Biologo (n. Londra 1910 - m. 1983), lettore di zoologia all'University College di Londra (1932-47), poi prof. di zoologia all'univ. del Texas (1947-53). Trasferitosi in Australia, ha tenuto le cattedre [...] di zoologia (1958-64) e di genetica (1964-76) all'univ. di Melbourne, per passare poi al dipartimento di biologia delle popolazioni dell'Università nazionale australiana a Canberra. Socio straniero dei Lincei (1978). Si è occupato prevalentemente di ...
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Zoologo (Trieste 1905 - Belo Horizonte 1977); fu assistente presso l'istituto di zoologia di Padova dal 1926 al 1938, anno in cui, per le leggi razziali, fu sospeso dal servizio. Prof. universitario in [...] Brasile, ha diretto il laboratorio di citologia e genetica all'Istituto Butantan di San Paolo; dal 1954 insegnò zoologia all'univ. di Minas Gerais a Belo Horizonte. Si è occupato di fisiologia comparata degli Invertebrati e dei Vertebrati, di ...
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Cooperazione
Gerald S. Wilkinson
(Department of Zoology, University of Maryland, College Park, Maryland, USA)
La cooperazione si verifica quando due organismi traggono beneficio da un'azione comune. [...] a partire da una singola cellula fa sì che tutte le cellule di un embrione in via di sviluppo siano geneticamente identiche.
La separazione precoce della linea germinale dalle cellule da cui si sviluppa il resto del corpo può ulteriormente favorire ...
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Uno dei due nuclei, il più piccolo (5 μm ca.) dell’apparato nucleare dei Ciliati (➔ macronucleo). A seconda delle specie, una cellula ne può contenere da uno a molti. Mancano di nucleoli, sono diploidi [...] e il loro DNA non viene trascritto; coinvolti nella ricombinazione genetica e nella rigenerazione dei macronuclei.
Anomalia citologica delle cellule di mammifero determinata dalla condensazione prematura di cromosomi o di frammenti di cromosomi che ...
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Zoologo (Asti 1879 - Milano 1934); prof. nelle univ. di Siena, Sassari e (dal 1926) Pavia, autore di importanti ricerche di citologia sul crostaceo Artemia salina, di cui studiò i processi riproduttivi, [...] illustrando l'origine e l'evoluzione delle varie razze. Eseguì anche altri notevoli lavori di citologia e genetica. ...
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Termine equivalente ad albero genealogico, usato per indicare l’elenco completo degli ascendenti paterni e materni di un animale, quale risulta da appositi libri genealogici (herd-books o studbooks). Dapprima [...] inglese, poi fu applicato ad altri animali domestici per gli scopi della selezione. Con l’estendersi degli studi di genetica, l’elenco degli ascendenti ha avuto vasta applicazione e il termine si usa ora largamente, con il medesimo significato ...
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PSICOBIOLOGIA
Daniele Bovet
. Definizione. - Fra ìe scienze naturali la p. ha come oggetto lo studio delle strutture biologiche sulle quali riposano il comportamento animale e umano. Definita recentemente [...] . Oliverio, 1967) hanno permesso di confermare l'importanza dei fattori genetici (fig. 9).
Esperienza precoce e "imprinting". - Da un memoria e l'intricarsi dei fattori di programmazione genetica e dei processi di apprendimento che condizionano l' ...
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Selezione sessuale
Malte Andersson
(Department of Zoology, University of Goteborg, Goteborg, Svezia)
La selezione sessuale deriva dalla competizione per il partner e influisce profondamente, dal punto [...] un particolare tipo potrebbe conferire un vantaggio selettivo e dunque divenire stabile nella specie".
Supponiamo che si origini una variazione genetica in un tratto maschile come la lunghezza della coda e che il maschio con una coda più lunga della ...
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DNA antico
Isolina Marota
Franco Rollo
Nel DNA sono scritti i caratteri biologici di un organismo, che ne condizioneranno lo sviluppo embrionale e la capacità di crescere, adattarsi all'ambiente in [...] un pastore rientri in quello che viene definito con la sigla K. Il DNA mitocondriale delle popolazioni europee è attualmente suddiviso dai genetisti in nove aplogruppi (H, T, U, V, W, X, I, J, K). In particolare il DNA della mummia corrisponde a una ...
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Storie naturali
Stephen C. Stearns
(Zoologisches Institut, Universität Basel, Basilea, Svizzera)
La diversità della vita sulla Terra è anche una diversità di storie naturali. Le piante superiori e gli [...] anni e ciò non è incoraggiante per le persone di mezza età (fig. 7).
Ottimizzazione della storia naturale e variabilità genetica non adattativa
Un'altra idea chiave per la teoria delle storie naturali è stata suggerita da P.B. Medawar (1946), secondo ...
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genètica s. f. [dall’ingl. genetics, termine coniato nel 1906 dal biologo ingl. W. Bateson, dall’agg. genetic «genetico»]. – Ramo delle scienze biologiche che studia tutti i fenomeni e tutti i problemi relativi alla discendenza e cerca di determinare...
-genetico
-genètico [der. di -genesi, secondo l’agg. seg.]. – Secondo elemento di aggettivi composti, correlati con i sost. in -genesi (per es., partenogenetico) e anche, meno spesso, con i sost. in -genia (epigenetico), talora autonomi, con...