La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Lo sviluppo della biologia molecolare
Michel Morange
Lo sviluppo della biologia molecolare
La nascita della biologia molecolare nella [...] di due discipline che si sono rapidamente sviluppate a partire dai primi anni del XX sec.: la biochimica e la genetica.
I biochimici avevano dimostrato l'importanza delle proteine nelle attività cellulari e dato inizio al loro isolamento e alla loro ...
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Genetista (Nemirov, Ucraina, 1900 - Davis, California, 1975). Lettore all'univ. di Leningrado, nel 1927 si trasferì negli USA, dove lavorò alla Columbia University nel laboratorio di T. H. Morgan e poi, [...] nascente. Oltre a Genetics and the origin of species (1937; 3a ed. 1951), con cui gettò le basi della genetica evoluzionistica, si ricordano tra le sue pubblicazioni Evolution, Genetics and man (1955), Heredity and the nature of man (1964), Essais ...
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GENETICA (dal gr. γενετικός "relativo alla generazione")
Thomas Hunt MORGAN
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La teoria dell'individualità dei cromosomi dà un'importanza assai notevole alla sostanza cromatica, come estrinsecatrice [...] , e si trova solo nei maschi, mentre i cromosomi X si trovano in ambedue i sessi e si scambiano ad ogni generazione.
La genetica ha dimostrato che i cromosomi X sono latori di geni come gli altri cromosomi, e che ciascun gene particolare, da essi ...
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Deme
Saverio Forestiero
Popolazione locale costituita da organismi a riproduzione sessuata tra cui c’è flusso genico completo. Un deme consiste, perciò, in una popolazione panmittica, ossia caratterizzata [...] molto rara in natura, essa è tuttavia un presupposto teorico indispensabile nei modelli matematici di genetica di popolazione. I genetisti concepiscono il deme come una popolazione demograficamente chiusa (non ci sono né immigranti né emigranti ...
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Zoologo (Jacksonville, Illinois, 1891 - Pasadena, California, 1970). Si laureò nel 1914 alla Columbia University, nel laboratorio diretto da Th. H. Morgan; fu assistente al Carnegie Institute di Washington [...] per effetto di inversioni cromosomiche, la determinazione del sesso. Contribuì con il gruppo "storico" dei genetisti della Drosophila (Th. H. Morgan, H. J. Muller e C. B. Bridges) alla formulazione della teoria cromosomica dell'ereditarietà. Fu ...
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TUMORE (XXXIV, p. 474)
Paolo BUFFA
Il problema del cancro, dal punto di vista teorico, ha superato i limiti della patologia per diventare uno dei problemi centrali della biologia generale, mentre dal [...] . I risultati già conseguiti sono notevolissimi: per es. si è stabilito che la suscettibilità tumorale è condizionata da fattori genetici, che è specifica per ogni tipo di tumore, che per ogni forma tumorale interviene una combinazione di geni, ecc ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella prima metà del Novecento si elabora nella cosiddetta teoria sintetica dell’evoluzione [...] caso i modelli proposti possono confliggere e tuttavia la sintesi tra mendelismo e darwinismo viene realizzata a livello teorico dalla genetica. Tuttavia, perché maturi la possibilità di una sintesi tra teoria e prassi e affinché essa sia più ampia e ...
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(XIV, p. 560)
Termine introdotto da F. Galton (1822-1911) nel 1883 nel libro Inquiries into the human faculty, per indicare il programma di miglioramento della specie umana attraverso matrimoni selettivi. [...] quelle che si riscontrano all'interno di una razza. Di conseguenza, privo com'è di qualsiasi base genetica, non è compito del genetista prendere in esame il razzismo che rimane un fenomeno sociale, economico e culturale.
In secondo luogo la speranza ...
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Chimico (Blackpool 1932 - Vancouver 2000). Prof. di biochimica e biologia molecolare all'univ. della Columbia Britannica dal 1970, responsabile scientifico della rete di Centri di eccellenza operanti nel [...] prevedibili nelle sequenze amminoacidiche della proteina codificata dal gene mutato. Il metodo, noto come mutagenesi sito-specifica (site directed mutagenesis, SDM) viene largamente impiegato da chimici, biochimici, neurobiologi e genetisti. ...
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Cultore di scienze agrarie russo (Karlovka, Poltava, 1898 - Kiev 1976). In polemica con la genetica classica, nel 1935-36 sostenne una teoria di impronta neolamarckista, secondo la quale i caratteri acquisiti [...] a Magadan in Siberia, e L. assunse (1938) la presidenza di tale Accademia e (1940) la direzione dell'Istituto di genetica dell'Accademia delle scienze. Gli esperimenti portati a sostegno della teoria di L. non furono confermati dai biologi dei paesi ...
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genètica s. f. [dall’ingl. genetics, termine coniato nel 1906 dal biologo ingl. W. Bateson, dall’agg. genetic «genetico»]. – Ramo delle scienze biologiche che studia tutti i fenomeni e tutti i problemi relativi alla discendenza e cerca di determinare...
-genetico
-genètico [der. di -genesi, secondo l’agg. seg.]. – Secondo elemento di aggettivi composti, correlati con i sost. in -genesi (per es., partenogenetico) e anche, meno spesso, con i sost. in -genia (epigenetico), talora autonomi, con...