Storico e agiografo italiano (Faenza 1862 - ivi 1929). Sacerdote e professore nel seminario di Faenza, si dedicò con acume alla storia agiografica: tra i suoi numerosissimi scritti, di fondamentale importanza, [...] Le origini delle diocesi d'Italia (1923; 2a ed. in 2 voll., 1927) e Genesi, svolgimento e tramonto delle leggende storiche (1925). ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Scienza e cristianesimo: l'uomo e il Cosmo
Giulio Lucchetta
Scienza e cristianesimo: l'uomo e il Cosmo
Nell'affrontare i rapporti [...] con certezza, che insegnano che il cielo ha la figura di una sfera convessa in tutti i punti, se lo si può provare" (De Genesi ad litteram, II, 9, 21).
Infine, nel tentare a sua volta di portare a termine un'esegesi il più possibile letterale, muove ...
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Titolo complessivo dato a partire dal 18° sec. a una sorta di vangelo gnostico greco, giunto in versione copta. L’opera si presenta nella forma di dialoghi di Gesù risorto con sua madre Maria, Maria di [...] Magdala, Salomè e Marta e con i discepoli: vi si tratta della genesi dell’universo sensibile e del mondo soprannaturale, della caduta e della redenzione dell’eone P. («Fede Sapienza»), della punizione dei peccatori, del perdono del peccato e del ...
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(ebr. Shēm) Nella Bibbia, figlio primogenito di Noè, capostipite di uno dei 3 gruppi etnici nei quali secondo la Bibbia stessa si divide il genere umano (➔ Semiti). Appare come il figlio prediletto di [...] Noè; quando questi viene scoperto ubriaco nella vigna, S. con Iafet lo copre senza guardarlo, a differenza di Cam che ride (Genesi 9, 18-27). Sarebbe morto a 600 anni di età e una tarda tradizione ebraica lo identifica con Melchisedèc. ...
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Essere sovrumano, ministro di Dio presso gli uomini per annunciare e fare eseguire la sua volontà. Il termine greco ἄγγελος («messaggero») applicato a messi divini (Hermes, Iride, la Fama, talvolta in [...] per rendere l’ebraico mal’āk, che vale «messaggero, ministro». Gli a., esseri superiori all’uomo (detti anche «figli» di Dio, Genesi 6, 2; Giobbe 1, 6), formano gli eserciti di Yahweh, fanno conoscere e osservare i suoi voleri: varcano le distanze in ...
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Il monachesimo
Pratiche ascetiche e vita monastica nel Mediterraneo tardoantico (secoli IV-VI)
Roberto Alciati
Nonostante sia consuetudine cominciare la storia del monachesimo cristiano con i cosiddetti [...] studi su questo fenomeno del cristianesimo nascente ha scomposto il quadro, costringendo gli storici a riconoscerne una genesi policentrica1. Molte sono infatti le aree del Mediterraneo antico nelle quali il monachesimo cristiano muove i suoi primi ...
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patriarca
Denominazione dei più antichi progenitori del popolo ebraico. Nell’Antico Testamento greco sono così chiamati Abramo, Isacco e Giacobbe; nel Nuovo Testamento talvolta anche i figli di Giacobbe [...] dal diluvio alla nascita di Abramo (p. postdiluviani). Dei p. antidiluviani si hanno due genealogie, i Cainiti (Genesi 4, 17-18) e i Sethiti (Genesi 5, 3-31), che secondo alcuni studiosi sarebbero varianti di una stessa lista presentata in tradizioni ...
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Benedettino, primo poeta cristiano in Inghilterra (m. 670 circa). Umile bovaro, a quanto racconta Beda (Hist. Eccl., IV, 24), del monastero di Streoneshalch, mentre una notte si svolgeva ivi una gara di [...] alcuni versi e che è l'unica opera sicura. L'umanista F. Junius (François du Jon) gli attribuì i poemi sulla Genesi, l'Esodo, Daniele, Cristo e Satana (quest'ultimo avrebbe influito sul Milton), che la critica moderna ha dimostrato opere di varî ...
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Biblista italiano (Raggiolo, Casentino, 1869 - Travale, Siena, 1943); sacerdote nel 1892, con la rivista Studi religiosi, da lui fondata e diretta (1901-07), dette impulso al rinnovamento, in senso storico-critico, [...] e divulgativi molti libri biblici (I Salmi, 1895; Le lamentazioni di Geremia, 1897; Il Nuovo Testamento, 1900; La Genesi con di scussioni critiche, 1908; Le perle della Bibbia, 1914); ha pubblicato studî critici e storici: Il Pantheon. Origini ...
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Noè (ebr. Nōaḥ) Nella Bibbia, decimo patriarca, figlio di Lamech, protagonista del racconto del diluvio. Nell’universale corruzione, solo N. trovò grazia presso Dio, da cui fu esortato a costruire l’Arca [...] . visse per altri 350 anni fino all’età di 950, con i figli, Sem, Cam e Iafet (da cui la ‘tavola genealogica’, Genesi 10, fa discendere tutti i popoli della terra), dedicandosi all’agricoltura: piantò la vite e ne estrasse il vino, che lo inebriò. In ...
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-genesi
-gèneṡi [dal sost. seg.]. – Secondo elemento di parole composte del linguaggio dotto e scient. (filogenesi, litogenesi, ontogenesi, partenogenesi, ecc.), con il sign. generico di origine, generazione, formazione.
genesi
gèneṡi s. f. [dal lat. genĕsis, gr. γένεσις, dalla radice γεν- di γίγνομαι «nascere»]. – Origine: la g. dell’uomo; la g. dell’universo; la g. delle lingue, del diritto, di un’istituzione. Con riferimento a un’opera d’arte, le vie e...