HOLLIDAY, Robin
Marco Vari
Genetista inglese, nato in Palestina il 6 novembre 1932. Ha lavorato presso il Natural Institute for Medical Research dell'università di Cambridge, inizialmente quale membro [...] in modo covalente formando molecole ricombinanti mature.
Il modello, successivamente modificato e integrato con ulteriori dettagli da altri genetisti (soprattutto M. Meselson e C. M. Radding), prevede che lo scambio fisico di tratti di DNA tra ...
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Razza
Guido Modiano
di Guido Modiano
Razza
sommario: 1. Definizione. 2. Criteri di classificazione. 3. Genetica delle razze: a) livello descrittivo o statico; b) livello storico o dinamico; c) la struttura [...] (v. È a, 2). Con uno studio di questo genere si è giunti a una stima di m di circa 0,10 per la commistione genetica caucasica tra i neri viventi in Georgia (S.U.A.), basata sui risultati concordanti ottenuti su 12 geni, mentre per i geni βS, Gd-, T ...
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VAVILOV, Nikolaj Ivanovič
Giuseppe Montalenti
Genetista russo, nato nel 1887, morto a Magadan in Siberia, probabilmente alla fine del 1942. Studiò scienze agrarie a Petrovsko-Razumovskoe (presso Mosca), [...] valore, già collaboratori del V., furono esonerati dalla direzione dei relativi istituti, sotto l'accusa di essere sostenitori delle teorie genetiche "mendeliane e morganiane".
Bibl.: P. S. Hdson e R. H. Richens, The new genetics in the Soviet Union ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La genetica nel Novecento
Mauro Capocci
Alessandro Volpone
La riscoperta delle leggi di Mendel e lo sviluppo della genetica agraria
Le leggi di Mendel furono menzionate in Italia per la prima volta [...] porteranno rapidamente a emigrare negli Stati Uniti (all’Università di Stanford) e a diventare uno dei più noti studiosi di genetica umana a livello mondiale.
A Napoli fu creato un nuovo tipo di istituto per l’Italia, indipendente dall’università (e ...
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UOMO
Antonio Ascenzi
Guido Modiano
Origine (XXXIV, p. 748; v. anche paleoantropologia, App. II, ii, p. 486; III, ii, p. 348; IV, ii, p. 720). − In paleontologia umana, si definisce come origine dell'u. [...] che quelle proposte siano quelle giuste (v. sopra: Origine).
Un altro punto riguarda i tentativi di valutare i gradi m di mescolamento genetico. L'obiettivo che ci si pone è, come si è visto, di ottenere una stima del contributo di un gruppo esterno ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1991-2000
1991-2000
1991
Il sistema operativo Linux. Uno studente finlandese, Linus Torvalds, sviluppa il sistema operativo Linux. Il sistema può essere distribuito, [...] da un pezzo di ambra frammenti di DNA di una termite morta 30 milioni di anni fa ca.; ciò indica che le molecole genetiche si conservano assai più a lungo di quello che si pensava sinora.
Nasce il primo animale ingegnerizzato per i trapianti d'organo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Ricchezza di specie, di geni e di ecosistemi; la nozione di biodiversità si fonda su [...] cromosomi, come pure la quantità di DNA contenuto in una cellula (dimensione del genoma) costituiscono alcuni tipi di diversità genetica. Nei batteri, per esempio, le dimensioni dei genomi variano ampiamente da 6x105bp a più di 107bp (coppie di basi ...
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pesticida
Giuseppe Maria Carpaneto
Sostanza chimica impiegata per combattere gli organismi ritenuti nocivi alla specie umana e alle sue attività. In pratica hanno questo nome soltanto le sostanze destinate [...] molte specie di uccelli insettivori). Negli ultimi anni, genetisti e biochimici vegetali hanno prodotto alcuni ceppi di piante geneticamente modificate (OGM, Organismi geneticamente modificati) che presentano una certa resistenza agli insetti nocivi ...
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GENE
Burke H. Judd
Storia e problematiche della ricerca. - La doppia elica del DNA. - La fase esplosiva nell'evoluzione del concetto di g. (v. anche codice genetico, in questa Appendice; genetica, XVI, [...] p. 509; App. II, i, p. 1022; III, i, p. 716; IV, ii, p. 7; variabilità, XXXIV, p. 997; App. I, p. 1111; variabilit'a genetica, App. IV, iii, p. 792) prese l'avvio nel 1953, quando J. D. Watson e F. H. C. Crick proposero il celebre modello della ...
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La grande scienza. Malattie genetiche, cervello e comportamento
Ursula Bellugi
Zona Lai
Julie Korenberg
Malattie genetiche, cervello e comportamento
Le neuroscienze cognitive hanno le proprie radici [...] da ritardi mentali, per il confronto con la sindrome di Williams. Inoltre, ricerche recenti dal punto di vista neurobiologico e genetico pongono, a pieno diritto, la sindrome di Down in un'area di interesse per quanto riguarda la relazione fra geni ...
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genètica s. f. [dall’ingl. genetics, termine coniato nel 1906 dal biologo ingl. W. Bateson, dall’agg. genetic «genetico»]. – Ramo delle scienze biologiche che studia tutti i fenomeni e tutti i problemi relativi alla discendenza e cerca di determinare...
-genetico
-genètico [der. di -genesi, secondo l’agg. seg.]. – Secondo elemento di aggettivi composti, correlati con i sost. in -genesi (per es., partenogenetico) e anche, meno spesso, con i sost. in -genia (epigenetico), talora autonomi, con...