coalescenza
Mauro Capocci
Teoria che studia l’andamento filogenetico dei geni e degli alleli all’interno delle popolazioni. Se si prendono due individui con gli stessi tratti genetici ereditari e una [...] a identificare un progenitore comune. I due lignaggi vanno quindi incontro a coalescenza. A partire da un insieme finito di geni o alleli, che non siano soggetti a selezione ma a un tasso costante di mutazione (la cosiddetta deriva genetica), si ...
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Biologia e medicina
Gruppo di organismi di natura non cellulare e di dimensioni submicroscopiche costituiti da un acido nucleico rivestito da un involucro proteico (capside) incapaci di una sintesi proteica [...] di infezione produttiva. In cellule sensibili ma non permissive, tuttavia, l’infezione può portare all’espressione di alcuni geni virali soltanto – si parla allora di infezione abortiva – e la cellula ospite può pertanto sopravvivere. In questo caso ...
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Genetica del comportamento
Ralph J. Greenspan
La convinzione che i caratteri comportamentali si trasmettano da una generazione alla successiva è molto antica. Per secoli gli uomini hanno sfruttato questa [...] . La progenie risultante (F2) rivelerà se la differenza comportamentale è dovuta a un singolo gene, a pochi o a molti geni a seconda di quanti differenti fenotipi presenta. In questo modo sono stati effettuati incroci tra cani per determinare la base ...
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Evoluzione genetica dell'uomo
Sean B. Carroll
Che cosa è l'uomo, se il suo supremo bene e tutto il prezzo del suo tempo restringesi nel mangiare e nel dormire? Un bruto, e null'altro. Certo quegli che [...] grado di dare forma alle principali differenze tra i Mammiferi nel contenuto del codice genetico. Si deve inoltre notare che l'80% dei geni dei topi hanno un ortologo di 1:1 nel genoma umano, e che più del 99% hanno un qualche omologo. Queste cifre e ...
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peptidi natriuretici
Paolo Gallo
Famiglia di neurormoni codificati da differenti geni ma caratterizzati da numerose analogie strutturali, funzionali e metaboliche. I fattori natriuretici atriale (ANF), [...] cerebrale (isolato per la prima volta nel tessuto cerebrale suino, BNP) e di tipo C (CNP), svolgono numerose funzioni per il mantenimento dell’omeostasi cardiovascolare. Sono rilasciati in seguito a un ...
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In genetica dello sviluppo, forma abbreviata di Homeobox, che indica un complesso di geni essenziali per lo sviluppo dello schema corporeo dei Mammiferi. Gli animali finora studiati (Hydra, Molluschi, [...] complessi, localizzati su cromosomi differenti e designati come complessi Hox per il topo e HOX per l’uomo. L’ordine dei geni all’interno dei complessi Hox è fondamentalmente lo stesso ed è simile a quello del complesso genico HOM-C degli Insetti ...
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L’insieme delle scienze riguardanti gli organismi viventi. Dal punto di vista della classificazione dei viventi, la b. si distingue in vegetale (➔ botanica) e animale (➔ zoologia); se invece si tiene conto [...] . I biologi sono arrivati alla conoscenza dell’architettura di genomi complessi, quali quelli degli eucarioti, e al sequenziamento dei geni umani. L’esecuzione del Progetto Genoma (➔ genoma) ha prodotto a sua volta una grande quantità di avanzamenti ...
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VARIABILITÀ GENETICA (XXXIV, p. 997; App. I, p. 1111)
Guido Modiano
Ogni specie è costituita da individui con patrimonio genetico molto simile, ma non identico (salvo che nei gemelli monozigoti). Questa [...] la cui variazione le ha provocate: la relazione tra v. genetica e v. fenotipica è del tutto formale e più che di geni si dovrebbe parlare di fattori. Ciascuno di essi è individuato per il fatto di essere un marcatore genetico, cioè come sito genetico ...
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Biologia
Processo che genera in una cellula diploide o parzialmente diploide nuovi geni o combinazioni cromosomiche che non si trovano in queste cellule o nei loro progenitori. La r. permette di ottenere [...] fu scoperta da T.H. Morgan, agli inizi del 20° sec., nel moscerino della frutta Drosophila melanogaster.
La r. fra geni avviene con diversa frequenza nelle diverse specie e nei diversi punti sul cromosoma. La conoscenza della frequenza di r. fra due ...
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knock out
Modello cellulare e animale nel quale uno o più geni sono stati attivati o inattivati mediante manipolazione genetica, allo scopo di ottenere un organismo transgenico che presenti specifiche [...] 20° sec., possono contenere oncogeni attivati e sviluppare diverse forme di neoplasie. In altri casi, inattivando interi set di geni, sono stati generati topi k. o. con un’importante perdita di funzioni biologiche a causa della mancata produzione di ...
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gene
gène s. m. [dal ted. Gen, termine coniato (1909) dal botanico e genetista dan. W. L. Johannsen, traendolo dal tema del gr. γένεσις «origine, generazione»]. – In genetica e biologia molecolare, tratto di acido desossiribonucleico (DNA)...
ingegneria
ingegnerìa s. f. [der. di ingegnere]. – 1. Gli studî, la tecnica e la professione dell’ingegnere: lavori d’i.; Scuola Superiore d’i.; facoltà d’i., o assol. ingegneria, la facoltà universitaria che prepara a tale professione: studente...