulle funzioni della cellula, grazie agli sviluppi di nuove discipline quali la microscopia elettronica applicata ai materiali biologici [...] anche anelli di Balbiani quando particolarmente sviluppati), che non sono altro che l'espressione morfologica del gene (o complesso di geni) in attività (fig. 26).
Si è potuto dimostrare che a livello dei puffs il DNA assume uno stato particolarmente ...
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Particella virale submicroscopica (detta anche fago), endoparassita obbligata della cellula batterica, di cui provoca la lisi. I b. sono stati raggruppati in sei tipi differenti (A, B, C, D, E, F).
Come [...] sono variabili; alcuni possono essere molto piccoli e contenere 5 o 6 geni, altri molto grandi, e contenerne più di 100.
In base al riscontrabili in alcune salmonelle e shigelle sono riconducibili a geni del b. i quali non risentono dei processi ...
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Tipo di vettore (bacterial artificial chromosome), indicante in genetica molecolare un plasmide ricombinante che permette la clonazione di lunghi inserti di DNA e presenta un basso numero di copie nella [...] vettori BAC si utilizza il fattore F, un plasmide naturale di Escherichia coli, coinvolto nei processi di trasferimento dei geni e contenente due geni, par1 e par2, che mantengono basso il suo numero di copie nella cellula (una o due copie al massimo ...
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Il nostro sistema immunitario può essere considerato un 'sesto senso' in grado di riconoscere e contrastare tutto quello che può arrecarci danno. Nel corso dell'evoluzione si è sviluppato in maniera da [...] .
FAS. - La molecola FAS, conosciuta anche come CD95, è il prototipo dei recettori di morte che appartengono a un'ampia famiglia di geni, nota come famiglia del TNF, che codifica per molti recettori di morte tra cui il TNF, da cui prende il nome. La ...
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gene
gène s. m. [dal ted. Gen, termine coniato (1909) dal botanico e genetista dan. W. L. Johannsen, traendolo dal tema del gr. γένεσις «origine, generazione»]. – In genetica e biologia molecolare, tratto di acido desossiribonucleico (DNA)...
ingegneria
ingegnerìa s. f. [der. di ingegnere]. – 1. Gli studî, la tecnica e la professione dell’ingegnere: lavori d’i.; Scuola Superiore d’i.; facoltà d’i., o assol. ingegneria, la facoltà universitaria che prepara a tale professione: studente...