In genetica dello sviluppo, sigla di homeotic gene complex, che indica un complesso di geni essenziali per lo schema dello sviluppo corporeo degli Insetti (➔ omeotici, geni). ...
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(o operon) In genetica, gruppo di geni strutturali adiacenti, che sono trascritti tutti in una singola molecola di mRNA e che sono pertanto soggetti a una regolazione coordinata. In Escherichia coli, i [...] La prima e principale scoperta che ha portato alla comprensione del controllo genico avvenne negli anni 1950 con l’analisi genetica dettagliata, di F. Jacob e J. Monod, degli enzimi del metabolismo del lattosio in Escherichia coli e culminò, nel 1961 ...
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In genetica, mutazione del genoma caratterizzata dall’assenza di una coppia di cromosomi omologhi; prodotta per incrocio di individui monosomici per lo stesso cromosoma, è letale a meno che non si verifichi [...] in organismi poliploidi ...
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In genetica, le varie forme di un enzima (per es. con differente mobilità elettroforetica) codificate da alleli diversi di uno stesso locus. Si distinguono dagli isoenzimi (o isozimi), che sono codificati [...] da loci diversi ...
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In genetica, carattere ereditario che in una popolazione si presenta e varia con stati discreti e non continui, come, per es., il numero delle vertebre nei pesci o i gruppi sanguigni nell’uomo. ...
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In genetica umana, il primo individuo esaminato in cui si riscontra un determinato carattere e dal quale si parte per la costruzione di un albero genealogico per stabilirne l’ereditarietà e la trasmissibilità. ...
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In genetica, fenomeno per cui gli ibridi tra due linee pure sono più vigorosi, resistenti e produttivi delle linee da cui derivano (v. fig.); è detto anche lussureggiamento degli ibridi. ...
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In genetica, variazione prodotta da cause esterne, ambientali, sul corpo (soma) degli organismi viventi, priva di riflesso sulle cellule germinali. Le m. quindi non divengono ereditarie; si contrappongono [...] perciò alle mutazioni ...
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In genetica, il segmento di gene delle cellule eucariotiche che è trascritto nell’RNAm.
Gli e., saldati tra loro, costituiscono l’informazione per l’intera proteina codificata dal gene (➔ trascrizione). ...
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eterozigòte, indivìduo In genetica, individuo diploide ibrido per un carattere mendeliano, nel quale cioè il gene per un determinato carattere è formato da un allele dominante e da uno recessivo. Nel fenotipo, [...] in genere, si manifesta soltanto il carattere dominante ...
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genètica s. f. [dall’ingl. genetics, termine coniato nel 1906 dal biologo ingl. W. Bateson, dall’agg. genetic «genetico»]. – Ramo delle scienze biologiche che studia tutti i fenomeni e tutti i problemi relativi alla discendenza e cerca di determinare...
-genetico
-genètico [der. di -genesi, secondo l’agg. seg.]. – Secondo elemento di aggettivi composti, correlati con i sost. in -genesi (per es., partenogenetico) e anche, meno spesso, con i sost. in -genia (epigenetico), talora autonomi, con...