classificazione e sistematica
Giuseppe M. Carpaneto
Ordinare la natura
Il mondo dei viventi può apparire come un insieme caotico dove le forme e i colori degli animali e delle piante sono stati decisi [...] in comune di tipo fisico, ecologico e comportamentale. Queste caratteristiche sono utilizzate dagli animali per quei casi in cui si ottiene un ibrido vitale, la distanza genetica minima ci dice che le due specie sono strettamente imparentate tra ...
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Competizione
Mauro Maldonato
Il termine competizione (dal latino tardo competitio, derivato da competere, "competere") designa la gara, la lotta, il misurarsi con qualcuno per la conquista di un primato. [...] sé stesso per altri, contribuisce alla riproduzione del proprio corredo genetico. Ma se è vero che già l'uomo dell'Età .
La competizione sportiva riproduce forme e schemi di contesa comportamentale ed è definita e regolata da una fitta serie di ...
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vasculopatie cerebrali
Gian Luigi Lenzi
Nei Paesi industrializzati le vasculopatie cerebrali costituiscono la terza causa di morte – dopo le malattie cardiovascolari e le neoplasie – ma sono la prima [...] della sostanza bianca sottocorticale, i disturbi della sfera cognitiva e comportamentale a eziologia vascolare, l’epilessia vascolare, le vasculopatie a base genetica, le malformazioni arterovenose, le alterazioni della parete arteriosa del circolo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il comportamento è la proprietà degli organismi animali che collega la loro fisiologia [...] molti comportamenti innati, a forte determinazione genetica, se sono complessi, hanno bisogno per esprimersi compiutamente del contributo di informazione proveniente dall’ambiente. Una sequenza comportamentale come la costruzione di un nido, per ...
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Alzheimer, Alois
Pietro Calissano
(propr. Aloysius) Psichiatra tedesco (Marktbreit 1864 - Breslavia 1915). Prof. a Breslavia (dal 1912), contribuì in modo notevole all’affermazione dell’indirizzo anatomico [...] analoghe da un punto di vista anatomopatologico e comportamentale, hanno dimostrato che la crescita in ambienti arricchiti , talvolta in individui dell’età di 30 anni. Un fattore genetico della malattia che si presenta dopo i 65 anni è l’ ...
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dipendenza, tolleranza, sensibilizzazione
Francesco Clementi
La tolleranza, la dipendenza e l’assuefazione sono comuni a molti farmaci e alle sostanze d’abuso, o droghe, condizionando il comportamento [...] i motivi che la inducono sono più legati agli stimoli esterni, comportamentali (per es., l’uso di siringa) e sociali, la di droghe diventano dipendenti. Questo fatto è dovuto a fattori genetici, ambientali e ai meccanismi con i quali la droga produce ...
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invecchiamento cerebrale
Fisiologiche e graduali modificazioni strutturali e funzionali, cui il cervello va incontro con il passare del tempo. Durante l’i. c. si verifica una riduzione del volume e del [...] più in grado di tradurre correttamente l’informazione genetica; ciò provocherebbe la soppressione dei geni coinvolti nel e la depressione a lungo termine (➔). A livello comportamentale, l’invecchiamento si accompagna a una riduzione delle abilità ...
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rabbia
Stato fisiologico di intensa attivazione emotiva associata a forte disapprovazione. Presente nell’uomo sin dalla nascita, è una delle otto emozioni fondamentali.
Fenomenologia della rabbia
È [...] stessi sistemi anatomici e neurochimici. Ciò nonostante, l’esibizione comportamentale della r. è altamente specie-specifica e nelle specie dell’enzima metabolico MAOA (causata da una mutazione genetica a carico del gene MAOA) responsabile della ...
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società animali Associazioni di animali composte da individui della stessa specie, più o meno intimamente legati fra loro dalle esigenze della vita, e caratterizzate dalla comunicazione tra gli individui. [...] W.D. Hamilton (1936-2000) hanno evidenziato come l'altruismo comportamentale diretto a individui imparentati (che condividono lo stesso corredo genetico) si traduca in egoismo genetico: se curo, proteggo e nutro un figlio propagherò i miei geni ...
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PSICOFISIOLOGIA
Mario Bertini
. Una profonda trasformazione di contenuti e metodi ha caratterizzato il progresso della p. in questo dopoguerra, sicché oggi essa appare ritagliata entro un quadro di [...] quantificazione accurata del rapporto tra danno cerebrale e danno comportamentale.
Con tali esperimenti gli autori misero in evidenza delle scoperte sugli acidi nucleici come basi del codice genetico, prevede che l'attività neurale (che accompagna un ...
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sociobiologia
sociobiologìa s. f. [comp. di socio- e biologia]. – Disciplina, sorta e sviluppatasi nella seconda metà del Novecento, che ha per oggetto lo studio sistematico delle basi biologiche di ogni forma di comportamento sociale delle...
modulo
mòdulo s. m. [dal lat. modŭlus, dim. di modus «misura»]. – In genere, misura, forma, esemplare, che si assume come modello a cui attenersi, o come elemento fondamentale secondo il quale determinare o proporzionare le misure di un insieme;...