CORTESI, Fabrizio
Andrea Ubrizsy
Nacque a Roma l'8 giugno 1879 da Enrico e Agnese Busiri Vici. L'inclinazione alla botanica si rivelò molto precocemente: studente liceale già possedeva un erbario che, [...] studi critici, raccolti in una serie di monografie, con figure, pubblicate tra il 1903 e il 1916; ne studiò la genetica e la sistematica e, adottando originali criteri, riuscì a trovare alcuni nuovi ibridi del genere Ophris ed Orchis, accettati nei ...
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Biondi, Matthew Nicholas (Matt)
Gianfranco e Luigi Saini
Stati Uniti • Palo Alto (California), 8 ottobre 1965 • Specialità: 50 m, 100 m, 200 m stile libero; 100 m farfalla
Matt Biondi è uno dei tre [...] il nuotatore del Suriname Anthony Nesty, che in questa occasione smentì il pregiudizio diffuso nell'ambiente sulla scarsa propensione genetica dei neri per il nuoto. La sconfitta si verificò con il minimo scarto: Nesty si impose per 1 centesimo ...
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Nacque ad Asti il 20 giugno 1879; si laureò in scienze naturali all'università di Torino (1901), sotto la direzione di Ermanno Giglio-Tos. Quando (1903) questi occupò la cattedra di zoologia a Cagliari, [...] . L'A. è inoltre autore di pubblicazioni su argomenti di carattere generale sempre nel campo della citologia e della genetica. Ha indirizzato alcuni allievi alle ricerche citologiche.
Le note e memorie pubblicate dall'A. sono circa una sessantina. La ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Antonio Labriola
Alessandro Savorelli
Nel periodo della Seconda Internazionale Antonio Labriola fu tra i più originali teorici del marxismo, al quale era approdato dopo essersi formato nell’alveo dell’hegelismo [...] di fonti, per chi voglia ingegnarsi a studiare il passato secondo l’angolo visuale della nuova veduta storico-genetica, o speciali attitudini di orientazione politica in chi voglia praticamente operare al presente» (La concezione materialistica della ...
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LIVI, Livio
Alessio Farcomeni
Nacque a Roma il 2 genn. 1891 da Ridolfo e da Luisa Bacci, entrambi di origini pratesi.
Il L. proveniva da un ambiente familiare borghese che aveva consuetudine con gli [...] non raggiunge il suo massimo che molti anni dopo l'insorgenza della capacità genetica stessa, e più probabilmente verso il 23° anno di età" (Sulle variazione della attitudine genetica della donna secondo l'età, in Economia, n.s., 1939, vol. 17, p ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] entità e fenomeni del mondo celeste (tab. 1).
Biologia
Con ♀ e ♂ si indicano rispettivamente la femmina e il maschio. In genetica si indicano con P la generazione parentale, con F1, F2, F3 le successive generazioni. Negli alberi genealogici umani si ...
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CHIARUGI, Alberto
Valerio Giacomini
Nato a Firenze il 20 nov. 1901 dall'anatomista Giulio e da Elena Lensi, realizzò la sua prima formazione in un ambiente culturale altamente qualificato. Nel 1924 [...] sistematica e significato fitogeografico attraverso l'indagine fitogenetica, in Webbia..., XI (1959), pp. 861-888; L'evoluzione del sistema genetico a livello sopraspecifico, in Quaderni d. Acc. naz. d. Lincei, XLVII (1960), pp. 237-271.
Fonti e Bibl ...
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Filosofo e psicologo (Hull, Yorkshire, 1843 - Cambridge 1925). W. concepì la psicologia come scienza dell'esperire, sottolineandone il carattere di attività e insistendo soprattutto sull'attenzione e sul [...] , oltre che su G. G. F. Stoud, su W. McDougall e su F. Bartlett, anche se la sua analisi "genetica", troppo legata a presupposti filosofici ottocenteschi, risultò ben presto superata. In filosofia sostenne una forma di idealismo teistico (Naturalism ...
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LEVI, Primo
Simona Foà
Nacque a Torino, il 31 luglio 1919, da Cesare e da Ester Luzzati.
I genitori erano ebrei piemontesi (il padre, ingegnere, aveva talvolta soggiornato all'estero per lavoro), si [...] bella serie di Mondadori di divulgazione scientifica, I cacciatori di microbi, L'architettura delle cose, un primo libro sulla genetica che stava ancora nascendo - siamo all'inizio degli anni Trenta -, L'uomo questo sconosciuto di Carrell, che era di ...
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Disciplina, fondata da S. Freud, che ha per oggetto lo studio e il trattamento terapeutico di disturbi di tipo psicologico nel quadro di una teoria dinamica della psiche il cui concetto centrale è quello [...] le istanze dell’Io e del Super-Io, e da questi conflitti derivano i sintomi nevrotici. Estendendo in una prospettiva genetica lo studio dei fattori che presiedono all’insorgere delle nevrosi, Freud ha delineato le fasi di una vita sessuale infantile ...
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genètica s. f. [dall’ingl. genetics, termine coniato nel 1906 dal biologo ingl. W. Bateson, dall’agg. genetic «genetico»]. – Ramo delle scienze biologiche che studia tutti i fenomeni e tutti i problemi relativi alla discendenza e cerca di determinare...
-genetico
-genètico [der. di -genesi, secondo l’agg. seg.]. – Secondo elemento di aggettivi composti, correlati con i sost. in -genesi (per es., partenogenetico) e anche, meno spesso, con i sost. in -genia (epigenetico), talora autonomi, con...